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EURIBOR: I MOTIVI DEI RIALZI

Scritto il alle 12:30 da Danilo DT

La situazione sull’interbancario sta diventando veramente pesante. Le autorità monetarie sanno benissimo come stanno le cose ma non riescono a scemare le tensioni. L’Euribor a 3 mesi è arrivato al 4.85%, mentre l’Euribor a 12 messi addirittura è arrivato al 4.95%, raggiungendo nuovi massimi.

Cosa diavolo sta succedendo? Se lo chiedono in molti. Crisi di liquidità? Tassi elevati a causa di una situazione temporanea? Colpa dell’inflazione?

La situazione pare complessa, ma qualche idea ce l’abbiamo…


Liquidità in evaporazione o BCE latitante?

EUROBOR 12 3 MESI BCELa causa sta molto probabilmente nel solito problema della crisi di liquidità e nella mancaza di fiducia da aprte degli operatori. Le stesse banche non si fidano più l’una dell’altra. Si è venuta dunque a creare una situazione ribattezzata come “l’evaporazione della liquidità”. La conseguenza è quanto mai ovvia. Tassi sempre più alti. Vedete qui a fianco il grafico del tasso BCE confrontato con Euribor a 3 e 12 mesi.
Altri invece danno la colpa alla BCE, accusandola di mancanza di politica interventista, la quale avrebbe dovuto intervenire per ristabilire la fiducia tra le controparti (anche nei confronti di Euroclear, fautrice del cosiddetto “tri-party”, che non è un festino a tema bensì una transazione con cui si ottiene liquidità in cambio di un prestito di titoli.
La cosa che ne deriva è dunque un inasprimento dei tassi. E a rimetterci sono ovviamente coloro che hanno i mutui legati all’Euribor, i quali pagheranno, per forza di cose, tassi più alti. Anche se poi, questa situazione anomala, con un premio elevatissimo rispetto ai tasso BCE di riferimento, è il chiaro segnale che qualcosa continua a non andare. Altro che fine della crisi…
Una domanda: ma se tra le banche manca la fiducia, non è che rischiamo di inchiodare tutto il sistema finanziario? Ecco, miei cari lettori, un altro elemento che illustra cosa potenzialmente può portare il famoso “credit crunch” legato ai subprime. La strada da far è ancora lunga. E se le banche non si fidano ì’una dell’altra…un motivo ci sarà.

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Grazie e buona lettura!
DT

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