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Euforia post LTRO II: attenzione!
Record dei depositi in BCE, bilancio della Banca Centrale Europea che vola, ma i problemi sono tutti sempre lì
La botta di vita che la Bce ha dato al mercato, 530 miliardi circa di denaro fresco sonante, è stata un vero e proprio antidepressivo per borse, BTP e similari. Una medicina non curativa ma una vera droga. E in circa tre mesi, facendo le somme, siamo arrivati ad oltre 1 trilione di Euro dato in pasto alle banche. Oltre 1.000 miliardi, una cifra “monstre” che ha iniziato a preoccupare anche teutonica Bundesbank. Come non condividere questi timori? Le cifre date al mercato stabilizzano le quotazioni, abbattono gli spread, fanno salire le borse. Ma poi strutturalmente cosa cambia?
Intanto però, oltre le cose che tutti avrete già visto (rally dei mercati), volevo farvi notare qual cosina di diverso ed interessante.
Oltre all’impatto sugli spread che vi riporto qui sotto.
Spread vs Bund
Innanzitutto il Bilancio BCE. Signori, la Banca Centrale Europea ha stampato nuova moneta per un importo che è pari circa al 33% della liquidità precedentemente presente sul mercato! Vi sembra poco?
Liquidità che certo verrà in futuro riassorbita e “distrutta” però ora è presente… E dove va? Ma ovvio… A drogare i mercati e non solo.
Bilancio BCE all asset
E poi… e poi i depositi in BCE. Il grafico non ha bisogno di commenti. Un incremento pazzesco di ieri delle cifre riversate in BCE dalle banche… altro che investirli nella ripresa dell’economia!
Depositi presso BCE
Interessante il punto di vista di Benigno, docente Luiss, che condivido in toto:
.
(…) In effetti, i progressi di queste settimane suggeriscono, forse un po’ incautamente, che la soluzione della crisi possa incardinarsi sul seguente mix di politiche: una Bce pronta ad agire in soccorso delle banche come si addice al prestatore di ultima istanza per eccellenza, i governi come ultimi responsabili della propria posizione debitoria, le istituzione europee come guardiane dei progressi verso l’austerità fiscale, e qualche agenzia come l’Esm atta a fronteggiare situazioni di emergenza. Se fosse questa la soluzione, avrebbero torto tutti quelli che, come chi scrive, hanno sostenuto la necessità di garanzie ultime a sostegno dell’unione o con una maggiore integrazione europea, tramite il debito federale, o con un nuovo ruolo di prestatore di ultima istanza per la Bce a copertura anche del debito sovrano.
Ma il peccato originale rimane. Il pacchetto corrente non risolve il problema fondamentale delle crisi di fiducia su debiti sovrani di taglia XXL come quello italiano. Cioè la possibilità che la semplice sfiducia possa far passare un debito da una stato di illiquidità ad uno di insolvenza. Giochiamo ancora pericolosamente sull’orlo di questo baratro. Non siamo ancora lontani perché semplicemente non sappiamo che governo avremo nel futuro, quanto grave sarà la recessione, chi mai potrà finanziarci se ricadiamo in difficoltà, cosa potrà succedere se usciamo fuori dal mercato. Sono tutte domande senza alcuna risposta.
Le iniezioni di liquidità risolvono in una certa misura il problema del rifinanziamento delle passività del sistema bancario, ma non possono sostenere il valore degli attivi al di là dei fondamentali. Parte di queste attività finanziarie sono investimenti in debito sovrano, e qui bisogna sottolineare come la nuova corsa delle banche verso i titoli di Stato aumenta ancor di più il rischio sistemico che, seppure ora è dormiente, sappiamo può risvegliarsi all’improvviso e destabilizzare i mercati finanziari. Ma c’è molto di più e di sconosciuto negli attivi bancari. Si noti che la taglia degli intermediari in Italia è due volte e mezzo più grande del Pil, in Spagna e Portogallo tre volte, in Irlanda dieci. La fase due ha lanciato un campanello di allarme sulla solidità del settore bancario e, inevitabilmente, apre la stagione del deleveraging delle banche proprio quando si apre la terza fase della crisi, quella delicata della recessione.
(…) Rischiamo che prima o poi la malattia europea si ripresenti in una forma più acuta, se mai la liquidità della Bce anestetizzasse anche quelle poche e blande discussioni per una maggiore integrazione europea. (Source)
Esatto, un sistema basato sulla FIDUCIA in un mondo sommerso dal debito che per risolvere I problemi dovrà ricorrere al deleveraging. Ed è impensabile che questo processo sia indolore, anche se oggi gli antidepressivi ci stanno riempiendo di fiducia e di euforia.
Ma i problemi, quelli, sono sempre lì…
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DT
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MI sfugge qualcosa. Le banche prendono a prestito all’1% e depositano alla bce per lo 0,25%.Ha un senso?
No, non ce l’ha
Come non ha senso il bund a 140 e il dax a 7000
Come non ha senso una marea di liquidità e la circolazione della massa monetaria ferma
Come non ha senso aver prestato 130 bn ad un paese strafallito con PIL -8%
Mi pare quanto mai appropriato l’invito a tenere gli occhi aperti e stare seduti sulla riva del fiume…
pinco14@finanza,
…….(come dicono i cinesi)ad aspettare che passi il morto.
Quello su cui mi preme focalizzare l’attenzione è che qui si sta cercando di far passare il concetto che la soluzione del cancro (ovvero del problema indebitamento bancario e statale), sia il cortisone (ovvero il prestito selvaggio di carta straccia da parte della bce i propri padroni e cioè le stesse banche a cui “presta”).
Ma a voi risulta che il cortisone in dosi sempre più massicce curi il cancro??? Perchè a me risulta che allevi soltanto i dolori, rincoglionendo sempre di più il malato oltretutto…
Se così fosse allora bisognerebbe chiedersi: ma se il cancro continua ad espandersi sotto sotto, che diavolo succederà quando il cortisone si dimostrerà ineffice? Semplice il paziende muore…
Quindi per me appare tutto fin troppo chiaro, non so per voi, qui c’è una bce che ormai stampa carta straccia pur di non dimostrare che più di metà paesi europei sono falliti, nel contempo che avviene questo prestito di carta straccia, i paesi falliti continuano a stampare debito (perchè di crescita del pil non se ne parla, per quanto ci vengano a dire che almeno c’è fiducia), questo debito insolvibile viene acquistato solo dalle banche, con la carta straccia presa a prestito dalla bce in cambio dello stesso debito insolvibile. Ma non vi pare che questo sia proprio il classico circolo vizioso, dove il punto d’appoggio della leva anzichè essere il pil dei paesi è lo stampaggio selvaggio???
Se è così vuol dire che i paesi saranno sempre più indebitati e insolvibili e la bce sarà sempre più indaffarata a scambiare carta straccia che stampa con carta straccia che riceve come collaterale (cioè btp cct cazzetti e mazzetti).
A quanto lo facciamo arrivare di questo passo il debito pubblico in italia prima che il mercato si accorga che l’euro vale solo la carta su cui è stampato???
P.S. il bello è che andiamo incontro non solo ad un forte rischio e cioè che i mercati sniffino che a prescindere dal fatto che le banche comprino la spazzatura dei titoli di stato, questi ultimi non valgono comunque niente, ma anche ad un altro e cioè che i mercati decidano di affossare l’euro direttamente, cosa che mi sembra anche più naturale.
Curiosamente credo che il “problema” di affossare l’Euro da parte dei mercati non si ponga (o meglio si ponga in termini diversi, diciamo piu’ propriamente speculativi) per una semplice questione, ovvero l’assenza effettiva di “beni o monete rifugio” reali, diciamo non correlate alla finanza.
Nel senso che nè il dollaro, nè l’euro, nè lo yen costituiscono piu’ moneta-rifugio, e perfino l’oro, le materie prime e qualsivoglia bene oggetto di mercato nel mondo finanziario è oramai inquinato da tonnellate di carta e di “soprastante” appunto prettamente finanziario.
Forse è proprio questo che vogliono,anzi ci sono riusciti: rincoglionirci. Ironia della sorte il debito spazzatura mi sembra che non venga più stampato e solo scritto elettronicamente per cui oltre al danno la beffa di rischiare di restare anche senza carta.
Qualcuno può cortesemente spiegarmi come (cavolo) fanno i dirigenti dell’ABI a dimettersi come estrema forma di protesta verso Governo e Parlamento in virtù di fantomatici rischi sul sistema bancario intero (con minaccia di “ritorsioni” persino sulla tenuta dei posti di lavoro del settore) quando, a quanto ho letto (spero bene…), le grandi banche italiane si sono intascate una buona fetta dell’ultimo LiTRO di milioncini della BCE, che ovviamente ben si guarderanno dal girare alle aziende e ai privati? Forse non sono abbastanza informato ma questa mi sembra l’ennesima presa per il c*lo… 😕
A me sembra che la “soluzione” del trilione di euro di liquidità prestato alle banche vada considerata come soluzione *provvisoria*, per consentire agli stati e alle banche in questi 3 anni di attuare altre soluzioni *vere*. La questione poi diventa se ci sono soluzioni, quali saranno e se verranno attuate. E l’altra cosa importante è che questa soluzione provvisoria non diventi permanente: in tal caso non sarebbe una soluzione.
I miei 2 centesimi… per quello che valgono…
Non è che il USD stia meglio dell’Euro, siamo nel pieno di una guerra valutaria con svalutazioni selvagge delle monete a corso legale, fatte per cercare di guadagnare tempo (in attesa di cosa però non lo capisco)… magari sanno che sta per arrivare il famoso asteroide?
Bah…
E’ come se l’aereo su cui ci sono i passeggeri Usd ed Euro stesse precipitando: i due passeggeri galleggiano in aria un pò sopra ed un pò sotto come posizioni relative, ma il trend è comunque identico… crash!!!!
Domanda da 1000 Mld di quello che volete: cosa potrebbe davvero rappresentare un bene rifugio?
Chi riesce a capirlo prima degli altri… diventa ricco!!!
kry@finanza:
MI sfugge qualcosa. Le banche prendono a prestito all’1% e depositano alla bce per lo 0,25%.Ha un senso?
Denaro parcheggiato in BCE per poi essere utilizzato in un secondo tempo… Ovvio, sta lì per poco…
vorrei avere anche io una banca che mi presta i soldi all’1% e me li fa depositare al 3….