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LTRO: ultima spiaggia per la banca a secco di liquidità

Scritto il alle 09:34 da Danilo DT

LTRO significa Long Term Refinancing Operation

Ho già ricevuto in questi giorni diverse email di lettori che mi domandavano: ma cosa è questo LTRO? Si mangia? Si beve? Come funziona? E le banche come potrrabbo averne dei benefici?
Dal sottotitolo avrete capito che LTRO significa Long Term Refinancing Operation. Long Term in quanto si tratta di rifinanziamenti a 36 mesi, una data anomala e quantomai lunga per il mercato interbancario.

E per certi versi rappresentano l’ultima spiaggia che le banche dell’Eurozona hanno per potersi approvigionare di qeulla liquidità necessaria per l’ordinaria operatività.

Infatti vuoi tutti sapete che c’è quel famoso mercato che si chiama Interbancario, dove le varie banche prestano o chiedono in prestito (a seconda delle esigenze) ad altri istituti. L’interbancario però è un mercato strano, in quanto vengono anche fatti dei controlli di merito. Un esempio: se la banca A ha della disponibilità, potrebbe prestarla alla banca Z che gliel’ha chiesta. Però la banca A potrebbe anche decidere di non prestare il denaro, in quanto non si fida troppo della banca Z. Oppure non glielo presta a 90 giorni ma solo a 1 settimana.
Oppure chiede di remunerare questo rischio in modo adeguato con un determinato premio sul rendimento. La media di tutti i tassi di scambio sull’interbancario porterà ad avere il famoso Euribor che tutti conosciamo.

Però…cosa accade se la banca Z, dopo aver chiesto senza successo alla banca A, poi B, poi C…quella liquidità necessaria per la gestione ordinaria?
Beh, è un bel problema, in quanto se non ci sono fondi, si potrebbe anche aprire il capitolo default. Però TADAAAAAAAAAAAN ! Oggi non è più così!
Per fortuna che c’è la BCE, mamma Banca Centrale Europea.

LTRO salva tutto

Ed ecco che entra in gioco il LTRO. E domani avremo i primi dati sul primo LTRO della storia dell’Euro.
La BCE fornisce il denaro di cui la banca Z ha bisogno, con una scadenza temporale (oggi) di 3 anni ovvero 36 mesi. E oltre a pagare un tasso di interesse vicino all’Euribor, la banca dovrà lasciare in garanzia presso la BCE dei titoli. I cosiddetto COLLATERALI.

COLLATERALI: ma di che tipo?

E su questi collaterali si sono fatti fiuni di parole. Soprattutto su che tipo di collaterali consegnare. All’inizio sembrava che bisognasse consegnare solo collaterali di una certa qualità, ma poi…diciamo che i criteri si sono molto allentati e quindi oggi si possono consegnare tranquillamente, tanto per intenderci, anche Titoli di Stato Italiani. Ma non solo BTp. Si sono aperte le frontiere anche a certi titoli illiquidi che oggi avrebbero addirittura difficoltà ad essere negoziati.
Volete sapere quali titoli sono? Basta cliccare QUI  e li vedrete, direttamente sul sito BCE, elenco aggiornato periodicamente.
Quindi, oltre a fornire liquidità, la BCE fa anche la magia, rendendo praticamente liquidi titoli illiquidi. No, non possiamo definirlo quantitative easing perché non si tratta di cessione, ma solo di garanzia. Però per certi versi qualche paragone si può fare…

Tra necessità e speculazione

Ovvio, le banche sono come sempre delle suanguisughe e dove possono guadagnare si buttano a pesce. L’operazione LTRO è eccellente per chi ha bisogno di soldi per vivere. Ma per chi invece non ne ha bisogno…e comunque eccellente in quanto permette di finanziarsi all’1% per poi magari investire a tassi ben più generosi. Il lato negativo è soprattutto etico. Il lato positivo è ovviamente per il bilancio delle banche e anche per l’andamento (e il controllo della volatilità) del nostro debito pubblico.

Questi ultimi elementi sono stati GIUSTAMENTE oggetti di critica. Il denaro della BCE dovrebbe essere indirizzato al sistema economico, per finanziare le imprese e la crescita economica. In questo modo però si ingrassano solo le banche. Ennesimo caso di denaro che non finisce nell’economia reale ma viene girato alla finanza. Da questo oggi sembra l’ultimo dei problemi. Occorre innanzitutto dare dei forti segnali ai mercati, segnali di sicurezza,e di sostegno. E al momento non possiamo certo negare che questi segnali siano arrivati. Guardate le ultime aste dei titoli di stato dell’Eurozona. Guardatevi l’asta dei titoli di stato spagnoli:

(…) Ma il segnale più importante è arrivato sul fronte dei rendimenti crollati dal 5,1 all’1,7% per i titoli a tre mesi e dal 5,227 al 2,435 per cento per i titoli a sei mesi.
Questa netta frenata dei tassi è legata in parte alla recente manovra varata dal governo spagnolo ma anche al fatto che oggi c’è stata la prima asta Bce a 36 mesi. (…) (Source

Che dite? Vi sembra di vedere un radicale cambiamento della tendenza?

Il grafico qui sopra non necessita di commenti. Il governativo spagnolo guarda caso a 3 anni si è totalmente “staccato” dalla correlazione con l’ITRAXX  (Sovereign Fin) con cui era evidentemente correlato.

I riflessi sui mercati azionari poi, ne sono la conseguenza. E’ stata trovata la medicina perfetta? Tutt’altro. E’ stata trovata l’ennesima droga che però al momento era necessaria per poter stabilizzare un mercato che faceva acqua da tutte le parti. E domani? E domani si vedrà. Oggi i target temporali sono estremamente ridotti. Con un unico grande obiettivo: la sopravvivenza.

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STAY TUNED!

DT

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15 commenti Commenta
7voice
Scritto il 21 Dicembre 2011 at 10:08

a me di questi porcio di banchieri non mi frerga un kazz ! IO VOGLIO SAPERE QUANDO QUESTI PIATTARI CHE FORMANO IL GOVERNO METTANO MANO A QUESTO : http://www.wallstreetitalia.com/article/1285220/caste-indegne/ecco-quelli-delle-pensioni-d-oro-fino-a-90-000-euro-al-mese.aspx DREAM VEDI DI USCIRE DALL’ANONIMATO è FAI DEI PEZZI SU QUESTO LETAMAIO ESISTENTE NEL MONDO PENSIONISTICO ED AFFINO ! inshallah

kry
Scritto il 21 Dicembre 2011 at 10:26

7voice@finanza,

Io sono dell’ idea che quando si domanda dal prossimo gennaio di entrare con il contibutivo si debba fare i conti TUTTI con il contributivo. Le pensioni oltre i 20/25000€ dovrebbero essere tutte ricontrollate e quelle che risultano non essere adeguate al nuovo metodo non ottenere più la rivalutazione ISTAT(?) in modo tale che a PAGARE siano tutti,nuovi e vecchi. NON DOVREBBE VALERE IL DIRITTO ACQUISITO se le basi sono disuguali.

hironibiki
Scritto il 21 Dicembre 2011 at 11:38

Scusa DT ma così tra tre anni cosa succederà? Negli anni a venire ci sarà recessione e su questo non ci piove, forse anche contrazione.. e quando questi titoli scadranno e la BCE in pancia avrà magari tanta bella carta cosa succederà?

Si droga il paziente sperando che prima di morire compia ancora qualche altro passo?? Boh poi magari sbaglio ma a me sembra un pò assurdo 😐

hironibiki
Scritto il 21 Dicembre 2011 at 12:06

Che poi leggevo (infatti non mi è chiara sta cosa)..“di fatto, l’istituto di Francoforte ha collocato 489,19 miliardi di euro a tre anni. Le banche europee che hanno aderito all’emissione sono state 523 banche, di cui 14 italiane che, stando ai dati di Class Cnbc, hanno presentato a garanzia titoli garantiti dallo stato per un valore di 40,44 miliardi di euro. “
Cioè ne prendi 480 e ne dai 40? Rapporto oltre 10:1? WOW lo faccio anche io!!! :mrgreen:

erasmus2012
Scritto il 21 Dicembre 2011 at 12:13

Dal Sole24, leggo il seguente commento: Effetti collaterali
Ma gli istituti potrebbero usare i soldi, prelevati dalla Bce anche grazie ai nuovi titoli, per farne altri usi. Non solo per rimborsare i propri titoli in scadenza, ma anche ‐ testimonia un banchiere ‐ «per ricomprare parte del proprio debito sul mercato a prezzi bassi». Ma le banche potrebbero anche fare altro (caldeggiate dalle stesse Autorità): utilizzare i finanziamenti della Bce (all’1%) per comprare BTp (che rendono il 6,5%). Questo avrebbe il merito di abbassare anche i rendimenti dei BTp e di dare un sollievo allo Stato. Ma avrebbe anche l’effetto collaterale di creare un corto circuito spaventoso: lo Stato mette la garanzia sui bond bancari, le banche li usano per finanziarsi in Bce e con i soldi comprano titoli dello stesso Stato. Non serve un genio per vedere, dietro questa «manna», una potenziale bomba.

paolo41
Scritto il 21 Dicembre 2011 at 12:59

….qualcosa deve essere andato storto, perchè i rendimenti del decennale si stanno riavvicinando al 7%…..

kry
Scritto il 21 Dicembre 2011 at 13:22

LA matematica non e’ un opinione. L’ITALIA è la terza economia d’Europa e per l’Italia si presentano meno di 20 banche su 523 e chiedono meno di 50 miliardi su 490 erogati. CHIEDO: le nostre banche sono più oneste o dormono? Qualcuno riesce a darmi qualche delucidazione? GRAZIE.

Scritto il 21 Dicembre 2011 at 14:19

hironibiki@finanza:
Scusa DT ma così tra tre anni cosa succederà? Negli anni a venire ci sarà recessione e su questo non ci piove, forse anche contrazione.. e quando questi titoli scadranno e la BCE in pancia avrà magari tanta bella carta cosa succederà?

Si droga il paziente sperando che prima di morire compia ancora qualche altro passo?? Boh poi magari sbaglio ma a me sembra un pò assurdo

Guardiamo la realtà. Questo è un chiaro comportamento stile FED. Non è QE ma ha effetti similari. E tra 3 anni le banche restituiranno i soldi e la BCE restituirà i collaterali. E allora magari la crisi sarà passata e il mercato dei PIIGS &Co sarà migliore…

MOrale: prendi la BCE, trasformala in bancomat, riempila anche di immondizia, salva il sistema, trasformala in pseudo bad bank e regala una pioggia di liquidità.
E poi tra tre anni…si vedrà (BUY THE TIME!!!)

qzu
Scritto il 21 Dicembre 2011 at 14:35

ELIO LANNUTTI (IDV) oggi in commissione finanza:

(AGENPARL) – Roma, 21 dic – “Il decreto salva-Italia ammazza la crescita e deprime i consumi perché toglie ai cittadini, ai pensionati, alle famiglie ed alla povera gente quell’ossigeno necessario per sopravvivere, ed al contempo trasferisce i loro sacrifici ed il loro sudore in una grande partita di giro, che definisco di raggiro, a quei bankster, compagni di strada del Presidente del Consiglio, e a tutti i responsabili della crisi economica che stiamo attraversando”. Lo ha detto il capogruppo dell’Italia dei valori in commissione Finanze, Elio Lannutti, durante il suo intervento in Aula sulla manovra.

“Ci eravamo illusi che la sospensione della democrazia, con la sostituzione di tecnocrati ed ottimati, scelti della dittatura dei mercati e dalle cancellerie europee, potesse restituire speranza di equità e certezza di futuro con misure di austerità, taglia sperperi e sprechi, chiedendo in particolare a monopoli, oligopoli e cartelli, ai furbetti parassiti, evasori ed a coloro che si sono arricchiti a danno degli onesti, di iniziare a pagare il conto. Ma invece di trovare misure di equità e rigore, nel decreto che avete denominato ‘salva-Italia’, abbiamo individuato le norme ‘salva-banche’, come la garanzia statale sui bond bancari, ossia 858 miliardi di titoli tossici o semitossici che nessuno vuole, l’obbligo di aprire un conto corrente imposto a 6-7 milioni di cittadini e pensionati al minimo, misure di favore per Chiesa e Fondazioni bancarie, esentate dall’Ici. E’ per quella schiera di tecnocrati, che potrà continuare indisturbata a cumulare lauti stipendi e doppie prebende, arbitrati e collaudi, che il Paese brucia mentre voi chiedete sacrifici alla povera gente”.

SE FOSSI IN LUI DA OGGI IN POI FAREI CONTROLLARE PERIODICAMENTE (OGNI GIORNO) I FRENI DELLA MACCHINA…

Scritto il 21 Dicembre 2011 at 14:46

qzu@finanza,

Beccati il post in uscita a breve. Sembra ci azzecchi poco con il tuo commento. ma TUTTO il mondo è paese…

schwefelwolf
Scritto il 21 Dicembre 2011 at 16:09

Qualcuno sa quanta “cartaccia” si sia nel frattempo accumulata nei bilanci della BCE?
Mi sembra strano che la Germania stia passiva a guardare, mentre la BCE si butta in una nuova mega-operazione salvabanche/salva-Stati.

Mi sbaglio, o Draghi sta – de facto – bypassando l’ostruzionismo tedesco, tentando di finanziare gli Stati attraverso le relative banche nazionali? O la Merkel ha deciso di cedere – e fa finta di non vedere il “gioco delle tre carte” di Draghi – o si prepara a qualche operazione di sganciamento, prima che la montagna di “cartaccia” che si va accatastando nei bilanci della BCE raggiunga livelli tali da portare – in caso di default – ad una bancarotta collettiva, Germania inclusa.

gainhunter
Scritto il 21 Dicembre 2011 at 21:21

schwefelwolf@finanza,

Le mie ipotesi sono queste:
1. alle banche tedesche la liquidità a basso costo fa comodo (e magari qualcuna ne ha anche bisogno)
2. la sig.ra Merkel ha sempre saputo che prima o poi avrebbe dovuto cedere ma non l’ha mai fatto per motivi elettorali, e ora ha trovato il modo di salvare gli stati senza farlo capire ai tedeschi meno informati

lampo
Scritto il 22 Dicembre 2011 at 08:14

Per chi volesse approfondire l’argomento c’è un “working paper” della BCE, risalente a maggio 2004, che spiega bene come funziona e gli effetti dell’argomento del post, spiegato egregiamente da DT:
http://www.ecb.int/pub/pdf/scpwps/ecbwp359.pdf

In particolare a pag. 17 mi ha colpito la seguente affermazione:
“LTROs are often seen as a convenient longer-term source of refinancing with low administrative costs that allows a less active cash management strategy by the banks.
In accordance with the original intentions of the ECB, LTROs should thus be particularly attractive for small banks”
ovvero:
“Le operazioni di LTRO sono spesso considerate come una conveniente fonte di rifinanziamento a lungo termine con bassi costi amministrativi che permette una strategia di gestione della liquidità da parte delle banche meno attiva.
In conformità con le intenzioni originali della BCE, le operazioni di LTRO dovrebbero essere particolarmente attrattive per le piccole banche”

Quindi incominciamo a domandarci il perché l’hanno fatto: rischiavano di saltare le piccole banche come è avvenuto negli USA dall’inizio della crisi finanziaria?

paolo41
Scritto il 22 Dicembre 2011 at 09:28

schwefelwolf@finanza,

gainhunter,

comunque è strano che rendimenti e spread dei titoli di stato siano aumentati… A mio avviso, quando quei due incapaci di Merkozy hanno fatto di tutto per salvare il debito delle loro banche per distribuirlo sul debito pubblico degli stati europei, hanno aperto la porta alla speculazione, scoprendo le carte sia sui debiti delle banche che degli stati (già di per sè indebitati) che hanno dovuto partecipare ai vari fondi salva stati. Da notare come l’UK si sia ultimamente tirata fuori da qualsiasi contribuzione.
A mio avviso Draghi sta cercando di buttare liquidità nell’unico canale che gli è concesso: le banche, non solo per far loro guadagnare qualche soldo con la differenza fra tassi di approvvigionamento e tassi dei titoli, ma anche per alleggerire le richieste dell’Eba.
Circa la possibilità che il prestito Bce vada all’economia reale, nutro qualche dubbio perchè il cavallo ha paura a bere e le banche hanno altrettanto paura a dargli altra acqua; in altre parole è molto difficile che aumenti sensibilmente la velocità della moneta.
Parecchie banche, specialmente quelle tedesche, francesi e belghe, ancora cariche di assets tossici, li useranno come collaterali e, qui, probabilmente, sta il vero problema, perchè si rischia che la Bce diventi una badbank….
A fronte di tutte queste supposizioni, resta il fatto che il debito non spariscee, anche se ci sarà qualche momentaneo beneficio ( a mio avviso, più per le banche che per l’economia); i mercati l’hanno capito e i tassi hanno difficoltà a scendere.

P.S. per s…wolf: con Gain stiamo scambiandoci opinioni su una proposta per ridurre il carico fiscale sul debito. Se è possibile avere la tua e-mail sarebbe interessante avere anche la tua opinione.

kry
Scritto il 22 Dicembre 2011 at 10:16

lampo,

Infatti ero sorpreso dal numero delle banche che effetuavano la richiesta. Ora mi è tutto più chiaro. Grazie.

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