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ETHEREUM: crollo della criptovaluta. Come volevasi dimostrare.
Scritto il 12 Luglio 2017 alle 09:10 da
Io non sono assolutamente contro le criptovalute e ci mancherebbe. Anzi, per me diventeranno un’interessante alternativa alle valute tradizionali. Ma come spesso accade, quando arrivano le novità, la speculazione rischia di dominare e di fare danni. Ricordate il 2000? Bastava quotare una società che magari faceva pensare alla tecnologia (ricordate Basic.net?) ed il titolo faceva boom.
In questo caso il boom lo hanno fatto l’esplosione delle criptovalute. Come in tutte le cose, c’è del buono e c’è del marcio. Forse Ethereum resterà tra il buono. Intanto però si becca dei sonori schiaffoni.
(…) Ethereum negli ultimi giorni ha innestato la retromarcia e non sembra trovare un punto di sostegno da cui rilanciare le proprie quotazioni. Se il bitcoin ha sorpreso in questi mesi passando da quota 1000 dollari fino a un picco verso metà giugno attorno a 3.000, ancora meglio aveva fatto Ethereum: a inizio anno valeva su per giù otto dollari, poi un mese fa ha toccato un massimo a ridosso di 400 dollari, sostenuto dalle prospettive di applicazioni nell’ambito delgi “smart contract”. Oggi vale la metà di quella quotazione oscillando attorno ai 200 euro. A fine giugno la criptovaluta è stata vittima di un flash crash da brivido che lo ha visto crollare da 310 dollari a 10 centesimi in pochi minuti. Poi si è ripreso tornando alle quotazioni precedenti. Ma da allora Ethereum non si è più ripreso proseguendo una china discendente che non sembra avere fine.(…) [Source]
Ve lo ricordate? Ve ne ho parlato QUI (CLICK HERE).
Intanto, solo come lezione vi lascio quello che è la perdita massima fatta registrare dalle varie criptovalute (e ce ne sono tante) negli ultimi tempi. Almeno vi renderete conto che un briciolo di attenzione, forse, è necessaria.
STAY TUNED!
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Forse vale la pena osservare che:
1. Le quotazioni sono inferiori ai massimi registrati, peraltro, per un periodo molto breve. In soldoni, in questo momento sono in perdita solo i polli che sono entrati nella fase di delirio (più che euforia) irrazionale. Per tutti gli altri resta un investimento, per ora, molto positivo
2. Le cripto, bitcoin e litecoin inclusi, hanno dato più volte prova di essere in grado di ripartire (per carità, ciò non significa che lo faranno anche in futuro), anche a fronte di brusche correzioni. Comportamento completamente esteaneo alla maggior parte dei bidoni quotati a piazza affari.
Concludendo, mi pare che, nonostante il clamore suscitato da queste correzioni, le cripto più scambiate siano comunque un asset meno pericoloso di tante azioni comunemente presenti nel portafogli dell’uomo della strada e non percepite come immondizia vera e propria. Sarà più di buon umore lo scriteriato investotore che ha investito in bitcoin 5 anni fa o chi nello stesso periodo ha fatto man bassa bassa di azioni unicredit (giusto per citarne una)?