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ECONOMIA e FINANZA: schiavi di un sistema senza via d’uscita
Le banche centrali ormai ci hanno abituati al quantitative easing. Ma forse non ci si è resi conto di cosa si è generato. Una massa monetaria impressionante che ha portato ad una incredibile bolla degli asset. E nello stesso tempo il debito non ha fatto che lievitare. Alla faccia del deleveraging.
Ci dovremo sorbire fino a giovedi un tormentone, dove si faranno mille ipotesi, tutte più o meno credibile, sul quantitative easing europeo, sia a riguardo della quantità, la qualità e i tempi. Ormai il mercato lo dà per scontato, e le stesse banche centrali hanno fatto intendere che ormai è cosa decisa.
Già, le banche centrali, questi mostri dimensionalmente immensi, contro le quali non conviene mai fare la guerra (“Don’t fight the FED”) e che riescono con il loro operato a condizionare il mercato. Questa è la loro funzione. Dite che le banche centrali dovrebbero “indirizzare” l’economia? Beh, direi che negli ultimi anni hanno fatto ben di più. Volumi monetari immensi che hanno riversato sui mercati una quantità di denaro inimmaginabile che poi è finito NON nell’economia reale. Vedasi ad esempio Wall Street e perché no, i nostri BTP.
Le statistiche parlano chiaro, la massa monetaria nel mondo si è espansa in un modo senza precedenti. Qui vedete tre delle grandi protagoniste del mercato, ovvero la BoJ, la FED e la BoE.
Con questi interventi i bilanci di queste banche si sono gonfiati in modo considerevole, raggiungendo livelli insostenibili. Come è successo ad esempio alla SNB, la banca centrale elvetica che proprio settimana scorsa, ormai con un bilancio che rasentava l’assurdo livello dell’84% del PIL, ha dovuto abbandonare il floor a 1.20 creando uno sconquasso sui mercati. All’appello ovviamente ne manca una, la BCE. Ma anche lei farà la sua parte. Addirittura UBS stamattina ipotizza una mossa da 1.000 miliardi di Euro. Oltre ogni aspettativa e ben superiore a quanto previsto da altre realtà come DB o BofA che ipotizzano un importo pari a 500-750 miliardi. Con un paio di botte del genere, la volontà di riportare il bilancio BCE a 3.000 miliardi non è più un’utopia.
Intanto però, voglio portare alla vostra conoscenza questo grafico che rimarrà nei libri di storia e ci deve preoccupare per la sua crescita esponenziale.
Rappresenta la somma dei bilanci delle principali banche centrali del pianeta. Dall’inizio della crisi hanno generato liquidità per un importo superiore ai 10 trillioni di USD. Una cifra mai vista in precedenza, un qualcosa che dovrebbe avvicinarsi a questo numero: 10.000.000.000.000 USD. Diecimila miliardi di USD. Sapete che significa? Che tutto questo denaro ha generato una bolla sugli asset senza precedenti, generando una crescita economica farlocca.
Intanto ormai si vive solo più di QE e di debiti, si, perché di pari passo con i bilanci monstre, anche il debito è cresciuto in modo esponenziale.
La morale è fin troppo semplice: siamo finiti in un “cul de sac” da cui è ormai impossibile venirne fuori. Qualcuno ha nel cilindro una soluzione che non sia un inutile coniglio bianco con scritto sopra “deleveraging” che tanto, si è capito, è pura utopia?
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DT,
DT,
utilizzando i dati arrivati dal veicolo spaziale Kepler (mission “K2”), gli astronomi hanno scoperto tre pianeti extrasolari un pò più grandi della Terra in orbita intorno ad una stella “vicina” al Sole.
Uno dei tre pianeti, trovandosi all’interno della “zona abitabile” della stella, potrebbe ospitare oltre alll’acqua allo stato liquido anche un pò della cd. “monnezza finanziaria” (“spesso” del tutto inesistente) costruita in questi anni – e quindi sarebbe il modo più favorevole per l’instaurarsi della nuova vita. E facimm’ contenti tutti.
Civilizzazione con nuova massa fisica. E finanziaria.
サーファー © Surfer
Probabilmente con la III GUERRA MONDIALE, che gli informati sanno gli americani stiano studiando da tempo.
Un dimezzamento della popolazione del pianeta, la distruzione di chissà quante istituzioni, permetterà di azzerare tutto o quasi tutto.
Non invidio chi sopravviverà.
Ma qualcuno ha capito come andrà a finire
Ieri la Bundesbank ha confermato che nel 2014 ha rimpatriato a sua volta 120 tonnellate, 85 dalla Fed e 35 dalla Banque de France, che ora riposano al sicuro nei caveau del numero 14 di
Wilhelm-Epstein-Straße a Francoforte. Dopo che nel 2013 aveva rimpatriato solo 5 tonnellate e poi sospeso le operazioni per non meglio precisate «difficoltà diplomatiche”, ora scopriamo non solo che in un anno ha riportato a casa 120 tonnellate di oro, ma che il piano prosegue
e che prevede il rientro di tutte le riserve custodite all’estero entro il 2020.
La Cina acquista oro a piu’ non posso, la Russia pure, insomma i banchieri centrali fanno i finti tonti, i mercati fanno i finti tonti, ma qualcuno che sa benissimo come va a finire c’è.
Tanto varrebbe approfittarne finchè siamo in tempo
Rileggere il capitolo “La corsa all’oro e il sistema di compensazione”
lukell.altervista.org/UnasoluzioneallacrisiEsiste.pdf
…un default, parziale, di qualche titolo sovrano?
Socializzare le perdite…
Ma chi comincia?