Banche: per il salvataggio del sistema spesi fino ad ora 4.700 miliardi. Senza risultati.

Scritto il alle 11:11 da Danilo DT

 

700 miliardi di USD...Non bastano per gli USA...

Quando un sistema economico rischia di saltare perché in grande difficoltà, e riceve il sostegno di governi e banche centrali che praticamente salvano tutto il salvabile (bailout), è quantomai logico e normale sperare che, alla fine, il sistema sia messo in sicurezza e quindi al riparo da attacchi speculativi e nuovi rischi di default.
Ai tempi del default di Lehman Brothers sono stati messi a nudo tutti i problemi che attanagliavano il sistema bancario e finanziario. Rispetto ad allora, cosa è cambiato? Il sistema è stato messo in sicurezza?
Per carità! E tutto come prima e anzi, è tutto peggio di prima. Con una differenza: nel frattempo sono stati spesi una quantità di denari inimmaginabile.
Da un report di R&S Mediobanca, risulta che il costo del bailout a carico praticamente dei contribuenti è stato in 4 anni pari a 4.700 miliardi di Euro. E solo per salvare le banche di Europa ed USA.

Non male direi, soprattutto per il risultato visto che è tutto peggio di prima. Ma fino a quando non si deciderà di regolamentare un mercato finanziario che è meno normato del più selvaggio Far West, non si andrà mai da nessuna parte. Ed i costi saranno sempre e solo a carico dei contribuenti.
Per fortuna che ultimamente questi ultimi non sono nemmeno messi troppo sotto pressione…

STAY TUNED!

DT

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16 commenti Commenta
Scritto il 20 Luglio 2012 at 11:21

…ovviamente pregasi notare l’Italia….

idleproc
Scritto il 20 Luglio 2012 at 11:38

Dream Theater,

Mancano i baiocchi che abbiamo dato alla Grecia che ovviamente non sono finiti nell’economia “reale” greca etc.

Comunque credo che i dollari ed euri se li siano tutti rigiocati nella bisca aumentando il buco.
Sò malati.

maurobs
Scritto il 20 Luglio 2012 at 11:43

mi stona un po’ il dato italiano….praticamente sono solo i soldi dati a MPS…..

Scritto il 20 Luglio 2012 at 11:46

…occhio ala data! Dati aggiornati a novembre 2011

atomictonto
Scritto il 20 Luglio 2012 at 12:11

Infatti….il nostro sistema bancario appare come il più solido del mondo…eppure Unicredit quota 0,25 Euro (considerando il conio pre reverse split x10) contro una forchetta storica di 2,10-4,20 Euro.
Intesa capitalizza MENO del valore della liquidità e dei palazzi storici che possiede.
qualcuno sa darmi una spiegazione?
Grazie.

atomictonto
Scritto il 20 Luglio 2012 at 12:13

Tralascio ogni commento sul morto che cammina Britannico, infatti sempre in prima linea con BBC e FT a piantare zizzania per spostare l’attenzione e sperare di salvarsi.

Scritto il 20 Luglio 2012 at 12:26

Diciamo che le banche italiane non hanno ancora beneficiato di espiciti aiuti se non dell’LTRO.
Sono scese per motivi legati sia alla congiuntura macro, alla qualità degli asset, al fatto che sono in italia, ecc ecc…

atomictonto
Scritto il 20 Luglio 2012 at 12:33

Dream Theater,

Grazie della spiega.
Però sono scese anche del 90%, mi sembra eccessivo rispetto ad altre banche EU salvate per i capelli.
Saluti

lexmumble
Scritto il 20 Luglio 2012 at 12:46

Mi sembra un trasferimento di ricchezza da paesi che hanno minori problemi con le banche ma spread alti, a paesi con grossi problemi bancari ma rendimenti obbligazionari bassi o negativi
( trasferimenti che vanno dal sud al nord a parte l’Islanda che si è smarcata e la Spagna che i suoi problemini bancari li ha ma non sta tutta a sud dell’Europa).
Cosa mi sfugge?

lexmumble
Scritto il 20 Luglio 2012 at 12:53

Il giochino sembra fatto apposta dagli Usa per scaricare il loro debito che con la globalizzazione si trasferisce per la maggior parte nei paesi in via di sviluppo ma non solo ( facendo leva sui rifugi sicuri), e successivamente viene usato in Europa dai paesi del nord sia per non cadere nella trappola sia per usarla a loro vantaggio.
Tutto ciò in barba alla famosa creatività italiota, che sembra più il paese dei fessi.

7voice
Scritto il 20 Luglio 2012 at 12:56

ah ah ah e chi ci salva quelli che ci hanno portato in questo merdaio ? SCUSATEMI MA VOI SIETE MALATI PEGGIO DI LORO ! APPESI DEVONO FINIRE QUESTI CORNUTI E LADRI ! DREAM IL TEMPO DELLE VACCATE è FINITO ! O SI FANNO NOMI E COGNOMI , OPPURE SCRIVE DEI POST SULLE MERITRICI CHE GIRANO INTORNO AI POTENTI !

idleproc
Scritto il 20 Luglio 2012 at 13:17

lexmumble@finanza,

…non solo gli US, è il sistema finanziario nel suo complesso che sta “sopra” gli stati nazione.
… non è come quella volta col $ dopo la guerra del Vietnam, è anche come quella volta…
Almeno come la vedo io.

lexmumble
Scritto il 20 Luglio 2012 at 15:15

idleproc@finanza,

ti riferisci a questo?

http://www.courtfool.info/it_Costi_misfatti_e_pericoli_del_dollaro.htm

una lettura rilassante per un pomeriggio d’estate.

lexmumble
Scritto il 20 Luglio 2012 at 15:23

Da un’altro sito si evince il motivo della forza del marco,

Negli anni ’60, tuttavia, il bisogno di finanziamenti dovuti alla guerra del Vietnam e il rafforzamento industriale di Germania e Giappone cambiano la situazione. Infatti dal 1961, per cercare di mantenere il sistema, l’America negozia con le principali banche centrali per mantenere il prezzo di 35 dollari per ogni oncia (circa 30g) d’oro, comprando in caso di perdita e vendendo in caso di risalita, mentre gli alti paesi assumono la parità fissa con il biglietto verde.
Nel 1971 il presidente americano Richard Nixon, per far fronte alla debolezza del dollaro, annunciò la soppressione totale della convertibilità del dollaro in oro; questo permise una rivalutazione del marco tedesco e dello yen. Da allora in poi la moneta circolante è stata del tipo fiduciario.

http://www.banconotemondiali.it/articolo.asp?id=29

andrea.mensa
Scritto il 20 Luglio 2012 at 16:44

scusami DT, ma credo che questo post crei più confusione che altro e ti prego di smentirmi se sbaglio.
se lo stato (il tesoro) partecipa ad un aumento di capitale di una banca, son d’accordo che usa denaro del contribuente per salvare la banca.
se lo stato, dopo aver nazionalizzato ( pagandola 1 dollaro) una banca e si fa carico delle sue perdite, allora usa denaro dei contribuenti per salvare una banca ( nazionalizzata).
se uno stato POSSIEDE la banca centrale (vedi UK ) almeno in una certa percentuale, e la banca centrale fa una delle operazioni sopra, i contribuentisi trovano a carico nella stessa percentuale l’importo sborsato.
in tutti gli altri casi, quando le banche centrali creano denaro e lo imprestano alle banche, oppure acquistano titoli sovrani, o altre operazioni, mi spieghi come fanno a finire, tali importi, a carico dei contribuenti ?

andrea.mensa
Scritto il 20 Luglio 2012 at 19:49

andrea.mensa@finanza,

ps. gli avalli comunque si trasformano in soldi da versare SOLO se il debitore non onora il debito.

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