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DISOCCUPAZIONE USA: forse i numeri non ce la contano giusta
Nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di assistere ad uno “spettacolare” recupero della forza lavoro USA. La disoccupazione resta sempre a livelli molto elevati ma in un solo mese abbiamo assistito ad un miracoloso recupero.
(…) A sorpresa ripartono le assunzioni in America. Il dato di maggio è del tutto inatteso e positivo: sono stati creati 2,5 milioni di posti di lavoro. Di conseguenza il tasso di disoccupazione Usa scende: mentre ad aprile aveva toccato il massimo storico dal dopoguerra a quota 14,7%, il mese scorso è ri-disceso a 13,3%.
E’ pur sempre una disoccupazione altissima e la distruzione di posti di lavoro è stata immensa durante i tre mesi di pandemia e lockdown: (…) Però tutti gli analisti si aspettavano che la disoccupazione avrebbe proseguito la sua impennata fino al 20%. L’inversione di tendenza di maggio è stata precoce, rispetto a tutti gli scenari prevalenti. (…) [Source]
Come forse ricordate, la disoccupazione USA possiamo analizzarla studiando diversi parametri. Noi siamo abituati alla cosiddetta U-3, ovvero il tasso disoccupazione registrato prendendo i disoccupati che attivamente cercano lavoro.
Di certo non ve ne ricorderete ma la questione in passato è stata ampiamente discussa. Sono andato a rivedere un mio vecchio post del 2014 e credo sia attualissimo per capire il momento attuale e per capire la scala disoccupazione che passa da U-1 a U-6. CLICCATE QUI per vederlo.
Intanto guardate questo grafico realizzato con dati ufficiali BLS. Forse, i numeri non sono cosi straordinariamente positivi come ci hanno fatto vedere.
STAY TUNED!
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Chiedo venia per la mia richiesta di un allungamento della serie di dati…. ho colpevolmente tralasciato il richiamo al post del 2014 (il CLICCATE qui x vederlo)
Adesso che però ho vista la serie (seppur relativa al pediodo 2000/2014) direi che non cambia granchè il ratio di cui ho parlato sopra (quello rozzo)
Rimane ampiamente ribadito quello che poi sostengo in seguito
Danilo,
sono presenti solo gli ultimi 5 istogrammi… sarebbe utile avere una serie più lunga, perché potrebbe essere fuorviante, per scarsità di serie, fare questo rozzo esercizio (magari sbaglio, ma correggimi nel caso)
A maggio 2020 il ratio Totale /Reported mi da 2,08 a Gennaio 2,47….. tu che ami tanto i ratio (ultimo della serie quello smart e dumb money ) converrai che la situazione , a livello di questo RATIO è migliorata….ribadisco la rozzezza del mio ragionamento, senza smentire però del tutto il concetto che già ti ho più volte espresso e cioè spesso in finanza la rozzezza è più efficace della elegante analiticità che tu magistralmente rappresenti con grafici riquadri colori…
Ma se in teoria hai ragione, perchè pervicacemente la realtà ha dimostrato il contrario?????
Devo ammettere , che non avevo mai sentito parlare cosi di tasso di disoccupazione, sapevo del dato ufficiale e del fatto che ci doveva essere un fattore di correzione, ma mai avevo immaginato la meticolosa scomposizione da U-1 fino a U-6 quindi sono contento che ho imparato qualcosa di nuovo
Ma mi CHIEDO, questa didatticamente utilissima scomposizione, che presenti, non pensi che sia già stra-conosciuta almeno da chi, parlando di Investitori istituzionali (il famigerato SMART MONEY) prende le grosse decisioni che poi scrivono la storia dei mercati? E nonostante ciò l’ultimo decennio almeno per le borse USA ha mostrato di ignorare questi ragionamenti, o almeno di averne già tenuto conto prima di operare
Se permetti, azzardo un paragone, a sostegno del ragionamento qui sopra:
A livello di singole società è come la differenza fra utili REPORTED ed utili ADJUSTED
a livello di costruzione dei vari rapporti di borsa, io penso che i vari investitori pur leggendo i’utile reported tengano conto e considerino poi nei ratio che costruiscono l’utile ADJUSTED che come so che saprai considera dei fattori di correzione che vanno al di là dell’utile presentato a livello ufficiale
Soprattutto a livello del settore tecnologia questo distinguo è basilare