Default Grecia: la mappa delle possibili soluzioni

Scritto il alle 10:38 da Danilo DT

Quante parole, quante ipotesi fatte per ristrutturare, salvare, rimandare, pagare il debito greco. Talmente tante ipotesi che diventa persin difficile ricordarsele tutte.

Magari allora ringrazierete il buon vecchio DT che vi pubblica una scheda “Made in BofA” dove vengono riassunte tutte le ipotesi fatte su come venire incontro e, possibilmente , risolvere la grande “Tragedia Greca”.


La cosa interessante è non solo l’elenco delle soluzioni, ma anche l’impatto che le stesse avrebbero sul mercato.
Una mappa da leggere e salvare, in quanto nel giorno in cui si prenderanno (finalmente) delle soluzioni serie sulla problematica greca, noi avremo già delle buone tracce per provare a prevedere quale sarà la reazione del mercato. Il tutto, come sempre, con beneficio di inventario…

Clicca per ingrandire!

Intanto gira voce di un possibilie “allungamento delle scadenze” mantenendo quindi il nominale, al fine di evitare il “rollaggio” (ovvero il problema del rinnovo dei bond inscadenza, che il mercato accetta solo a condizioni molto remunerative e, di conseguenza, deleterie per i bilanci della Grecia). Una soluzione “soft” che ha comunque, come presupposto, la privatizzazione massiccia di asset (prevista anche nella tabella di cui sopra).

Quindi i n questo modo viene evitato il default della Grecia? Beh…Allungare le scadenze, magari ridimensionando le cedole, E’ DEFAULT. Su questo non ci piove. Ma sarebbe un default soft che, notate bene, continua a “comprare tempo”. Occorre l’haircut. Ma sappiamo tutti cosa potrebbe comportare… Auguri a tutti, cari amici.

STAY TUNED!

DT

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29 commenti Commenta
edefede
Scritto il 18 Maggio 2011 at 11:41

E intanto anche in Spagna la gente comincia a lamentarsi…..

http://daily.wired.it/news/politica/2011/05/18/rivoluzione-spagna.html

Dal Nord africa la protesta si muove nell’Europa mediterranea?

Scritto il 18 Maggio 2011 at 12:19

Beh…sono stato recentemente in Spagna e posso solo dire che….non è tutto oro quello che luccica…
Tra noi e loro secondo me oggi c’è ancora una bella differenza…. 🙄

tommy271
Scritto il 18 Maggio 2011 at 19:24

Abbiamo passato mesi a disquisire su buy-back e Brady Bond, questa settimana sono usciti ipotesi sull cosiddetto reprofiling.
Non si capisce molto bene, dato che si gioca molto sui termini.
Sembrerebbe un’ipotesi di studio di riscadenziamento in avanti di due anni ( o cinque) con taglio cedolare mantenendo inalterato il nominale a scadenza.
Sarebbero d’accordo su questa ipotesi i Ministri delle Finanza dell’area Euro ma contrarissima la BCE.
In effetti, dato che si tratta di un problema “debitorio” non si capisce bene in quale modo possa essere risolutorio una simile ipotesi.
Per “tagliare” in maniera morbida il debito l’unica ipotesi credibile è un buy-back accompagnato da una proposta simil/Brady di concambio titoli tramite l’EFSF.
Manca la volontà di farla, ma è l’unico modo per riportare il debito intorno alle soglie di quello italiano.
Il reprofiling è solo prendere tempo in attesa della metà del 2013.

pecunia
Scritto il 19 Maggio 2011 at 15:50

buon pomeriggio a tutti.
da quel che ho sentito su cnbc, intervista ad uno del settore, sembra che la soluzione meno traumatica siano i bond targati BCE.quelli che aveva a suo tempo ventilato lo stesso 3monti, per intenderci.
in questo modo si eviterebbe il default stato e la perdita verrebbe spalmata su tutti i contribuenti, volonterosi, dell’europa.

mattacchiuz
Scritto il 19 Maggio 2011 at 17:32

si ma il problema rimarrebbe ancora intatto, intonso, indiscutibile, imperituro:
la GRECIA non è la GERMANIA. l’euro non può essere la moneta di due paesi così diversi, non a queste condizioni. forse fra decenni.
fa presto la merkel a dire che i paesi del sud dovrebbero fare come i paesi del nord.
e perchè?dobbiamo diventare tutti delle piccole o grande germanie? e poi? esportiamo su marte?
si vede bene cosa ha provocato nella storia l’efficienza tedesca…
forse dovremmo fare un pò tutti come la grecia: sbracare e godersi la vita che ne abbiamo una sola! 🙂 no lavorare come dementi per rendere un manipolo sempre più potente e ricco… il fancazzismo è la risposta, al massimo ci comprere qualche cellulare in meno, o qualche mercedes in meno, così poi sentiamo cosa dice la merkel!

lampo
Scritto il 19 Maggio 2011 at 19:57

La mia impressione (non fondata su dati oggettivi) è che, per evitare la speculazione finanziaria, non ristruttureranno finché le banche che possiedono il debito greco (in particolare Germania e Francia) non lo “passeranno di mano” con chissà quale nuova trovata finanziaria: tanto di fantasia ne hanno tanta? Spero però che non lo passino ai piccoli risparmiatori (tipo fondi pensione… o fondi di gestione di polizze vita.). Stimo che ci vorrà almeno un annetto… prima di riuscire nell’impresa. Poi … se le cose non migliorano… saranno tutti d’amore e d’accordo sulla ristrutturazione. Tanto non ci rimettono loro :mrgreen:

hironibiki
Scritto il 20 Maggio 2011 at 12:17

mattacchiuz: f…orse dovremmo fare un pò tutti come la grecia: sbracare e godersi la vita che ne abbiamo una sola! no lavorare come dementi per rendere un manipolo sempre più potente e ricco… il fancazzismo è la risposta…

DOVE DEVO FIRMARE PER ADERIRE :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: ??

mattacchiuz
Scritto il 20 Maggio 2011 at 14:26

lampo: Spero però che non lo passino ai piccoli risparmiatori

lo stanno già passando ai piccoli investitori o risparmiatori: i popoli dell’europa che finanziano i vari piani salvastati!

hironibiki@finanza: DOVE DEVO FIRMARE PER ADERIRE

sulle chiappette delle merkel! 🙂

paolo41
Scritto il 20 Maggio 2011 at 14:31

siamo arrivati al momento “critico” dove, in mancanza di un una decisione carismatica, tutti i più svariati “commedianti”, da Trichet alla Bundesbank, dall’Olanda alla Finlandia, dal Portogallo alla Grecia (quest’ultima per forza di cose) dicono la loro opinione, ma nessuno è in grado di prendere una decisione….. se continuano con questo andazzo salta il banco…

mattacchiuz
Scritto il 20 Maggio 2011 at 14:49

FALLIMENTO E FINE DELL’ESPERIMENTO EURO!
ad ogni popolo la propria moneta, e se volete difenderla dall’inflazione, legatela all’oro e state tranquilli!

mattacchiuz
Scritto il 20 Maggio 2011 at 15:53

La Norvegia si ferma pagamenti degli aiuti alla Grecia
paesi SEE-membro critica la mancanza del rispetto degli obblighi

Norvegia prima tappa tutti i pagamenti di ulteriori aiuti finanziari alle fortemente indebitati Grecia. sarebbe motivo che la Grecia non rispetta i propri obblighi discendenti, il ministro degli Esteri norvegese Jonas Gahr Store ha detto Giovedi dinanzi al Parlamento.

la traduzione fa un pò schifo ma è chiaro il concetto
http://www.nzz.ch/nachrichten/politik/international/norwegen_stoppt_hilfszahlungen_an_griechenland_1.10637394.html

tommy271
Scritto il 20 Maggio 2011 at 20:06

mattacchiuz: La Norvegia si ferma pagamenti degli aiuti alla Grecia
paesi SEE-membro critica la mancanza del rispetto degli obblighiNorvegia prima tappa tutti i pagamenti di ulteriori aiuti finanziari alle fortemente indebitati Grecia. sarebbe motivo che la Grecia non rispetta i propri obblighi discendenti, il ministro degli Esteri norvegese Jonas Gahr Store ha detto Giovedi dinanzi al Parlamento.la traduzione fa un pò schifo ma è chiaro il concetto
http://www.nzz.ch/nachrichten/politik/international/norwegen_stoppt_hilfszahlungen_an_griechenland_1.10637394.html  

Si tratta di fondi per progetti sociali.
Niente a che vedere con il programma di aiuti del FMI/UE/BCE da 110 MLD.
Quindi il concetto è diverso …

tommy271
Scritto il 20 Maggio 2011 at 20:09

mattacchiuz: FALLIMENTO E FINE DELL’ESPERIMENTO EURO!
ad ogni popolo la propria moneta, e se volete difenderla dall’inflazione, legatela all’oro e state tranquilli!  

Aspetta a dirlo.
L’Euro non mi sembra in crisi.
Comunque se sei un nostalgico della lira, dell’inflazione a doppia cifra che taglia gli stipendi ai proletari … s’accomodasse …

mattacchiuz
Scritto il 20 Maggio 2011 at 21:12

scusa qual è la logica per cui se non mi piace l’euro mi dovrebbe piacere la lira così come era?

tommy271@finanza: Comunque se sei un nostalgico della lira, dell’inflazione a doppia cifra che taglia gli stipendi ai proletari … s’accomodasse …  

ma non è esattamente quello che è successo con l’euro?

in generale sono solo tifoso del concetto “ognuno è libero di sbagliare per conto suo”.
il fallimento dell’europa mi pare evidente. così come quello degli stati uniti. puoi girare le parole come vuoi, puoi parlarmi di meccanismi salva stati, di fondi di emergenza, di inerventi straordinari. sono sempre e solo debiti. altri debiti. punto e basta. e se puoi dimostrare il contrario, se puoi davvero dimostrare che fisicamente è possibile tappare i buchi senza creare altri debiti, prego, dimostramelo. altrimenti non sono solo nostalgico della lira, ma lo sarei pure del marengo d’oro!
scrivi 4 formule e mostrami che c’è anche un solo equilibrio possibile, per piacere, davvero. credo di saperle leggere…

mattacchiuz
Scritto il 20 Maggio 2011 at 21:24

tommy271@finanza: L’Euro non mi sembra in crisi.

rispetto a cosa? ad altra carta?
mi ricordo i bei tempi, quando l’oro valeva 300 euro l’oncia, era il “lontano” 2005. ora vale… 1050? mamma mia che protezione favolosa!

mattacchiuz
Scritto il 20 Maggio 2011 at 21:28

tommy271@finanza: l’inflazione a doppia cifra che taglia gli stipendi ai proletari

inflazione bastarda! a già… ma l’inflazione non è un “fenomeno naturale”… non è come dire “terremoto di merda” o “metoera maledetta”. l’inflazione… la facciamo noi… la fanno i banchieri centrali & i loro amici politici… o sbaglio? o forse l’inflazione arriva assieme alla stagione delle piogge? come funziona?

paolo41
Scritto il 20 Maggio 2011 at 21:34

tommy271@finanza,

personalmente leggo sempre con interesse i tuoi commenti che denotano una profonda conoscenza dei “fatti” interni ed europei. Non so che attività svolgi e tendo a immaginare che sia legata a qualche istituzione governativa o paragovernativa, dato che sei sempre abbastanza difensivista nei confronti delle istituzioni del governo italiano e ancora di più di quelle EU.
Magari mi sbaglio completamente, ma non è questo il problema: le mie perplessità sono condizionate dal fatto che il tuo difensivismo dà per scontato che le “decisioni” (si fa per dire)
che vengono, via via, prese siano sempre corrette.
A mio modesto avviso, e vengo al tuo ultimo commento, la decisione di entrare nell’euro è stato uno dei più grossi errori commessi dalla classe politica italiana; ci siamo nascosti dietro all’euro per forzare un riaggiustamento dei nostri conti pubblici, in considerazione di una conclamata debolezza dell’allora governo a imporre e far digerire alla popolazione una dieta ferrea per riportare i bilanci del paese ad una situazione accettabile.
Se avevamo le palle, avremmo dovuto correggere la nostra situazione senza ricorrere all’euro…. ricordiamoci che nessuno ci voleva e abbiamo dovuto accettare un cambio capestro con le note conseguenze sull’inflazione… ma per qualcuno entrare nell’euro era un motivo di orgoglio nazionale e… personale… (ricordiamoci che eravamo stati scacciati dal serpente monetario) ed abbiamo sottovalutato che una moneta fissa non accompagnata da una politica industriale coordinata avrebbe favorito i più forti…. e i più prepotenti.
L’ attività che svolgevo negli anni novanta mi permetteva di avere una visione a 360 gradi dell’economia europea e mondiale e quello che dico qui lo pensavo anche allora e, come me, erano in tanti a pensarla parimenti, tanto più che si era verificata, nel decennio precedente la prima importante fase di deindustrializzazione del sistema produttivo italiano (la seconda fase è in corso!!!).
Arrivo al dunque: mi piacerebbe avere la tua opinione al riguardo, ma non sulla situazione attuale, quanto, se possibile, come evoluzione “storica” degli ultimi 15-20 anni.
Sarebbe interessante attivare una discussione sul blog, ma se vuoi rispondermi direttamente e avere uno scambio di opinioni, chiedi a Dream la mia e-mail.

mattacchiuz
Scritto il 20 Maggio 2011 at 21:45

paolo41: Se avevamo le palle, avremmo dovuto correggere la nostra situazione senza ricorrere all’euro….

e perchè? il nostro debito pubblico non era per la maggior parte quello che oggi viene chiamato “stimolo keynesiano”?
scusa, ma gli states, fra 1 anno al massimo 2, saranno nelle nostre stesse condizioni senza considerare il debito privato, che lo rendono di fatto al pari di un qualsiasi paese africano di 40 anni fa, il giappone è messo molto molto peggio, francia, inghilterra ( ahahah questa poi ) e tutti sti caxxo di paesi efficienti non mi sembrano molto meglio, anzi. l’unica che si salva ma solo grazie al falso in bilancio legalizzato è la germania. se solo le sue banche dovessero davvero mettere a bilancio gli asset tossici che hanno in pancia, ci sarebbe da ridere e non poco: altro che fondo salva stati. servirebbero migliaia di miliardi di euro! chiaro che finchè possono imbrogliare e gli interessi su quei asset vengono pagati da tutti noi, il problema non si pone… ! e ovviamente sto parlando di rapporti rispetto al pil, non di numeri assoluti…

mattacchiuz
Scritto il 20 Maggio 2011 at 21:49

vi ricordo che DB è stata la banca che più ha ricevuto i regali della FED. mi pare 170 miliardi di dollari di acquisto di asset tossici, seguita da ubs…! sono capace anche io di fare i soldi così: compro tutta la merda fruttifera che esiste, per anni piglio gli interessi al 6 o 7 o 8 % e poi quando la gente smette di pagarmi, obbligo la banca centrale a comprarsi a prezzo di mercato i miei asset. nel frattempo, su 170 miliardi, ni ho guadagnati una quarantina. cavolo, potrei fare il banchiere anche io!

mattacchiuz
Scritto il 20 Maggio 2011 at 21:50

mattacchiuz: mi pare 170 miliardi di dollari di acquisto di asset tossici,

e senza considerare i prestiti a termine… li, complessivamente, la fed ha prestato 9000 miliardi di dollari… dai, per piacere… non sappiamo neanche scriverle ste cifre!

tommy271
Scritto il 22 Maggio 2011 at 09:37

paolo41: tommy271@finanza,
personalmente leggo sempre con interesse i tuoi commenti che denotano una profonda conoscenza dei “fatti” interni ed europei. Non so che attività svolgi e tendo a immaginare che sia legata a qualche istituzione governativa o paragovernativa, dato che sei sempre abbastanza difensivista nei confronti delle istituzioni del governo italiano e ancora di più di quelle EU.
Magari mi sbaglio completamente, ma non è questo il problema: le mie perplessità sono condizionate dal fatto che il tuo difensivismo dà per scontato che le “decisioni” (si fa per dire)
che vengono, via via, prese siano sempre corrette.
A mio modesto avviso, e vengo al tuo ultimo commento, la decisione di entrare nell’euro è stato uno dei più grossi errori commessi dalla classe politica italiana; ci siamo nascosti dietro all’euro per forzare un riaggiustamento dei nostri conti pubblici, in considerazione di una conclamata debolezza dell’allora governo a imporre e far digerire alla popolazione una dieta ferrea per riportare i bilanci del paese ad una situazione accettabile.
Se avevamo le palle, avremmo dovuto correggere la nostra situazione senza ricorrere all’euro…. ricordiamoci che nessuno ci voleva e abbiamo dovuto accettare un cambio capestro con le note conseguenze sull’inflazione… ma per qualcuno entrare nell’euro era un motivo di orgoglio nazionale e… personale… (ricordiamoci che eravamo stati scacciati dal serpente monetario) ed abbiamo sottovalutato che una moneta fissa non accompagnata da una politica industriale coordinata avrebbe favorito i più forti…. e i più prepotenti.
L’ attività che svolgevo negli anni novanta mi permetteva di avere una visione a 360 gradi dell’economia europea e mondiale e quello che dico qui lo pensavo anche allora e, come me, erano in tanti a pensarla parimenti, tanto più che si era verificata, nel decennio precedente la prima importante fase di deindustrializzazione del sistema produttivo italiano (la seconda fase è in corso!!!).
Arrivo al dunque: mi piacerebbe avere la tua opinione al riguardo, ma non sulla situazione attuale, quanto, se possibile, come evoluzione “storica” degli ultimi 15-20 anni.
Sarebbe interessante attivare una discussione sul blog, ma se vuoi rispondermi direttamente e avere uno scambio di opinioni,chiedi a Dream la mia e-mail.  

Ti ringrazio per l’attenzione, ma non sono nulla di tutto questo.
Sono un semplice osservatore che cerca di pensare in modo realistico le possibili soluzioni.
Spesso vedo che i miei ragionamenti sono paralleli all’evolversi della discussione.
Ora vedo che siamo ad un buon punto di sintesi tra Eurogruppo e BCE, i principali contendenti degli ultimi giorni. La Grecia sta a guardare…
La pressione crescente a cui è stato sottoposto Papandreou credo si risolverà con una ulteriore tranche da una cinquantina di MLD per mettere la Grecia al riparo dai mercati finanziari sino a metà 2013.
A quel tempo credo che dovremmo aver risolto parecchio.
Per contro la Troika vorrà avere una garanzia che le privatizzazioni ci saranno, quindi verrà costituito un “Trust” che credo inizierà a cartolarizzare per far subito cassa. All’interno del Trust ci saranno membri della Troika per la sorveglianza.
Ma il nodo principale sarà comunque un ritorno alla crescita: Papandreou lo ipotizza già nel 2012.
Noi intanto abbiamo osservato un primo segnale di inversione del 1 Trimestre 2011.
Sarà molto importante vedere i dati del prossimo trimestre. Io resto fiducioso.

L’ancora di salvezza rimane sempre la permanenza all’interno della moneta unica: l’Euro.

Per tornare a noi, pensi proprio che la deindustrializzazione italiana (che rimane comunque la seconda manifattura europea dopo la Germania) sia da addossare all’introduzione dell’Euro? Non è stata invece una mancanza di competitività nella qualità del prodotto rispetto alle economie emergenti?
Quello che manca all’Italia è innovazione, modernizzazione, efficienza.

gainhunter
Scritto il 22 Maggio 2011 at 11:19

paolo41: ci siamo nascosti dietro all’euro per forzare un riaggiustamento dei nostri conti pubblici, in considerazione di una conclamata debolezza dell’allora governo a imporre e far digerire alla popolazione una dieta ferrea per riportare i bilanci del paese ad una situazione accettabile.

La dieta ferrea non andava imposta alla popolazione, ma a quella parte di popolazione che prima si era abbuffata. Andavano sequestrati i beni a quei politici che avevano intascato mazzette per anni e a quegli imprenditori che le mazzette le avevano pagate per sfruttare lo Stato, e andava tolta la pensione a quegli statali che avevano iniziato a percepirla a 40 anni.

paolo41: Se avevamo le palle, avremmo dovuto correggere la nostra situazione senza ricorrere all’euro….

Concordo. E soprattutto non bisognava accettare Maastricht senza prima avere un piano preciso di rientro del debito pubblico, e senza valutare le conseguenze sull’Italia e sugli altri Paesi “concorrenti”…

gainhunter
Scritto il 22 Maggio 2011 at 12:10

tommy271@finanza: pensi proprio che la deindustrializzazione italiana (che rimane comunque la seconda manifattura europea dopo la Germania) sia da addossare all’introduzione dell’Euro?

Secondo me la deindustrializzazione deriva direttamente dalla globalizzazione, che è conseguenza di vari fattori, e in Italia in particolare è conseguenza anche dell’unificazione della Germania e dell’introduzione dell’Euro: prima infatti molte imprese italiane lavoravano per le imprese tedesche grazie al minore costo della manodopera (dovuta alla svalutazione della lira contro marco); dopo l’unificazione, la Germania si è trovata in casa lavoratori a basso costo, e come conseguenza il costo del lavoro nell’ex-Germania Ovest non è salito (al contrario degli altri Paesi), e quindi è stato naturale riportare la produzione in casa; poi l’Euro, anzi l’ECU, ha dato il colpo di grazia all’Italia, impedendo la svalutazione.

tommy271@finanza: Non è stata invece una mancanza di competitività nella qualità del prodotto rispetto alle economie emergenti?

Secondo me no, la qualità dei prodotti made in Italy (ma anche in Germany o in qualsiasi Paese EU) è molto superiore rispetto alla stragrande maggioranza dei prodotti made in China: personalmente potrei fare molti esempi di guasti a prodotti elettronici che fino a qualche anno fa, prima della delocalizzazione, non avevo mai avuto.

tommy271@finanza: Quello che manca all’Italia è innovazione, modernizzazione, efficienza.

Queste sono soluzioni per l’oggi, ma non la causa principale dei problemi dell’Italia.

mattacchiuz
Scritto il 23 Maggio 2011 at 00:46

tommy271@finanza: Sono un semplice osservatore che cerca di pensare in modo realistico le possibili soluzioni.

realistico? intendi dire che risponde ai generali principi della termodinamica e della fisica, validi nei termini dei principi antropici… 🙂 , che validerebbero una teoria seconda la quale “nulla si crea nulla si distrugge eccetto il debito che cresce per sempre?”

mi spiegheresti cos’è realistico? qualcosa che in qualche modo abbia una qualche relazione con la realtà o qualcosa che basta sia pronunciata affinchè goda come dio, della proprietà dell’esistenza? san anselmo lavora per la BCE o per chi?

tommy271@finanza: i principali contendenti degli ultimi giorni

scusa? quali sarebbero i contendenti? se intendi come europa l’insieme di banche che hanno prestato soldi a paesi insolventi, incapaci di gestirli, in bolla, allora forse siamo d’accordo!

tommy271@finanza: La Grecia sta a guardare…

cosa ancora può fare? comprare altri sommergibili dalla germania? esportare più feta e olio di oliva?

tommy271@finanza: La pressione crescente a cui è stato sottoposto Papandreou credo si risolverà con una ulteriore tranche da una cinquantina di MLD per mettere la Grecia al riparo dai mercati finanziari sino a metà 2013.

50 miliardi? perchè non 500?? tanto mica paga l’eurogruppo… paghi tu, pago io, paghiamo tutti…! fichissimo, dai facciamo 500 e la mettiamo al sicuro per i prossimi 50 anni! perchè no? tanto, sono solo parole, chiacchiere e via dicendo. non c’è una realtà dietro, basta inventarsi un acronimo, e quello diventa la realtà…

tommy271@finanza: A quel tempo credo che dovremmo aver risolto parecchio

anche secondo i maya…
basta volerlo. volere è potere e la grecia può, l’irlanda può,il portogallo può la spagna, l’italia, l’inghilterra può. se tutto va bene, ma molto bene, nel 2013 il debito pil usa sarà al 120%… chissà la grecia… a già, le stampanti!

tommy271@finanza: All’interno del Trust ci saranno membri della Troika per la sorveglianza.

me li immagino i membri della troika che sorvegliano, gli stessi che hanno aiutato la grecia a imbrogliare sui conti pubblici… mamma mia … garanzia !!

tommy271@finanza: Ma il nodo principale sarà comunque un ritorno alla crescita: Papandreou lo ipotizza già nel 2012.

se solo fanno un giorno di sciopero in meno, già crescerebbero dell’1%! per crescere non basta regalare soldi a tutti?

tommy271@finanza: L’ancora di salvezza rimane sempre la permanenza all’interno della moneta unica: l’Euro.

ma si, l’euro! pigli gente che non ha in comune niente, crei un pezzo di carta e li obblighi tutti a usarlo, e la natura di decine di popoli diversi per tradizioni, cultura, politica ed economia si piegherà alla potenza della cellulosa!

tommy271@finanza: Non è stata invece una mancanza di competitività nella qualità del prodotto rispetto alle economie emergenti?

giusto, il fatto che uno spostando la produzione in altri paesi potesse pagare la monodopera 1 decimo di quello che la paga in italia; il fatto che uno potesse riversare in atmosfera ogni “ben di dio”, il fatto che uno potesse rovesciare direttamente nei fiumi tutto quello che non gli serviva più, il fatto che uno potesse schiavizzare migliaia e migliaia di persone, non centra nulla. il problema sta tutto nella competizione… giusto! l’ho sempre detto io che i nostri manager sono persone illuminate. in italia la competitività non sono stati capaci di “adottarla” mentre in altri paesi… mamma mia… tutti maestri di competitività!

tommy271@finanza: Quello che manca all’Italia è innovazione, modernizzazione, efficienza.  

sta frase poi… infatti, in USA, UK, Francia, e mettici pure chi vuoi… sono conciati esettamente come noi, si, forse un pò meglio solo perchè si vuole vedere solo metà dei dati… ma a quanto pare, tutte queste cose non fanno la differenza.
la germania è la sola eccezione che conferma la regola… ma lasciamo il tempo al tempo

cmq se vogliamo giocare a inventarci nomi diversi per chiamare il nuovo debito, se davvero questo è diventata l’europa e la comprensione dei meccanismi economici, sicuramente io non vinco…

tommy271
Scritto il 23 Maggio 2011 at 09:00

mattacchiuz:
realistico? intendi dire che risponde ai generali principi della termodinamica e della fisica, validi nei termini dei principi antropici… , che validerebbero una teoria seconda la quale “nulla si crea nulla si distrugge eccetto il debito che cresce per sempre?”mi spiegheresti cos’è realistico? qualcosa che in qualche modo abbia una qualche relazione con la realtà o qualcosa che basta sia pronunciata affinchè goda come dio, della proprietà dell’esistenza? san anselmo lavora per la BCE o per chi?scusa? quali sarebbero i contendenti? se intendi come europa l’insieme di banche che hanno prestato soldi a paesi insolventi, incapaci di gestirli, in bolla, allora forse siamo d’accordo!cosa ancora può fare? comprare altri sommergibili dalla germania? esportare più feta e olio di oliva?50 miliardi? perchè non 500?? tanto mica paga l’eurogruppo… paghi tu, pago io, paghiamo tutti…! fichissimo, dai facciamo 500 e la mettiamo al sicuro per i prossimi 50 anni! perchè no? tanto, sono solo parole, chiacchiere e via dicendo. non c’è una realtà dietro, basta inventarsi un acronimo, e quello diventa la realtà…
anche secondo i maya…
basta volerlo. volere è potere e la grecia può, l’irlanda può,il portogallo può la spagna, l’italia, l’inghilterra può. se tutto va bene, ma molto bene, nel 2013 il debito pil usa sarà al 120%… chissà la grecia… a già, le stampanti!
me li immagino i membri della troika che sorvegliano, gli stessi che hanno aiutato la grecia a imbrogliare sui conti pubblici… mamma mia … garanzia !!se solo fanno un giorno di sciopero in meno, già crescerebbero dell’1%! per crescere non basta regalare soldi a tutti?ma si, l’euro! pigli gente che non ha in comune niente, crei un pezzo di carta e li obblighi tutti a usarlo, e la natura di decine di popoli diversi per tradizioni, cultura, politica ed economia si piegherà alla potenza della cellulosa!
giusto, il fatto che uno spostando la produzione in altri paesi potesse pagare la monodopera 1 decimo di quello che la paga in italia; il fatto che uno potesse riversare in atmosfera ogni “ben di dio”, il fatto che uno potesse rovesciare direttamente nei fiumi tutto quello che non gli serviva più, il fatto che uno potesse schiavizzare migliaia e migliaia di persone, non centra nulla. il problema sta tutto nella competizione… giusto! l’ho sempre detto io che i nostri manager sono persone illuminate. in italia la competitività non sono stati capaci di “adottarla” mentre in altri paesi… mamma mia… tutti maestri di competitività!sta frase poi… infatti, in USA, UK, Francia, e mettici pure chi vuoi… sono conciati esettamente come noi, si, forse un pò meglio solo perchè si vuole vedere solo metà dei dati… ma a quanto pare, tutte queste cose non fanno la differenza.
la germania è la sola eccezione che conferma la regola… ma lasciamo il tempo al tempocmq se vogliamo giocare a inventarci nomi diversi per chiamare il nuovo debito, se davvero questo è diventata l’europa e la comprensione dei meccanismi economici, sicuramente io non vinco…  

Mattacchiuz, soffri di insonnia?

Comunque, cerco risposte realistiche aldilà dei principi della termodinamica che possono risolvere i problemi non amplificarli. Le grandi questioni epocali le lascio alla storia, questa farà il suo corso.
I principali contendenti sulla questione greca sono BCE ed Eurogruppo, la Grecia sta a guardare perchè non ha forza contrattuale. Se poi vogliamo ricamarci sopra con i soliti luoghi comuni …
Chi paga saranno tutti i contribuenti europei, il sistema di prelievo tramite tassazione serve anche a questo.
Un passaggio importante saranno appunto le privatizzazioni ( poi dopo, se vuoi, possiamo anche nazionalizzare. La storia è fatta anche di questi ricorsi…) che dovranno essere sotto il controllo di un trust in cambio dei 50 MLD. Qualche garanzia bisognerà darla.
Che ci troviamo nel bel mezzo di un cambiamento epocale, di una rottura di sistema credo lo sappiamo tutti.
Le idee per uscirne sono molte.
Io preferirei che non si passasse attraverso le macerie.
Solitamente il percorso è preferito dalla memorialistica autoritaria.

mattacchiuz
Scritto il 23 Maggio 2011 at 12:18

no ma dormo poco. ma quando dormo dormo! … 🙂

tommy271@finanza: Chi paga saranno tutti i contribuenti europei, il sistema di prelievo tramite tassazione serve anche a questo.

fammi capire, la tassazione servirebbe a tappare i buchi di governi corrotti, banchieri truffatori, finanziari impazziti? ma da quando? vuoi dire che ci hanno già abituato a considerare il prelievo fiscale per coprire i danni da loro fatti come una nuova normalità?

tommy271@finanza: Io preferirei che non si passasse attraverso le macerie.

credo che gli ultimi 20 o 30 anni di storia mostrino chiaramente come l’edificio della finanza e in parte dell’economia mondiale sia stato costruito in maniera sempre più instabile. basti pensare che l’origine stessa della crisi è imputabile allo scoppio della bolla dei cub prime, che valeva attorno agli 800 miliardi di dollari o poco più… da li siamo passati in un amen a 8000 miliardi di dollari e ancora non è finita!
le opzioni sono due: o si abbandona l’edificio in fretta ma con l’idea di salvare il salvabile, o si continua a permettere agli stessi architetti di tamponare con i soliti mezzi, a cui vengono dati nomi diversi, le oscillazioni sempre più pericolose. non è una questione di macerie, ma di quante macerie!
continuare a sollecitare il sistema allo stesso modo sperando di ottenere risposte diverse, è nel lungo solo follia, ma questa ovviamente è solo la mia opinione!

tommy271
Scritto il 23 Maggio 2011 at 14:05

La tassazione serve per garantire il funzionamento dell’apparato statale e, negli stati moderni, a supportare l’economia.
A me piace anche vederla come una redistribuzione della ricchezza accumulata, ma forse sono troppo estremista.

mattacchiuz
Scritto il 23 Maggio 2011 at 14:25

tommy271@finanza,

????

il capo di stato neli stati moderni, fa l’interesse della propria nazione.

in parlamento, siedono persone degne! infatti si chiamano onorevoli.

la redistribuzione c’è stata, infatti la forbice tra ricchi e poveri, negli stati moderni, è solo che aumentata!

ma tommy, davvero? di che stiamo parlando?

tommy271
Scritto il 23 Maggio 2011 at 15:24

mattacchiuz: tommy271@finanza,
????il capo di stato neli stati moderni, fa l’interesse della propria nazione.
in parlamento, siedono persone degne! infatti si chiamano onorevoli.la redistribuzione c’è stata, infatti la forbice tra ricchi e poveri, negli stati moderni, è solo che aumentata!
ma tommy, davvero? di che stiamo parlando?  

Stiamo parlando tra sordi … o meglio da due punti di vista differenti.

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