Default Grecia Evitato: S&P alza il rating di 6 gradini

Scritto il alle 09:00 da Danilo DT

Standard & Poor’s promuove in modo repentino ed inesorabile Atene ed il suo debito. Fino a qualche giorno fa la Grecia era data per spacciata, senza speranza. Ed ora, con un colpo di bacchetta magica, ecco che risorge e le società di rating, che ci confermano per l’ennesima volta la loro politicizzazione ed inutilità, ci sorprendono, in particolre una, forse la più blasonata.
S&P ha rialzato il rating della Repubblica ellenica a B- da Selective default, con prospettive stabili, grazie al buon esito del buyback sul debito nazionale. Un buyback che ha permesso ad Atene di ricomprare un nominale di 30 miliardi di bond pagandolo appena 11 miliardi di Euro. La Grecia ha speso nei giorni scorsi 11 miliardi per riacquistarne più di una trentina del suo debito, un’operazione che ha cancellato praticamente19 miliardi con un colpo di spugna. O forse sarebbe meglio dire, fatti pagare alle tasche degli obbligazionisti.
E questo buyback permetterà l’arrivo della nuova tranche di aiuti della Troika.

Il buyback greco

Lungi da me poter dire che siamo usciti dal tunnel.
Ci mancherebbe, anzi.. occhio ai facili entusiasmi. L’unica cosa evidente è che Bruxelles farà di tutto per mantenere Atene nell’Unione Europea. Poi però, non dimentichiamo che la Grecia è un colabrodo totale.
Disoccupazione al 25%, PIL a -6.5% quest’anno e nel 2013 -4,5%.
Un governo che definire instabile è un eufemismo. Un debito PIL ed un deficit PIL da capogiro.
Una saga, una barzelletta, una telenovela. Non saprei nemmeno come definirla…

E di questo avviso è anche l’IIF, l’associazione che raggruppa le principali banche creditrici della Grecia, la quale lancia l’allarme su una prolungata recessione che rischia di far saltare il nuovo piano di salvataggio. Vale a dire che si mantiene un po’ di sano realismo e non ci si lascia prendere dai facili entusiasmi. Va bene un passo in avanti, ma arrivare addirittura ad un upgrade di SEI gradini, beh, questo è veramente troppo!
Ecco ora come è composto il pubblico che possiede i bond greci.
Inutile dirlo, guardate il grafico e capirete che tanto, alla fine, questo buyback ce lo accolliamo noi, vista la massiccia dose di bond greci in capo a quegli enti che noi stessi finanziamo.

STAY TUNED!

DT

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5 commenti Commenta
tommy271
Scritto il 19 Dicembre 2012 at 09:28

A fine anno mi tolgo qualche soddisfazione … perdonatemi :mrgreen:

Dream, vorrei farti però notare una postilla, nota a pochi … in realtà il buy-back apparentemente è stato pagato dalla Troika.
In realtà è stato pagato dalla Grecia acquistando gli EFSF (dati in concambio) con il liquido erogato all’interno della tranche (già prevista). Quindi nessun esborso extra da parte della UE.

Il peso per i contribuenti europei è rinviato verso l’autunno del 2013, dopo le elezioni tedesche.

Nel frattempo l’onere di finanziamento della Grecia è tra i più bassi dell’Eurozona.
Al limite, l’Italia paga un extra … visto che si rifinanzia a tassi più alti e … presta meno alla Grecia 😈

Consiglio, come sempre, di leggere meno report delle banche “anglofone”.

Scritto il 19 Dicembre 2012 at 10:36

Assolutamente corretto, ha pagato la Grecia ma indirettamente…di chi sono i soldi?

pecunia
Scritto il 19 Dicembre 2012 at 11:28

tommy271@finanza,

illuminante!… ❗

tommy271
Scritto il 19 Dicembre 2012 at 11:43

Dream Theater:
Assolutamente corretto, ha pagato la Grecia ma indirettamente…di chi sono i soldi?

I soldi – in ultima analisi – sono dei “soliti noti”, ma stavolta il bondholder si è rifatto.

Chi spingeva per l’OSI, anzichè verso il BB caldeggiato da Schaeuble (ed ha avuto ragione) era il FMI che mantiene la seniority sui prestiti … contrariamente a UE/BCE.
Quindi anche tra i “soliti noti” c’è sempre quello più “noto”.

tommy271
Scritto il 19 Dicembre 2012 at 13:25

19 December 2012 – ECB announces change in eligibility of debt instruments issued or guaranteed by the Greek government

Marketable debt instruments issued or fully guaranteed by the Hellenic Republic and fulfilling all other eligibility criteria shall again constitute eligible collateral for the purposes of Eurosystem credit operations, subject to special haircuts. This is the consequence of the decision of the Governing Council of the European Central Bank (ECB) to suspend the application of the minimum credit rating threshold in the collateral eligibility requirements for the purposes of the Eurosystem’s credit operations in the case of marketable debt instruments issued or guaranteed by the Greek government. This suspension will be maintained until further notice.
In this decision the Governing Council has taken into consideration the positive assessment by the European Commission, the ECB and the International Monetary Fund of the policy package for the first review under the Second Economic Adjustment Programme for Greece and the wide range of measures already implemented by the Greek government in the areas of fiscal consolidation, structural reforms, privatisation and financial sector stabilisation.
The suspension applies to all outstanding and new marketable debt instruments issued or guaranteed by the Greek government and will come into force with the relevant legal act on 
21 December 2012. The haircuts applied to these assets will be specified in the legal act.

European Central Bank

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