ARGENTINA: downgrading Fitch di 5 gradini, da B a CC. Rischio default più vicino.
Lo avevamo anticipato da tempo, e chi segue il blog era stato avvertito. Ed ecco che oggi arriva la tegola che aspettavamo.
Ovvero l’ammissione da parte della comunità internazionale delle palesi difficoltà dell’Argentina, anche in virtù della causa persa con gli hedge funds e conseguente mega indennizzo che dovrebbe essere riconosciuto pari a 1.3 miliardi di USD.
Mai dire default e soprattutto mai fare default. Fitch ha tagliato il rating dell’Argentina di cinque gradini da B a CC e ritiene «probabile» una sua, nuova insolvenza. Complice la condanna di Buenos Aires al pagamento di 1,3 miliardi di dollari ai fondi speculativi ancora detentori del suo debito. Sì perché le ristrutturazioni sono un affare terribilmente complicato che può durare anni e d’improvviso sfarinarsi nel nulla.
Fatto sta che il governo di Buenos Aires presenterà nelle prossime ore alla Corte d’Appello di New York un ricorso contro la risoluzione del giudice federale locale Thomas Griesa. Quest’ultimo ha disposto che l’Argentina depositi, entro il 15 dicembre prossimo, 1,3 miliardi di dollari, pretesi da alcuni fondi speculativi americani in possesso di tango-bond, tuttora in default.
Griesa ha stabilito che l’Argentina deve pagare anche i possessori di bond che non accettarono la ristrutturazione successiva al default del 2001. Se non lo farà non potrà pagare gli interessi ai detentori dei nuovi titoli ristrutturati. Si profilerebbe così un nuovo default tecnico da 24 miliardi di dollari sul debito emesso nei concambi del 2005 e del 2010. (…) Mandare a monte un’intera ristrutturazione del debito è assurdo per il caos che genererebbe. Ma soprattutto perché si penalizzerebbe un Paese che ha pagato. I detentori di tango bond, che a loro volta faranno ricorso contro la decisione del giudice Griesa, stanno riportando a casa una percentuale importante del loro capitale, compresa tra il 60% e l’85%, a seconda delle diverse adesioni alle offerte. Se l’Argentina, per assurdo, decidesse di accontentare chi ha tenuto duro per dieci anni e non ha mai accettato le ristrutturazioni, scatenerebbe l’ira della maggioranza di chi ha accettato. Insomma un inferno. (Source)
La situazione quindi si complica, e il CDS si impenna.
Riprendetevi i vecchi post sull’argomento Default Argentina, e capirete il motivo per cui l’alert era molto chiaro e che quindi quanto sta accadendo non è che la conseguenza logica di uno stato di insolvenza già ben evidente.
STAY TUNED!
DT
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NO, questa è la goccia che fa traboccare il vaso!
A gennaio l’italia ha pagato 2,5 miliardi $ una banca americana. Personalmente mi secca che la sentenza sia stata emessa a favore del classico fondo avvoltoio e non al gruppo italiano che non ha aderito allo scambio ( e questi italiani sono ancora tanti).
Ricordo male o qualcuno dello staff possedeva tango-bond ??
kry@finanza:
A gennaio l’italia ha pagato 2,5 miliardi $ una banca americana. Personalmente mi secca che la sentenza sia stata emessa a favore del classico fondo avvoltoio e non al gruppo italiano che non ha aderito allo scambio ( e questi italiani sono ancora tanti).
io sono tra quelli
Rischio default per un debito di solo 1 miliardo di euro???? Cioè l’equivalente del presunto gettito della TTF da noi? Ma che l’IMU non ce l’hanno? Che aumentino le accise sulla benzina!!! Altrimenti temporeggino ancora qualche mese che poi si libera un Prof da noi e glielo spediamo via DHL 😀