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DEBT CEILING: i tre scenari possibili e le conseguenze sui mercati finanziari

Scritto il alle 02:30 da Danilo DT

La vicenda sul DEBT CEILING, ovvero il tetto del debito USA che è causa di grandi discussioni politico economiche per l’economia più potente del mondo, sta tenendo banco su tutto il web.
Io non credo che gli americani siano tanto stupidi da non trovare un accordo che non vada a compromettere in modo così assurdo la situazione. Ma di questi tempi non mi sorprenderei più di nulla.
Cerchiamo però di capire cosa può succedere, mettendo sul piatto le varie che possono succedere, prendendo anche spunto da alcuni report letti nelle ultime ore:

IPOTESI 1: il tetto del debito viene aumentato, la Casa Bianca si inventa un piano fiscale credibile e in questo modo viene anche evitato il downgrade.

E’ lo scenario in assoluto migliore. In questo caso il Dollaro USA avrebbe spazio per riprendersi, in particolare contro le valute del G10 (perché sulle altre mantengo da sempre un giudizio bullish)

IPOTESI 2 : Il tetto del debito viene aumentato, ma non si trova un accordo per un piano fiscale credibile. Si raggiunge un compromesso di breve termine e nulla più.

In questo caso il downgrading dovrebbe (condizionale) essere cosa certa, in particolar modo da parte di S&P, mentre magari Moody’s e Fitch, ultimamente più moderate, potrebbero restare in stand by, almeno per il momento.
Il Dollaro Usa in questo caso potrebbe essere molto contrastato, con acquisti momentanei (per un discorso di avversione al rischio, una risposta “emotiva” di tipo tradizionale) ma anche timori. Ovvio, CHF e JPY che sarebbero sempre ben comprati. Ma in un secondo tempo, il Dollaro USA rischierebbe una nuova fase ribassista dettata soprattutto sul sentiment di medio periodo e sulla diminuzione dell’esposizione su scala globale verso la valuta USA (chissà che ne pensano cinesi e giapponesi che sono carichi di debito USA)

IPOTESI 3: è l’ipotesi più drammatica. Niente accordo sul tetto del debito, niente piano fiscale condiviso, niente piano di risanamento dei conti pubblici.

Sarebbe la soluzione più tragicomica. Gli USA andrebbero in probabile “selective default” e il downgrading sarebbe garantito.
E sul mercato? Beh…signori, ci sarebbe da vederne di tutti i colori! Credo si vada ad aprire una fase di enorme volatilità, dove ci sarebbe la continuazione della corsa al bene rifugio. Ma non solo, anche della valuta rifugio. E probabilmente ci sarebbe una tale corsa al “safe haven” che potrebbe addirittura succedere quello che in pochi prevedono, ovvero una forte rivalutazione del Dollaro USA.
Motivazione? Ricerca della sicurezza. E il Dollaro USA resterà ancora, come sempre è stato, un riferimento. Ma stiamo tranquilli. Ribadisco, non arriveremo mai a tanto. O per lo meno, non me lo auguro proprio.



ELUCUBRAZIONI

Come detto, IPOTESI 3 che scarterei d’ufficio.
Ipotesi 2 ahimè altamente probabile ed ipotesi 1 che resta quella che spero diventi realistica.
Restano dunque molto difficili da prevedere e molto complesse nell’evoluzione, le prese di posizioni non solo del mercato ma anche delle varie banche centrali a seguito di eventuali downgrade e, peggio ancora, in caso di default. Il rischio cè che si crei una fase di grande volatilità e di confusione sul mercato. Tutta questa volatilità comproterebbe per forza un aumento del rischio percepito e quindi lòa chiusura delle posizioni più rischiose, con vendite di quelle asset class più volatili: equity, commodity, bond non investment grade. Ovviamente oro sempre forte e valute rifugio che mantengono il trend.

Ma preferisco fermarmi qui. Oltre si andrebbe a fare quella che in gengo si chiama la fantafinanza… In giornata uscirà un altro post mooolto interessante sul debito USA…

STAY TUNED!

DT

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10 commenti Commenta
alfio200
Scritto il 29 Luglio 2011 at 08:14

Non credi che, tanto per cambiare, possa esserci anche una sorta di speculazione? Si ritarda volutamente da parte di alcuni l’accordo per far scendere il più possibile il dollaro, ci si riempie le tasche del medesimo e si trova l’accordo giusto per far risalire il biglietto verde in breve e a razzo?

Scommettiamo che l’accordo verrà trovato tra Sabato e Dpmenica a mercati chiusi?

Scritto il 29 Luglio 2011 at 08:18

alfio200@finanza,

Sono d’accordo, secondo me l’accordo arriva nel week end. Il braccio di ferro però non è secondo me legato alla diretta volontà di far scendere il dollaro USA. E’ un braccio di ferro politico innanzitutto. Speriamo nell’Ipotesi 1…

maurobs
Scritto il 29 Luglio 2011 at 08:35

Dream,vorrei pubblicamente ringraziarti per l’enorme e qualitativamente ottimo lavoro che svolgi anche a tarda notte per tutti noi,con sacrificio e dedizione che raramente si riscontrano.Grazie ancora e per chi ancora non lo ha fatto un appello:SOTTO CON LE DONAZIONI. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

alfio200
Scritto il 29 Luglio 2011 at 08:38

Debito Usa

Ohibò!?

Probabilmente si tratta di una mossa per stimolare i repubblicani all’accordo, però…

Websim – 29/07/2011 08:24:28

Obama si prepara al default. Il Tesoro Usa divulga il piano di emergenza: prima cesseranno i pagamenti delle pensioni e degli stipendi pubblici, priorità agli investitori che hanno titoli americani. (la Repubblica p 4)

hironibiki
Scritto il 29 Luglio 2011 at 11:38

[OFF TOPIC]
HO IL VOMITO:
“Governo incassa fiducia sul processo lungo ”
http://www.wallstreetitalia.com/article/1178525/governo-incassa-fiducia-sul-processo-lungo.aspx

Questa Italia sempre meglio 😐

andrea.mensa
Scritto il 29 Luglio 2011 at 11:45

carissimo DT, e tutti i competenti partecipanti ( mi manca un po’ l’ironia di Matta, ma vedrò di sopravvivere), io sono convinto che nel week end arriverà una soluzione che in effetti non risolverà nulla, rimandando il problema di qualche mese.
che la stabilità del dollaro sia in forse, lo leggo anche dal baltic dry index, ormai ancorato sotto quota 1500 in pianta stabile da molti mesi, indice del fatto che i commerci si svolgono alla giornata, col minor impiego possibile di valuta.
quando si guarda però al debito federale USA, si perde di vista la situazione interna, forse più pericolosa per il feeling che si potrebbe creare in futuro su dollaro e tbond.
il michigan ha chiuso i battenti, ed altri stati e municipalità sono alla canna del gas, ed ormai anche per loro una soluzione andrà trovata, pena il completo disfacimento della società americana.
io è quel debito, quello privato sempre più a rischio, e quello interno, che reputo più pericoloso ai fini di capire se ed eventualmente quando, il crash arriverà.
per il debito federale ci sono ancora troppi, in giro per il mondo, che hanno interesse a che il default sia evitato, ma per i debiti interni, chi interverrà vista la condizione della FED?

Scritto il 31 Luglio 2011 at 18:54

Compromesso praticamente raggiunto… ormai sembra fatta… 😛

Vincent Vega
Scritto il 31 Luglio 2011 at 21:58

Cloture vote on Reid plan fails, final vote 50 to 49 :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

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