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CRISI NON CONVENZIONALE

Scritto il alle 11:30 da Danilo DT

wall-steet-people.jpgHo ricevuto ieri un’email di uno dei tanti lettori del blog (che ringrazio e saluto), la quale recitava così:

Carissimo DT, (……) non capisco perchè ci si preoccupi così tanto di questa situazione. E’ una recessione! E come tante recessioni viste in passato, avremo modo di riprenderci e di ripartire alla grande. Quindi non credo di vedere nulla di nuovo in questo mercato. Non è che si fa del terrorismo ed a farlo sono proprio i pesci grossi che vogliono fregare il risparmiatore per l’ennesima volta?


 

Mix Esplosivo 

Risponderò a questo lettore pubblicamente, mettendo in chiaro alcuni concetti.
Innanzitutto riprenderei alcuni soliti “principi macroeconomici” di questo blog, e mi riferisco ai 4 pilastri critici (inerenti alla crisi) più volte descritti, che potrete approfondire o in uno dei post inerenti la crisi  oppure nel post dedicato .

* CRISI IMMOBILIARE
* CRISI FINANZIARIA
* CRISI ENERGETICA
* CRISI DEI CONSUMI

Se la prima e la seconda sono in pieno svolgimento, e al terza al momento ci sta dando un po’ di tregua (ma neanche troppo, visto il prezzo dei carburanti…) manca all’appello, o comunque non è ancora esplosa pienamente, la crisi dei consumi.

E sarà l’ultima conseguenza di un tremendo mix di recessione + crisi finanziaria + crisi industriale.

Proprio così, il problema è che questa crisi NON è come le altre e quindi non può essere catalogata come semplice “crisi recessiva”. E’ un mix complesso (GUARDATE QUI !) assolutamente esplosivo.

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Morale: non aspettiamoci una recessione “ordinaria” con un sistema finanziario così “stressato”.

Tanto per cominciare è almeno dal 1980 che non viviamo una situazione così di tensione per le banche. Inoltre è una crisi “globale” che ricadrà inevitabilmente in modo altrettanto “globale “sull’economia.
Inoltre una recessione “tradizionale” non è preceduta da una situazione di tensione delle banche. Per carità, di rallentamento, senza dubbio, ma non con tutti questi rischi di default e con i tassi interbancari così in tensione.
Quindi tutto quanto stiamo vivendo lo possiamo considerare “straordinario” e probabilmente unico.

E poi ci sono i consumi…

amex cdsLa conseguenza di questo gran “can can” che si fa sui mercati sarà inevitabilmente un rallentamento a livello produttivo e, ovvia conseguenza, una frenata dell’occupazione e quindi dei consumi.
E sarà a quel punto che, secondo me, troveremo il momento più buio in assoluto.
Una curiosità.
Tra i vari CDS che ultimamente monitori, mi è saltato agli occhi quello di una famosa società, l’American Express, la società che gestisce le famose carte di credito.
Guardate qui a fianco  l’andamento di questo CDS a 5 anni. Recentemente si è letteralmente impennato. Il settore bancario, certo , è in tensione e la cosa è giustificabile. Resta però chiaro il fatto che, nel momento in cui aumenteranno le insolvenze dei clienti, questo CDS sarà destinato ad alzarsi.. Oppure il mercato sta già subodorando il rischio di una possibile difficoltà futura dell’azienda?

Oggi il CDS di Amex è pari a 660…. Mica da ridere… Magari un segno del destino…

STAY TUNED!

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