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CONSIDERAZIONI SUL PETROLIO

Scritto il alle 10:45 da Danilo DT

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E’ scoppiata la bolla. Ormai il trend del petrolio ha le ore contate. Siamo ormai vicini ad un ribasso dell’oro nero.
Questo ed altro è quanto si legge sui giornali e su molti siti internet. ma sarà vero? Possiamo veraemnte dire la fine al super mega rally del petrolio?
E qual’è la responsabilità del dollaro USA in tutto questo scenario?
Su quest’argomento ci sarebbe moltissimo da dire. Io però partirei con un paio di considerazioni statistiche.


cl13.gifa) Tanto per cominciare, guardando puramente il grafico del WTI, non mi sembra di poter celebrare in modo definitivo la morte del petrolio. Se guardate un banalissimo grafico, come questo qui sotto, vedrete che la correzione dell’oro nero è decisamente coerente con il trend rialzista in corso. Si tratta, al momento, di una semplice correzione di mercato e niente più. Come dicevo in un post di qualche giorno fa, il cambiamento vero si vedrebbe in caso di violazione del canale rialzista e di quota 120 $/bar. Ma oggi mi sembra di essere ragionevolmente in un’area di tranquillità. Anzi, vi dirò di più. Se guardate il grafico, noterete che c’è sempre l’eccellente MM 21 che continua a fare egregiamente il suo lavoro di sostegno( notate la precisione!) e quindi. E questa è la prima considerazione, che va a favore della continuazione del trend del petrolio.

b) C’è stato un crollo delle scorte. E contemporaneamente un crollo degli shortisti “commercial” al COT. Il che significa qualcosa, o sbaglio?

c) Il rafforzamento del dollaro ha sicuramente inciso sul calo del WTI. Addirittura c’è chi dice che una rivalutazione del dollaro di un 10%, potrebbe portare una svalutazione del WTI pari anche al 40%. Su quali basi, non lo so… A volte la finanza è veramente una fucina incredibile di aria fritta

cl110yr.gifd) Passiamo ad un’altra considerazione statistica. E’ dato per assodato che la stagione estiva (luglio in particolar modo) ha sempre portato a dei nuovi massimi con successive forti correzioni anche del 40 % (ecco a cosa si riferiva prima l’analista citato!) e facendo un’analisi storica del grafico, tale dato è reale. Ma come sempre tutto questo non vuol dire nulla. Prendiamolo come sempre con beneficio d’inventario

nasdfut9404.gife) Altra considerazione statistica. Guardate il grafico proposto nel punto precedente. Ora confrontatelo con questo grafico, proposto qui a fianco. E’ il Nasdaq nel periodo 1994-2004. Immaginate per un attimo che questo grafico non sia il Nasdaq ma sia il petrolio. E fate finta che la linea rossa sia la data di oggi. Che dite, non sono MOLTO MOLTO simili? Praticamente il rally del Nasdaq nel periodo della bolla della New Economy è stato graficamente uguale al rally che stiamo vivendo sul petrolio. Certo, molti diranno che non possiamo mescolare fagioli con panna montata (anzi, se qualcuno vuole provare, poi mi faccia sapere cosa è venuto fuori…) però mettiamolo anche nel calderone.

f) E nel frattempo negli USA partono le indagini su un’eventuale manipolazione dei prezzi del petrolio sul mercato statunitense. Lo ha annunciato la nota agenzia CFTC in una nota, sottolineando che “la vasta indagine nazionale verte sulle pratiche riguardanti l’acquisizione, gli approvvigionamenti e la vendita di petrolio”. L’obiettivo è quello di determinare se ci siano state o meno eventuali manipolazioni dei prezzi sui mercati dell’energia. E io di questo sono assolutamente certo. Che sia un elemento a favore dei una violenta correzione?

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Come potete vedere, tutto è il contrario di tutto. Ci sono validi motivi (oltre a quelli ben noti elencati in questo POST) che spingerebbero addirittura a nuovi massimi, mentre ce ne sono altri che, invece, indicherebbero una chiara strada verso la correzione.

Cosa ne penso io? Beh, un parere me lo sono fatto. Già sapete cosa penso: il prezzo del petrolio è manipolato da mani forti (mettiamola così…). Questo perché mi sembra abbastanza chiara una cosa (e qui scatterà la contestazione…) Tutti dicono che il petrolio è quasi esaurito. Secondo me è una balla colossale. Molti indicano la data del 2020 come quella della fine delle scorte di greggio. Ma chissà come mai, se scatta la ricerca, si scoprono nuovi grandi giacimenti. La verità, molto probabilmente, è che di petrolio ce ne sia molto più di quanto ci vogliono far credere. Ma questa politica “drammatica” giustifica i prezzi sempre più alti. Ritengo che molto probabilmente lo scenario correttivo , anche violento, prenderà piede. Quando questo avverrà, però, non lo so. E visto il mercato com è impostato, evito di prendere posizione di qualsiasi strumento che abbia a che fare con il petrolio. Tanto poi, alla fine della fiera, lo fanno andare dove vogliono loro. E voi sapete a chi mi riferisco….

 

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Grazie e buona lettura!
DT

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