CINA e non solo: la nuova classifica delle economie globali

Scritto il alle 08:40 da Danilo DT

Un percorso che era già segnato e che questa slide creata con dati di FMI e Banca Mondiale certifica inequivocabilmente.
Innanzitutto è chiarissimo che in un futuro nemmeno troppo remoto, l’economia parlerà soprattutto cinese (2024!) ma non solo.

Se la Cina sarà il TOP globale, con gli USA declassati al secondo posto, sorprende l’impatto di due grandi new entry. In primis l’India, un colosso da 1.4 miliardi di abitanti che sale direttamente sul gradino più basso del podio, e poi quello che non ti aspetti. Indonesia, che avrà un ruolo tutt’altro che di secondo piano.
Per farla breve, quindi, i primi 5 paesi saranno asiatici, con gli USA a contrastare il dominio del Far East.
E l’Europa? Sempre più insignificante (si fa per dire) con un paese che praticamente si eclissa, passando dal 5° posto del 1992 al “non pervenuto” del 2024. Ma l’Italia è in ottima compagnia. Guardate il colosso teutonico, che passa dal terzo al settimo posto.

Cina: the future in now!

Già ne ho parlato in passato, ma sembra proprio che il futuro avrà gli occhi a mandorla. Malgrado il Covid-19, la fase di debolezza economica, e tutti i problemi strutturali che ancora assillano il colosso asiatico, nessuno può negare che questo paese è tornato ad investire massicciamente (mentre MOLTI altri si stanno ancora leccando le ferite). Se parliamo di infrastrutture, è ovvio ragionare anche in ambito demografico. 1.5 miliardi di persone, dove il 10% della popolazione ha più di 65 anni, e il dato e destinato ad aumentare al 20% nei prossimi due decenni. Più urbanizzazione, più spesa sanitaria, più servizi, più salute. E poi un paese che cresce con il bisogno sempre più forte di ENERGIA: ma con un percorso difficile che porterà al bisogno di energia pulita e rinnovabile.

Le tematiche da discutere sono tantissime, molte anche un po’ difficili da descrivere visto che Pechino pecca ancora di trasparenza sotto diversi aspetti.
Ma un latro dato mi sembra più che chiaro.
Il colosso cinese non solo ha le spalle larghe, ma addirittura si è tenuto i colpi in canna per la debolezza che potrebbe arrivare in futuro (occasione per erodere ulteriori quote di mercato alla concorrenza).
Se gli stimoli fiscali per il 2020 sono previsto per un 12-14% del PIL (ricordiamo la straordinaria resilienza delle aziende cinesi alla crisi), cosa dire della PBoC?

China Monetary policy

Tanto per cominciare, quanti paesi possono permettersi un grafico del PIL 2020 così strutturato? Inoltre. È evidente che la PBoC, oltre alla leva dei tassi di interesse (che non sono ancora a ZERO come in Europa e USA), può ancora “giocare” sulle riserve delle banche commerciali oltre che sul bilancio della stessa PBoC. A proposito di PBoC potete notare come il grafico dimostri un appiattimento del suo bilancio.

Mentre le varie BCE, FED, BOJ ecc non hanno fatto altro che far lievitare i propri bilanci con stimoli economici senza precedenti, la PBoC invece non è intervenuta con un QE massivo come gli altri. La linea viola lo dimostra chiaramente. E quando gli altri non sapranno più a che santo votarsi, la PBoC potrà fare appello alle risorse alternative. Tutto questo però non deve solo essere visto in ottica cinese ma asiatica, perché l’impatto economico della crescita cinese avrà ripercussioni su tutta l’area. Ecco quindi giustificata la classifica presentata in apertura.

Capitolo ITALIA

Come avrete capito, preferisco non pronunciarmi sull’argomento, è evidente che usciremo dal ranking delle nazioni TOP. E il nostro PIL (che ci siamo persi per strada negli anni e anche con la crisi Covid-19) se lo prenderanno altri, probabilmente con gli occhi a mandorla…

STAY TUNED!

Danilo DT

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8 commenti Commenta
pistarr
Scritto il 16 Luglio 2020 at 11:59

” Mentre le varie BCE, FED, BOJ ecc non hanno fatto altro che far lievitare i propri bilanci con stimoli economici senza precedenti, la PBoC invece non è intervenuta con un QE massivo come gli altri. La linea viola lo dimostra chiaramente. E quando gli altri non sapranno più a che santo votarsi, la PBoC potrà fare appello alle risorse alternative ”

Quanto hai scritto sopra è la giusta risposta alla tua stupida (l’hai detto tu) domanda del tuo post precedente e cioè,,,,,” Visto che era così facile far volare borse e mercati con una doccia di liquidità, per il benessere comune, perché non è stato fatto prima in modo così massiccio? ”

Evidentemente se sono intervenute in modo così massiccio lo hanno fatto “Obtorto collo” , e finchè se lo sono potute permettere non lo hanno fatto, anche perchè come dicevo prima con un 2019 + 50 giorni di calendario del 2020 di borse al galoppo non c’era la necessità
Penso che le munizioni che hanno sparato se le sarebbero tenute di riserva volentieri come ha fatto la PBoC

Lukas
Scritto il 16 Luglio 2020 at 15:13

E con Cina, India ed Indonesia, che insieme fanno circa la metà della popolazione mondiale, in crescita economica tumultuosa…..c’è tanta gente che prefigura da anni il crollo delle borse…..una contraddizione alquanto evidente, ormai senza giustificazione alcuna. Qualcuno non ha ancora capito che la perdita di domanda che si registra, per esempio in Italia, viene più che compensata dall’incremento che si registra in una SOLA PROVINCIA DELLA CINA o DELL’INDIA.

bat
Scritto il 16 Luglio 2020 at 20:21

Lukas,

Sono d’accordo con te che a livello economico, l’incremento di popolazione diventati “consumatori alla occidentale” ha aperto, sta aprendo e aprirà “autostrade della seta” e che quindi è prevedibile un incremento fatturati, utili e, conseguentemente, valori azionari. Bisogna però ammettere che un cataclisma economico come quello avvenuto a causa del COVID, avrebbe avuto conseguenze molto più marcate e allungate nel tempo se non ci fossero stati gli interventi esterni, a dir poco eccezionali, delle varie BC e dei relativi governi.
Inoltre, come spesso ci ricorda Danilo con grafici e notizie, ci sono molti aspetti (finanziari, sociali, internazionali, ecc.) che non sempre lasciano presagire un futuro economico/finanziario roseo così scontato…

Lukas
Scritto il 16 Luglio 2020 at 20:42

bat@finanza,

Caro bat tu parli al futuro…ossia dici che è prevedibile un incremento di fatturati , utili e valori azionari…..in realtà converrai con me che ciò è in gran parte già avvenuto nell’ultimo decennio, altrimenti a cosa credi sarebbe dovuto questo che è ormai il più grande bull market della storia dei mercati azionari ? In molti, che definirei i “sovranisti della finanza “, con una visione ancora autarchica del mondo, hanno negato per anni l’evidenza dei fatti…. ben mostrata dalla chart di questo post.

pistarr
Scritto il 16 Luglio 2020 at 21:24

Lukas,

Caro Lukas, tu invece parli al passato…. ” …..in realtà converrai con me che ciò è in gran parte già AVVENUTO nell’ultimo decennio ”

Perciò, affinchè il grande bull market, che scommetti continuerà come rialzo secolare, avrà bisogno che quello avvenuto nel decennio scorso si ripeta nella stessa maniera ed intensità, anzi ancora di più perchè stavolta c’è anche da spazzare via gli enormi danni causati dal Covid-19

Ci sarà sicuramente una ripresa ma essa dovrà essere gioco-forza molto graduale, sicuramente meno roboante di quanto i mercati la abbiano anticipata negli ultimi 3 mesi e mezzo
Dalla crisi del 2008 lo SP500 si è QUINTUPLICATO mentre il NASDAQ si è più che DECUPLICATO perciò converrai che di strada ne è stata fatta parecchia e lo confermi tu stesso quando affermi che ” ciò è in gran parte già avvenuto nell’ultimo decennio”

Lukas
Scritto il 17 Luglio 2020 at 11:54

Lukas,

Bat tu li definisci interventi esterni, quelli operati dai governi e dalle banche centrali………..io non credo possano definirsi tali… essendo i principali regolatori del sistema economico.
il titolo di ESTERNI, ed inconcludenti don chishotte, andrebbe invece attributo a tutti coloro che da oltre un decennio nè contestano senza ragioni l’operato.
Le Banche Centrali il loro mestiere l’hanno fatto bene, combattendo con strumenti nuovi ed innovativi, il terribile mostro della deflazione, tuttora incombente.

Lukas
Scritto il 17 Luglio 2020 at 12:04

pistarr@finanza,
Ti faccio cortesemente notare che l’S&P 500 stava a 1500 punti già nell’anno 2000………oggi dopo 20 anni stà a 3000 punti. Ciò significa che negli ultimi 20 anni l’indice ha avuto un’incremento medio annuo del 5 %, …….inferiore alla sua media storica. Da dove la deduci tu questa bolla ?.

pistarr
Scritto il 17 Luglio 2020 at 23:56

Lukas,

Io non ho mai parlato di bolla, ho detto solo che il mercato è salito troppo, ma soprattutto troppo in fretta, se vai a leggere le mie ultime critiche a Danilo che da tempo ha una visione opposta alla tua da tempo lunghissimo … te ne convincerai anche tu…. (in queste mie recenti critiche davo a Cesare quel che è di Cesare, nello specifico caso tu)

Inoltre ti faccio cortesemente notare che si, nel 2000 lo SP 500 stava a 1500 ma è crollato a 769 nell’ottobre 2002 (causa dello scoppio bolla Dot.Com e dopo essere ritornato a 1576 nell’ottobre 2007 è ri-crollato a 667 esattamente un anno dopo su caso Lehman e SubPrime

quindi il valore di 1500 non era “fair” nel 2000 perchè sennò il mercato non lo avrebbe fortemente purgato, facendolo crollare del 50% in due anni, e converrai che la bolla Dot Com ci sia stata
Idem per il rialzo che ha toccato i massimi nel ottobre 2007 causa il folle comportamento dei caso Sub Prime & Lehman.. infatti in meno di un anno Ottobre 2008 l’indice collassò a 667

La differenza fra noi è dovuta al fatto che io uso il dato 667 e cioè quando il mercato ha fatto pulizia di tutto il “malus” precedente, (ed era un Malus INCONTROVERTIBILE ed INNEGABILE) trovandosi cosi “sano” per poter poi esprimere il ciclo di rialzo ultradecennale
che di recente abbiamo visto

Concludendo NON CI PENSO NEMMENO, (estrapolando i 2 casi sopra descritti) a dire che ci sia una probabilità che il mercato collassi del 50% e quindi ribadisco di non pensare a nessuna bolla ( al massimo c’è su qualche singolo titolo, un Nome?? TESLA)

Però penso che il mercato sia carissimo e se dovessi pensare ad uno storno non andrei oltre un fisiologico e salutare 10% , esagerando il 15%

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