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BTP: nel mirino della speculazione. Ma non solo!
Gli acquisti mensili del QE Europeo della BCE (PSPP) non sono sufficienti a sorreggere le quotazioni. Anche perché forse non sapete alcuni dettagli che poi fanno la differenza.
Oramai l’attenzione di tutti, media, risparmiatori, investitori, economisti e presunti tali, si è spostata sulla Crisi Italia e sul potenziale Italexit che oltre oceano è stata ribattezzata Itexit.
Piano, come sempre si sta esagerando. E’ chiaro che l’Italia non ha nessuna intenzione di uscire dall’Euro. Ma una notizia così forte, diventa populismo e fa vendere i giornali. La stessa alleanza gialloverde ha più volte ribadito che non è questo l’obiettivo. Ma si sa, tutto fa brodo, tutto fa notizia e tutto ovviamente fa SPECULAZIONE.
Ne sanno qualcosa i nostri BTP che sono stati massacrati in queste giornate di crisi politica, tanto che addirittura oggi pomeriggio la nota casa d’affari JPMorga se n’è uscita con una nota.
JPMORGAN ASSET MANAGEMENT SEES “DISCONNECT” BETWEEN ITALIAN BOND YIELDS AND ECONOMIC FUNDAMENTALS; SEEKS OPPORTUNITY TO BUY
Notizia pilotata ad arte? Molto probabile. Intanto però nella giornata di ieri il BTP è stato di nuovo protagonista. Il decennale è tornato al 3% di rendimento, l’asta del BOT prima e del BTP poi ha fotografato lo stato di difficoltà nel mercato domestico italiano.
Storie già viste e forse già scritte. Non occorre nemmeno andare troppo indietro nel tempo.
Ricordate il 2012? Allora erano presi di mira dalla speculazioni il debito di Portogallo e Grecia. Ma si trattava di “pesci piccoli”, qui invece abbiamo a che fare con lo stato nr.3 a livello dimensionale della UE, con un debito pubblico ben oltre i 2 mila miliardi che rappresenta oltre il 130% del PIL. Si, certo, sarebbe tecnicamente un default, come per molti altri stati. Ma la storia insegna (Giappone in primis) che il debito si può gestire (forse non per sempre) e quindi anche questi pesanti indicatori non devono essere per forza motivo di panico. Anche perché non più tardi di un mese fa, questi indici erano già ben noti al mercato.
E quindi che è cambiato? Beh è ovvio, le prospettive future condite con una dose enorme di speculazione. Perché è lei che comanda le danze e mette tutto sotto pressione. Una pressione che ieri è venuta meno (giornata di rimbalzo tecnico) ma è solo una delle tante puntate che fanno parte di questa nuova grande finction.
Cosa potrebbe darci ulteriore fiato? Notizie, parole dette da qualcuno “che conta” che tranquillizzano il mercato e costringono la speculazione ad alzare il piede dall’accelleratore. Draghi, forse, con un suo nuovo “whatever it takes” sarebbe poco credibile questa volta. Inoltre è giusto sottolineare una cosa importante che vi spiega le dimensioni del mercato.
La struttura e la cronologia del QE Europeo
Se la BCE rappresenta il più importante compratore di BTP sul mercato, occorre però dire che non è l’unico, in quanto se guardiamo i volumi scambiati giornalmente (in questi giorni ovviamente sono molto maggiori), la cifra che mensilmente compra la BCE (circa 4 miliardi di Euro) non sono nemmeno pari ai volumi che vengono trattati sui BTP in un solo giorno (circa 5 miliardi di Euro) .
BTP: volumi giornalieri medi
PSPP: gli acquisti mensili di BTP da parte della BCE nel programma di QE
Quindi capite che la BCE non ha la forze per difendere nell’effettivo l’incolumità del debito pubblico italiano. Ma potrebbe con una sapiente forward guidance, dare una mano al mercato, magari anche bluffando, ma regalando un po’ di tranquillità. Cosa che ovviamente la BCE oggi non fa vista la totale incertezza politica (perderebbe totalmente la sua credibilità).
Quindi ci occorre aspettare che succeda qualcosa che possa tranquillizzare il mercato e non scatenare il panico. E poi il sistema, ne sono convinto, farà la sua parte a sostegno del mercato. Ma prima bisogna trovare una base su cui appoggiarsi. E questa base può solo venire dal buon senso di quelli che stanno a Roma.
STAY TUNED!
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la realta’ e’ che e’ esattamente l’opposto di quanto tu pensi,del resto ti informi sui media nazionali e probabilmente sei anche pidino,CREDIMI SEI UN AUTENTICO IDIOTA IN QUESTO MERDOSO PAESE CE NE SONO TANTI COME TE ALTRIMENTI NON SAREMMO IN QUESTE CONDIZIONI MA IGNORANTE COME TE FORSE NEMMENO RENZI E PADOAN,peraltro credo sia u po quello che pensano chiunque ti legga.
kociss01@finanza,
DICAMO CHE IN PRIMA BATTUTA l?idiota SEI SU E SOLO TU….ALTRO NON AGGIUNGO STUDIA E INFORMATI SE NO TELO METTERANNO SEMPRE NEL BACK-SIDE (HO TRADOTTO IN INGLESE COSI’ PER NON ESSERE SCURRILE
Kociss credimi dimenticati di tutto quello che hai imparato in questi anni (gia’ il solo fatto che citi fubini del magnifico corriere ti rende piu’ disinformato di un bambino in 2° elementare) e reinizia da capo,altrimenti morirai senza aver minimamente capito chi ti ha preso per il culo in una vita intera,se vuoi ripartiamo dalle basi in quanto non hai nemmeno quelle ,sei il classico pollo da allevamento targato IT,gente di cui il sistema ha bisogno per continuare ad esistere,grazie al cielo molti polli stanno capendo e forse vedremo qualche cambiamento
ciao
kociss01@finanza,
non mi pare sia molto utile darsi dell’idiota l’un con l’altro, l’utile è capire come si muovono gli investitori, incluso ovviamente speculativi, che hanno una massa critica sui mercati, che è il tono dell’articolo di Danilo, il che può essere utile per decidere come tutelare i propri risparmi o investimenti. Le opinioni politiche, e ognuno ha le sue, sono un altro film.alla speculazione non gliene frega una beata cippa, penso, delle problematiche politiche, sociali o quant’altro, del paese pinco pallino, ma solo di realizzare plusvalenze.
ma hai letto cosa scrive ? questo e’ uno di quelli che probabilmente crede ancora all’austerita’ espansiva , pensa che monti abbia salvato l’italia e che il debito pubblico,equiparandolo a quello di un privato che deve soldi che so’ al salumiere,sia ad esse assimilabile e la veemenza con cui lo afferma…. ma dai basta con sta gente
perplessa@finanza,
si, ma mi pare tempo perso stare a commentare in questi termini come già detto, mentre abbiamo sempre una spada di damocle appesa sopra la testa, meglio concentrarsi a ipotizzare quello che potrebbe succedere e basta, in modo da orientarsi per proteggersi, se possibile, se uno non lo vuole fare perchè pensa di essere stato salvato peggio per lui
apprendista@finanza,
chi continua a blaterare senza capirci una hacca di economia potrebbe intanto leggersi questo:
https://www.democratica.com/focus/uscire-euro-conseguenze/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=nl36-30052018
ATTENTAMENTE QUESTO CAPOVERSO:
Per capire meglio useremo le parole scritte sul Corriere da Federico Fubini: “E’ stata mandata in pezzi, solo in Italia e solo ad opera di italiani, la garanzia fondamentale che aveva tenuto insieme il sistema per sei anni: il whatever it takes, la certezza creata dalla Banca centrale europea di Mario Draghi che l’euro è irrevocabile. Che c’è oggi, ci sarà domani, non si tocca e non si toccherà”.