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Banche nel mirino: solo sulla carta

Scritto il alle 13:20 da Danilo DT

Non voglio fare la figura del santone veggente, ma quanto sta accadendo sul settore bancario era già previsto da settimane.

La vicenda Goldman Sachs non era isolata ed era chiaro il fatto che alla fine avrebbe colpito anche altre banche. Rileggete questo post  e rinfrescatevi la memoria. JpMorgan Chase, Merrill Lynch (oggi in Bank of America), Citigroup, Deutsche Bank e Ubs tanto per cominciare. Ma non solo.

La cosa però “curiosa” (si fa per dire in quanto sappiamo benissimo come funziona il sistema) è che la borsa se ne frega. Sia della crisi della Grecia e sia della vicenda Goldman Sachs & Co.
In altri momenti storici ci sarebbero i presupposti per un tonfo epico dei mercato , ed invece no. Tutto va avanti liscio come l’olio (più o meno) o per meglio dire, il mercato non sca scontando assolutamente i rischi ed i pericoli presenti

Trovo a questo proposito particolarmente interessante il comportamento del Bank Index. Un indice in perenne lotta con se stesso. Da una parte i buoni dati delle trimestrali delle banche USA, con la consapevolezza però che gli utili sono fatti solo con la finanza straordinaria (la possiamo ancora definire una partita di bilancio aleatoria?) e dall’altra il rischio di un nuovo impeachment che potrebbe teoricamente portare a radicali cambiamenti. Non solo per colpa di multe e punizioni più o meno gravi, ma soprattutto per le modifiche che potrebbero essere messe al sistema dei derivati che andrebbero a fare ordine da una parte, e a mettere il guinzaglio a certi tipi di operazioni speculative dall’altra.
Tranquilli, tutto come previsto purtroppo… Il Senato Usa ha rigettato la proposta di Obama…

Barack Obama si è detto “profondamente deluso” dall’opposizione repubblicana che ha bloccato l’avvio dei lavori sulla riforma di Wall Street, impedendo il dibattito in seduta plenaria.
La legge di riforma del sistema finanziario americano ha così fallito il primo importante test al Senato. Nel voto procedurale per decidere se terminare il dibattito sulla riforma, i democratici hanno avuto una maggioranza di 57 voti contro 41 contrari. Ne sarebbero serviti 60, ma i 41 repubblicani al Senato hanno votato compattamente contro. (
fonte: Sole)

Avevate dubbi? A parole tutti fenomeni, ma poi quando si deve passare a i fatti si ha la sensazione che nulla cambierà perché ci sono troppi interessi economi e politici.
Evviva il sistema.
Che ci porterà all’autodistruzione.

 

Grafico Bank Index

La tendenza è chiara. La media mobile a 21 giorni accompagna il trend. Il supporto dinamico regge. Benvenuti nel paese dei balocchi…

STAY TUNED!

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