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BORSE IN INVERSIONE MA NON IN CROLLO
Scritto il 26 Maggio 2008 alle 10:12 da
Buongiorno a tutti ! Sono mancato un paio di giorni e vedo che non avete fatto nulla per sostenere il mercato! Scherzi a parte, rientrando venerdì sera ho buttato un occhio all’andamento dei mercati finanziari, cosa che avevo già fatto in modo molto “leggero” ma che ho voluto approfondire (per la gioia di mia moglie…. Hehehe).
Facciamo un attimo un balzo a qualche giorno fa. Ritorno a parlare di quel famoso post che descrive il mio “Central Scenario” per l’indice benchmark mondiale, lo S&P 500.
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Chiuso l’ “a-b-c”
Scrivevo in qual post della formazione della famosa a-b-c che sarebbe dovuta terminare in area 1450, in corrispondenza del 61.8%. Ma scrivevo qualche giorno dopo che, visto l’esiguo spazio di margine, era saggio fare molta attenzione,vista anche l’inversione dell’oro. E difatti la MM 200 ha fatto “effetto barriera” e non ha permesso all’indice di superare quota 1426, che per incanto è diventata la famosa “c” che stavamo aspettando. E ora?
E ora si scende. Il MACD ha invertito, l’RSI va sotto ai 50 punti. Parte quindi la correzione. Ma non è finita…
Guardate dove va a parare l’indice: un altro importante livello, ovvero la trendline viola ribassista (potenziale supporto di breve) e il livello di 38.2%.
Non escludo quindi pull back che porterebbero però rimbalzi momentanei.
Lo scenario non è quindi idilliaco per l’equity, la strada si fa dura… E ora che succederà?
In molti ipotizzano il ritorno ai minimi precedenti, o meglio ancora, la rottura degli stessi. Io sono anche negativo però, come dicevo la settimana scorsa, qualcosa non mi convince.
Mercato dopato
Mi spiego meglio: qualche giorno fa, parlando con un lettore, ho detto un’assurdità che però nasconde una triste verità: se fosse possibile fare l’antidoping al mercato…
Questa affermazione, seppur strana, ha un significato. Personalmente mi sto convincendo che difficilmente si farà crollare il mercato in un clima di elezioni USA. SI farà il possibile per traghettare le borse in modo più o meno tranquillo al 2009, con iniezioni vere o presunte di fiducia e stimoli vari indirizzati al motore della crescita USA, ovvero i milioni di Mr. Smith sparsi per il territorio yankee. Ma poi, finito il sostegno pre-presidenziale, il mercato dovrà fare i conti con la realtà delle cose.
Fate attenzione: questa è una mia presunzione. E nulla più. Come sempre sarà il mercato a dirci la sua…
STAY TUNED!
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Grazie e buona lettura!
DT
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