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BOLLA che diventerà IPERBOLLA ma con tasso inflazione sotto controllo?
Secondo me potrebbe diventare la tematica “core” del 2021. La politica fiscale, si sa, sosterrà l’economia in modo importante, le banche centrali fermeranno i loro stimoli ma non gli acquisti dei titoli che scadono in portafoglio.
Ma tornando alla politica fiscale, fino a dove si può spingere? Teoricamente all’infinito, finchè le condizioni lo permettono. il Congressional Budget Office (CBO) ha fatto una stima per gli USA. E credetemi, la dice lunga su dove potremmo andare a parare.
(…) Under current law, federal debt held by the public will have grown from over 79 percent of Gross Domestic Product (GDP) in 2019 to over 102 percent of GDP in 2021. From there, CBO expects debt to grow steadily to over 107 percent of GDP by 2031, 145 percent of GDP by 2041, and 202 percent of GDP by 2051. In nominal dollars, debt will grow from $16.8 trillion at the end of 2019 to $133 trillion by the end of 2051. (…) [Source]
Questo grafico DEVE farvi capire una cosa: se pensate di vivere una bolla, sappiate che può ancora succedere di tutto, quantomeno nei libri della teoria. E se così sarà, immaginatevi questo secondo grafico dove va a finire…
La massa monetaria M2 è ovviamente decollata ma la velocità di circolazione della moneta resta decisamente bassa. E quindi, in queste condizioni possiamo parlare di INFLAZIONE? Sembra proprio che, da questo grafico, di inflazione non se ne parli proprio.
Ed eccoci quindi a quello che sarà per me l’argomento CORE per il 2021.
TASSO INFLAZIONE: sarà un pericolo?
Cronaca degli ultimi giorni: il Tbond americano a 10 anni che è stato recentemente oggetto di vendite anomale che hanno fatto risalire il rendimento dall’1,15% di venerdì scorso all’attuale 1,30%. Cosa è successo? La risposta è nota: le aspettative di inflazione. I motivi li ho scritti in apertura di post.
La domanda è d’obbligo: ma è veramente cosi? Lasciamo parlare le statistiche: qui di seguito tre grafici che vi ho creato: inflazione in tutte le salse.
I grafici non ve li commento, perchè parlano da soli. Inflazione al momento non se ne vede, o meglio, è normale una mini ripartenza dopo aver toccato i minimi. Ma parlare di inflazione galoppante ce ne vuole. Perchè il pericolo è l’iper inflazione e non un semplice e controllato aumento del tasso inflazione in un contesto di reflazione.
Torniamo ad oggi. Il timore dell’inflazione è una cosa normale quando si è ad inizio ciclo. Ed è quindi normale avere una reazione anche dei tassi di interesse. E ovviamente il problema potrebbe diventare MOLTO pesante se i tassi cominciassero a salire. Ma attenzione, già ve l’ho fatto vedere in QUESTO POST: è netta la divergenza tra aspettative di inflazione e tassi di interesse. Ma guardate questo ultimo grafico: aspettative e tasso inflazione oggi.
Per assurdo, se guardiamo l’Euro Area, addirittura le aspettative di inflazione, oggi sono minori dell’attuale CPI. Negli USA solo il 5y5y è superiore al CPI. E allora, di cosa stiamo parlando? Parliamo di timori che forse sono infondati. Ma attenzione, non dimentichiamo MAI che stiamo vivendo un esperimento di politica monetaria e fiscale senza precedenti, e il rischio che qualcosa faccia deragliare il sistema, non si può mai escludere nulla. Intanto però, per ora, calma nel gridare “al lupo inflattivo, al lupo inflattivo”.
STAY TUNED!
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La seconda economia del globo con vocazione all’ esportazione ci dice che ….
https://it.tradingeconomics.com/china/inflation-cpi
…….. ogni tanto penso a quello che si verificò in Giappone negli anni ’80…….
scusate una domanda forse ingenua:
la proiezione del CBO “”il Congressional Budget Office (CBO) ha fatto una stima per gli USA. E credetemi, la dice lunga su dove potremmo andare a parare.”” che prevede un debito del 202% del pil nel 2051 e’ una ipotesi di lavoro se le cose dovessero andare sempre male da qui al 2050?? senza ipotizzare interventi della FED o del governo per invertire il trend?? immagino che a nessuno a Washington andrebbe bene una situazione del genere o NO?
Gli USA sono già al 130% e se si includono i debiti degli stati federalì e locali sono a 146% …. senza contare il debito privato soprattutto quello studentesco …… che ha permesso al pil di crescere
Articolo interessante.
Grazie