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BCE: TAGLIO PREVISTO E SCENARIO TASSI
Taglio tassi: tutto è andato come previsto .
La BCE ha tagliato il tasso di riferimento di 50 BP (0.50%), portandolo al 3.25%, a seguito del taglio americano di qualche giorno fa, a seguito del talio della Banca Centrale Svizzera di oggi e a seguito della mazzata clamorosa sui tassi Inglesi.
Si, perché la BoE ha portato i tassi dal 4.5% al 3%, ovvero 150 bp sotto.
Come mai viste. E state pur certi che se la BoE (Bank of England) taglia dell’1.5% è perché c’è qualcosa di grosso che non va.
Come nella migliore tradizione, c’è sicuramente qualcuno che ha scritto sui giornali che usciranno domani, frasi del tipo “Borse in discesa a causa di un taglio minore delle attese”.
Ma per favore. Non è certo un taglio dei tassi che può smuovere i mercati in questo momento, sia perché gli effetti reali del taglio non sarebbero comunque immediati, sia perché le problematiche, di cui tante volte ho parlato, non si risolvono certo con un abbassamento del costo di denaro. Ma questo a volte i giornalisti se lo scordano.
Per la cronaca, vorrei ricordare che solo nel lontano 1954 ci si è trovati in Gran Bretagna don il tasso ufficiale al 3%. Immaginatevi, dunque, il motivo di questa decisione della Banca Centrale della Regina.
Ma torniamo rapidamente a parlare del taglio della BCE, e soprattutto soffermiamoci per un attimo ad analizzare le motivazioni (e le balle ) che ci racconta Trichet.
I motivi che giustificano il taglio
Metterei in testa i motivi più banali:
a) adeguarsi ai taglio dei tassi Made in USA, UK e CH.b) cercare di dare un sostegno ai mercati finanziari e soprattutto al mercato del credito
Oltre a questi due ovvi motivi, legati a dinamiche globali, ci sono anche motivazioni più serie, di cui ho già parlato molte volte in passato:
1) Grazie al rallentamento delle materie prime, l’inflazione figura apparentemente sotto controllo e quindi permette un’operatività un po’ più aggressiva ed espansiva della BCE.2) Dovrebbe scemare la pressione dei salari, altro elemento potenzialmente inflattivo e quindi pericoloso per l’operatività sui tassi
Certo è che fino a qualche mese fa la BCE non parlava assolutamente di tagli, ma poi ha tagliato prima di 50 bp e poi di altri 50 bp oggi. Certo, lo scenario è cambiato ma la cosa mi puzza comunque di manovra politica e concertata globalmente, piuttosto che vera e propria farina del sacco di Trichet.
Euribor in discesa
Intanto l’Euribor cerca di adeguarsi al taglio e scende, quello a 3 mesi, arrivando al 4.59%, ma rappresenta pur sempre un differenziale dal tasso BCE di ben 134 basis points, ovvero 1.34%. Ovviamente il mercato non si fida ancora le tensione sull’interbancario continua ad essere presente, anche se in misura decisamente minore rispetto a qualche settimana fa.
Differenziale con gli USA scende
Il differenziale con il tasso FED, autoamticamenet, scende, passando da 275 bp a 225 bp. Questa misura dovrebbe favorire nel breve periodo il dollaro che guarda caso si è rafforzato. E guarda caso, mantenendo le correlazioni descritte qualche giorno fa, le borse hanno corretto.
Magia? Follia?
Mettetela come volete. Io ormai credo solo più in quello che vedo.
STAY TUNED!
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