Non è un semplice taglio dei tassi

Scritto il alle 12:12 da Danilo DT

Fino a qualche giorno fa, tutto davano per scontato un ribasso dei tassi nella riunione della FOMC di stasera. Invece, guarda un po’, Ben & Co. Iniziano a sentire aleggiare lo spettro di quel brutto mostro di cui ho parlato una miriade di volte. Non parlo di Halloween, non si tratta di una strega o di uno spiritello birbante, bensì di una cosa molto più seria e grave, soprattutto se inserita in un contesto macroeconomico come quello attuale, pieno di incertezze e di debolezze. Il problema è il rischio di un aumento della pressione inflazionistica.

Il mercato sconta sempre un taglio di 25 bp, però…

In realtà, facendo un’attenta analisi, mi risulta che alla fine della fiera, non è assolutamente vero che il consensus è cambiato. I giornali hanno forse enfatizzato troppo il timore di un evento che, potrebbe avere effetti di breve abbastanza negativi sui mercati, che rimarrebbero delusi dal mancato taglio. Il consensus è al momento a favore di un taglio di 0.25% (73%), mentre sono diminuiti coloro che sperano in un taglio di 50 bp.
Il momento è delicato perché di recente si è assistito ad un declino di numerose variabili macroeconomiche il quale farebbe propendere per uno slow-down molto più marcato e netto di quanto non si pensasse in precedenza, includendo anche il rischio recessione, termine che il mercato continua a voler rifiutare a priori ma che in passato io non ho mai scartato e che anzi ho sempre tenuto ben presente. Il taglio dei tassi potrebbe, secondo quanto avvenuto anche in passato, far salire nel breve le borse. Ma sarà fondamentale sentire cosa avrà da dirci il buon Ben in materia di ciclo macro e di prospettive sia di crescita economica e sia di inflazione. Senza poi dimenticare il problema del “residential-housing”, ovvero il prezzo delle abitazioni residenziali, crollate (come previsto) in modo verticale (mi riferisco ai prezzi…) e che, con effetto domino, si sta trascinando dietro tutti gli altri indici. VEdiamo se prenderà atto di una crisi ben più grave di quello che ci aveva pronosticato.

E Mr. Smith sente la crisi

Ma non è tutto. Gli ultimi dati ci danno il nostro “prototipo di Americano medio”, il fantomatico Mr. Smith, moralmente parlando, non in condizioni ideali, anzi, in costante peggioramento. Ieri il Consumer Confidence è stato peggiore delle attese (a 95,6 contro i 99 punti attesi ) e quindi Mr. Smith sta andando in crisi di consumi. Il che significa che, quanto scritto nel post su Mr. Smith rischia di avverarsi. Morale: la FED potrebbe cambiare fortemente la view di medio periodo e dire ciò che il mercato non vorrebbe sentirsi dire, ovvero: cari signori, il ciclo economico si sta logorando e l’economia è messa peggio di quanto si pensava. Cosa comporta questo scenario? Ovviamente una revisione delle previsioni di crescita.
Ma la cosa potrebbe non fermarsi lì. Cosa potrebbe succedere ai bonds? Non si possono escludere dei miglioramenti dei corsi. E tutto dipenderà dal binomio inflazione-politica monetaria.

E il dollaro? E le materie prime?

Con il taglio dei tassi, non si farà altro che aggiungere ulteriore debolezza al già debole dollaro USA. E, come visto nelle analisi precedenti, il petrolio non potrà che continuare a correre. Stesso discorso vale per l’oro, bene rifugio per antonomasia, ripreso in forte considerazione anche dai più ostici, visto il tremendo downtrend del dollaro, che sembra non avere fine. Non è da escludere quindi una ulteriore accelerazione del metallo pregiato qualora i tassi d’ interesse negli USA dovessero essere limati dalla FED nel meeting di due giorni di politica monetaria iniziato ieri.

Lo S&P 500 ci fa vedere l’incertezza

S&P 500 sp 500 2007Guardando il grafico dello SP 500 è evidente l’incertezza degli operatori, incertezza affiorata ieri soprattutto in virtù dei deboli dati macro. Siamo arrivati in prossimità della MM 21 giorni, dove ieri sera l’indice USA ha trovato una resistenza che non è stato in grado di superare, con conseguente candela di indecisione/inversione. La chiave è tutta in stasera e nel discorso che Bernanke farà al mercato dopo aver tagliato (lo do per scontato ormai …) di 25 bp. E come sempre i 2 livelli chiave sono sempre 1555 – 1490.

Vediamo stasera, e poi… varemo le dovute valutazioni. STAY TUNED !!!

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