ANCHE I RICCHI PIANGONO?

Scritto il alle 10:50 da Danilo DT

zio paperone ricchiIn molti non avranno fatto caso alla cosa. Ma per certi versi è stato un episodio che fotografa la gravità della situazione. Ieri sera il nostro amico Giorgino Bush, davanti alle telecamere, ha dato vita ad un discorso durato 15 minuti, dove ha parlato con atteggiamento teso e preoccupato, dell’importanza del pacchetto Paulson e di una sua rapida approvazione.

Bush ha tentato di spiegare e ragioni della crisi, e ha confermato che i due candidati alla sua successione, saranno oggi alla Casa Bianca per parlare della crisi. Se il piano non verrà approvato, ha detto Bush, “si andrà incontro a una lunga e dolorosa recessione, con milioni di americani che perderanno il proprio posto di lavoro”.

Propaganda politica? Americanata solita? Questa volta no. Come ho scritto alcuni post fa, i nodi vengono al pettine e chi sottovalutava la crisi ora non può che ricredersi.


Situazione non statica 

La situazione si sta evolvendo. Proprio come avevamo previsto. Stiamo passando da una crisi, che al momento ha colpito duramente il mondo finanziario (banche ed assicurazioni), mondo che però è tutt’altro che fuori dal baratro, ad una crisi che potrebbe essere ancora più grave, con un sistema economico che rischia totalmente di essere inchiodato.

Il FMI (Fondo Monetario Internazionale), con il suo portavoce Strauss-Kahn, ha detto che , secondo i loro calcoli, la crisi dei mercati arriverà a 1.300 miliardi.
Il pacchetto Paulson è pari a 700 miliardi di dollari. Una bella cifra che però, se rapportata all’importo di mutui deliberati e crediti a rischio, potrebbe non bastare. E di questo ne parlavamo proprio ieri nel post dedicato. La conseguenza è che, non possiamo nasconderlo, molto probabilmente questo importo dovrà essere, nel tempo, ritoccato all’insù.

Non escludo però che, in un primo tempo, vista la resistenza di alcuni elementi, la cifra approvata possa essere minore. Con conseguenze non troppo positive per le borse.

700 miliardi, ma non solo…

Quindi, qual è il problema? Se oggi però già si fatica a far accettare al Congresso il pacchetto di 700 miliardi di dollari, figuriamoci chiedere poi altri soldi.
Ma ormai la situazione è drammatica (discorso di Bush a parte, che conta come il 2 di picche).

Gli operatori sono consci del fatto che ci vorrà molto tempo prima di tornare alla normalità e, anzi, vedono positivamente la possibilità di approfittare dei rimbalzi per continuare a vendere, anche perché questi super finanziamenti serviranno, non ad assicurare una forte crescita, bensì a “rattoppare” un colabrodo che fa acqua da tutte le parti. Quindi, aspettiamoci pure mesi se non anni di piattezza economica con crescita zero.

Warren Buffet

Morale: forse è ancora prestino per comprare, anche se il buon Warren Buffet non è di questo parere.
L’acquisizione del 5% di Goldman Sachs (con un’opzione per salire al 10%) non è certo una notizia da poco. Ma non facciamoci troppe illusioni. L’operazioni è stata effettuata a condizioni che noi, comuni mortali, non possiamo pretendere.

Come sempre, solo qualcuno, anche quando le cose vanno male, può permettersi di sorridere. Anche se, secondo me, visto il periodo, c’è ben poco da ridere.

STAY TUNED!

 

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Grazie e buona lettura!
DT

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