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Allerta meteo: forte volatilità su economia e politica
Questo week end sarà ricordato soprattutto per il dramma delle alluvioni che ha colpito il Nord Italia. E anche qui a Torino, questa notte (sono le 00.45), l’allertà è altissima. Il Po fa capolino ai Murazzi e non fa certo piacere trovarsi a contatto con la forza devastante della natura. Una forza contro la quale nulla si può fare.
Ma questo week end è stato anche il week end del cambio della guardia greco. Ebbene si, dopo mille parole ed affronti, il premier Papandreou abbandona la nave. O almeno, si metterà da parte nel momento in cui un governo di coalizione verrà formato. Era quello che i mercati volevano? Forse si. Certo è che la “boutade” del referendum aveva rotto qualsiasi forma di feeling di Papandreou con l’Unione Europea.
Ovviamente il nuovo governo in formazione dovrà votare in fretta e furia tutte quelle riforme che Papandreou voleva portare nel referendum. Probabilmente lo farà, ma non preoccupiamoci troppo. Sappiamo già con certezza che i problemi non saranno risolti in modo soddisfacente. Perché è il sistema Euro che non funziona così strutturato. Lo ripeto da non so quando e forse vi avrò già annoiato con questi concetti. Ma diventa veramente difficile negare l’evidenza. Troppo sono gli squilibri, troppe le falle. E la Grecia è solo una delle tante. L’unico collante, l’Euro, al momento regge ma…fino a quando.
Rogoff recentemente ha parlato proprio della moneta unica, ricordando che l’Euro è sopravvalutato sul Dollaro USA almeno di un 40% . E difficilmente riuscirà a reggere queste quotazioni, in mancanza del solito e più volte citato piano di unione innanzitutto fiscale e poi, un giorno, magari anche politico. Inoltre, per sostenere il debito dei periferici, la BCE dovrà ancora comprare massicciamente titoli dei PIIGS, fino ad arrivare alla saturazione e alla necessità di ricapitalizzazione.
Il cane se si morde la coda. Dalla padella alla brace.
E proprio perché la coperta è sempre corta. Scusate questi “luoghi comuni” ma…le cose stanno così.
Ripartono i lavori: Ecofin ed Eurogruppo
E per non perdere le abitudini, si ricomincia con Ecofin ed Eurogruppo. Lunedì e martedì si parlerà nuovamente di EFSF, di come gestirne il leveraging da una parte (Eurogruppo) e poi di ricapitalizzazione banche, Tobin Tax e altri elementi macroeconomici da correggere dall’altro (Ecofin)
Ma attenzione, la sorpresissima potrebbe arrivare proprio dall’Italia. Su twitter è stata una domenica ricca di tweet dedicati alla “fuga” dal PDL (codice #vivalafuga), con cui scherzosamente si è discusso la migrazione di politici verso l’UDC.
Scherzi a parte, la maggioranza è sempre più risicata e lo stesso Maroni della Lega ha ammesso che ormai il Governo ha i giorni contati, anche se il Premier imperterrito punta alla fine della legislatura.
Non so dirvi cosa accadrà, ma di certo sarà l’ennesima settimana ricca di emozioni e di volatilità: tanto ormai ci abbiamo fatto il callo.
Buona settimana a tutti ed un abbraccio a chi ha dovuto subire la violenza del maltempo. E un altro abbraccio a chi invece si sente tradito da questo modo di gestire il Paese Italia.
STAY TUNED!
DT
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era proprio quello che stavo pensando e vedendo indici sol levante -.4 +.4 non sanno quello che fare però il petrolio va su lo stesso a 94.95