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NUOVI PARADIGMI all’orizzonte
A quanto sembra il rischio recessione è stato debellato. Quantomeno leggendo vari report ed ascoltando cosa ci raccontano i vari guru della finanza.
La recessione economica globale è stata prevista da molti esperti economici, e se i dati sono veritieri, quindi, possiamo dire che tali previsioni erano sbagliate. Io non sono assolutamente un esperto economico ma mi ritengo un curioso che lavora nel mondo della finanza e non si accontenta di quello che gli viene raccontato e preferisce “provare” a ragionare con la propria testa. Secondo un articolo del Sole 24 Ore, l’economia globale dovrebbe crescere dell’1,7% nel 2023 e del 2,7% nel 2024.
Ma le previsioni proprio recentemente anche in Eurozona, sono state riviste al ribasso. Il rallentamento della crescita sarà diffuso, con le previsioni per l’anno riviste a ribasso per il 95% delle economie avanzate e per quasi il 70% dei mercati emergenti e delle economie in via di sviluppo . Ma come detto, sembra niente recessione. In ogni caso, la situazione economica è in continua evoluzione e le previsioni possono cambiare rapidamente. E questo lo abbiamo capito chiaramente negli ultimi mesi, con banche centrali che si adeguano alla situazione.
Uno dei grafici su cui di più ho puntato negli ultimi mesi è quello del differenziale di rendimento della curva dei tassi.
DIFFERENZIALE TASSI USA 10yr vs 2yr
Ricordate? Ecco, se osserviamo il confronto fra i rendimenti dei titoli di Stato americani a 2yr e 10yr, In passato una curva invertita è sempre stata sinonimo di recessione. E questa volta non solo abbiamo raggiunto livelli incredibili (quindi recessione sicura sulla carta) ma addirittura…niente recessione. E la curva è invertita da quasi 9 mesi. Cose che veramente sembrano inspiegabili. Ma è così.
La straordinarietà del mancato evento (recessione) può essere dovuto a tante cose: intelligenza artificiale, politica monetaria, generosa liquidità, terziario sempre ben tonico, lavoro sempre forte… Il rallentamento è previsto… Ma la recessione continua ad essere esclusa. Alla fine, la recessione è statistica e se a tenere in piedi l’economia sono solo le variabili dell’IA, forse ci tocca non dimenticare che il settore primario e secondario restano fondamentali per il tessuto economico…
E che la recessione statistica non sarà presente, ma quella reale forse si…
Quindi crollano i vecchi paradigmi di calcolo e dobbiamo fare spazio a quelli nuovi? Calma e sangue freddo, alla fine il mondo, tutto, è una ruota che gira… Infatti per quello che conta la recessione potrebbe essere solo “sposata” in avanti…
STAY TUNED!
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