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ERP: mercati cari? Dipende dai punti di vista!

Scritto il alle 13:52 da Danilo DT

Premio al rischio. Quanto oggi il mercato pondera il premio al rischio? E come possiamo il mercato oggi, a livello di valutazioni analizzando appunto l’equity risk premium?
Nel breve tutto è relativo, ma nel medio termine credo che la realtà dovrebbe tornare ad avere la meglio e se le aziende NON portano redditività, certe valutazioni non potranno reggere.
Come vi ho già scritto la bellezza di 7,5 anni fa in questo post  (quindi non penso ve lo ricorderete), la teoria finanziaria ci insegna che ad un più elevato rischio deve associarsi necessariamente anche un rendimento più alto e che -almeno nel lungo periodo- le azioni debbano essere un investimento più remunerativo dei titoli monetari ed obbligazionari.

Nel breve periodo, le quotazioni di mercato dei titoli azionari tendono ad essere molto più volatili di quelle dei titoli obbligazionari: il che implica che, su orizzonti brevi gli investitori azionari possono trovarsi a soffrire vistose perdite o, viceversa, a godere di ingenti guadagni. La teoria postula tuttavia che, su archi di tempo abbastanza lunghi (dieci, venti anni o più) guadagni e perdite in parte si compensano e i guadagni cumulati tendono a superare le perdite, cosicché il saldo netto è, alla fine, positivo per le azioni.

Questo eccesso di rendimento è chiamato, nel gergo finanziario, equity risk premium (ERP o “premio per il rischio azionario”). L’equity risk premium è la differenza tra la redditività delle azioni (misurata dal rapporto tra utili e prezzo di mercato) con il rendimento reale dei titoli di stato, i quali vengono considerati investimenti privi di rischio.
Alcuni studiosi della London School of Economics hanno calcolato che mediamente l’equity risk premium medio è stato del 5%: nell’arco degli ultimi 112 anni il rendimento delle azioni mondiali ha cioè superato in media annua quello reale dei titoli di Stato di oltre 5 punti percentuali.
Questa è la storia. Ma come è noto la realtà attuale è ampiamente distorta e condizionata. Ma questo condizionamento deve comunque intervenire sulla redditività aziendale altrimenti la “bolla” non diventa sostenibile nemmeno per il breve periodo.

Equity Risk Premium in giro per il mondo

Il grafico diventa sorprendente, per certi versi, perché potete notare che, tenendo conto dei tassi di rendimento del mondo obbligazionario, i ritorni dell’equity non sono così “expensives”.
Salta subito agli occhi il 10,8 degli USA, ma Germania e Francia, ad esempio, sono in linea con le medie storiche mentre Giappone e UK sono sotto.
E’ chiaro che un rialzo dei tassi di interesse complicherebbe non poco questo modello di valutazione, che confrontato con il Price Earning lascia tuttora maggiori speranze quantomeno di tenuta.

Se poi andiamo a “depurare” il mercato dalle “mega caps” vediamo che forse le valutazioni sono decisamente diverse da quanto stiamo vedendo al livello generale.

Ovvio, gli eventi delle prossime settimane saranno determinanti per i mercati. Ma la chiave per il medio termine è la redditività aziendale. E se le promesse saranno mantenute, la old economy a questi prezzi non è potenzialmente da buttare via.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

1 commento Commenta
pistarr
Scritto il 6 Ottobre 2020 at 16:28

Grazie Danilo per il post e per il richiamo didattico contenuto nel post di 7,5 anni fa

E’ sempre utile fare un ripassino, anche se la verità contenuta nella teoria finanziaria, qualche volta, è cosi chiara e semplice che può venire colta anche da chi di finanza non ne sa proprio nulla.

Una volta un contadino , al quale accennai questa teoria, naturalmente privata da qualsiasi orpello di calcolo analitico-matematico quasi si offese perché lui da sempre “sapeva che per guadagnare di più bisogna rischiare di più” inoltre visto che parlavamo di Borsa, come estremo sberleffo mi disse ” Tanto le azioni , dopo qualche su e giù, se proprio il mondo non finisce, salgono sempre”……. Io gli risposi, ” Bravo, se solo aggiungessi che qualche volta i ribassi possono essere micidiali e devastanti come una una invasione di cavallette che ti mangia tutto il raccolto… potresti essere un bravo analista/consulente……

Mi trovi poi totalmente d’accordo, con la tua chiusura di Post ” la old economy a questi prezzi non è potenzialmente da buttare via.

Perché certe banche e persino una Compagnia Assicurativa con Price/Book Value pari a 0,20 non possono proprio passare inosservate

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