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SHUTDOWN evitato. Ma il margine di manovra è molto limitato
Il rapporto debito PIL Usa ed il debito privato preoccupano non solo il Congresso. E’ il quadro ideale per la debt deflation.
Proprio quando sembra che sia tornata la pace tra Jerome Powell ed i mercati finanziari, ecco che incombe un nuovo problema. O meglio, il problema si ripropone visto che già è stato protagonista qualche settimana fa. E si tratta dello shutdown, ovvero il rischio di una nuova parziale chiusura delle attività del governo federale statunitense e di tutti i servizi annessi.
Già il precedente shutdown aveva fatto paura. E’ stato il più lungo nella storia degli Stati Uniti, in quanto è durato dal 21 dicembre al 25 gennaio. Senza un nuovo accordo tra Repubblicani e Democratici – che dalle ultime elezioni controllano la Camera – un nuovo shutdown inizierebbe il 16 febbraio. Ma attenzione, ancora con gli occhi pieni di quel profondo rosso che ha alimentato i mercati nei giorni di dicembre, ecco che qualcosa si muove.
(…) Trovato un accordo bipartisan in Congresso per evitare un nuovo shutdown dell’amministrazione Usa, con il blocco parziale delle attività di governo. “Abbiamo avuto una buona serata. Abbiamo trovato un’intesa di principio sulla Sicurezza Interna e su altre 6 leggi”, ha detto ai reporter il senatore repubblicano Richard Shelby. – (…) [Source]
Bene, quindi forse la svanghiamo. Ma con l’occasione ho provato a fare un piccolo test e ho messo a confronto quello che è il rapporto debito PIL USA, condizionato positivamente da una crescita economica virtuosa, e il Debito PIL Italiano, con un una crescita economica che conoscete molto bene.
Guardate i due grafici. Sembrano muoversi in modo quasi parallelo, non credete? Anzi, percentualmente gli USA si sono comportati peggio di noi.
A questi grafici occorre poi aggiungere il debito privato. In questo grafico gli USA sono a sinistra e l’Italia è a destra.
E’ chiaro che gli USA sono sommariamente cresciuti come debito molto più che l’Italia, ma la cosa fa apparentemente meno rumore in quanto Washington aveva più “spazio” di manovra. Ma adesso, proprio come per l’Italia, lo spazio per il debito pubblico è esaurito ed il debito privato diventa sempre più un problema, soprattutto se i tassi di interesse iniziano a salire.
Ricordate: mantenimento dello status quo anche a discapito della crescita. Magari tutti cresceranno di meno ma almeno il giocattolino non salta. Debt deflation servita su un piatto d’argento.
STAY TUNED!
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