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Non chiamatele banche

Scritto il alle 15:20 da Danilo DT

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In passato ricorderete sicuramente i post scritti sulle banche USA ed in particolar modo su come le stesse banche USA hanno generato nell’ultima trimestrale, tonnellate di utili, malgrado una crisi finanziaria non ancora terminata.

Come ho ricordato in passato in alcuni post, la qualità di questi utili  generati della banche americane non mi piaceva affatto. L’esempio di Goldman Sachs è lampante. Questa banca ha presentato tempo fa una trimestrale frizzante, molto positiva. Forse troppo. Andando poi a vedere a fondo la situazione, ci si era resi conto che l’utile era stato generato non tramite il margine denaro o, se preferite, col vecchio mestiere delle banche, che comporta la compravendita di denaro, bensi…soprattutto col trading (circa il 60%).

E quindi queste banche, arrivate ad un passo dal fallimento, successivamente salvate dai Governi, non investono la liquidità nel sistema, finanziando le imprese (perché non si fidano) bensì utilizzano il denaro in operazioni finanziarie, alimentando ulteriormente il credit crunch.
Quindi resta difficile paragonare un bilancio delle istituzioni creditizie oggi, con quello di 12 mesi fa, anche perché la generazione degli utili ”Atipica” deve portare ad alcune valutazioni. Come ho detto in passato, sono utili di “scarsa qualità” in quanto molto instabili e poco prevedibili.

Ma allora poniamoci una domanda: E’ ancora corretto chiamarle banche? O è meglio chiamrle hedge funds?

A me viene quasi da ridere, pensando che il modello “banca d’investimento” è stato teoricamente sepolto dal sistema. Le poche banche di quel tipo sono state convertite in banche commerciali. Poi però si viene a scoprire che tutte le banche iniziano a fare trading e vivere di commissioni e utili atipici. Utili che hanno consentito, tanto per cambiare, alle banche di pagare super bonus ai dirigenti.
E tutto questo figura come una clamorosa presa in giro.

 

Rischio default, nuove speculazioni ed è tutto come prima

 

Ma come… rischi il default, il sistema ti salva con delle iniezioni di liquidità. Iniezioni che nel corso degli ultimi mesi è stato pari a circa il 100% in più rispetto all’anno precedente, circa 1.000 miliardi di $ in più.  E tu lo ripaghi non solo non restituendo il favore ed investendo sulla ripresa, bensì utilizzi il denaro per far trading, facendo super utili e pagando super premi a dipendenti e dirigenti…
Ma attenzione. A quale costo viene dato il denaro a queste banche? A quale tasso di interesse riescono a finanziarsi? Beh.. i tassi ormai li conoscete.

Per farla breve, viene dato alle banche un quantitativo di denaro immane , praticamente a tasso zero. Il che facilita le speculazioni, anche le più banali, che portano all’acquisto di bonds governativi, lucrando sul differenziale di tasso, usando appunto il denaro preso a prestito dalle Banche Centrali. Oppure, se si vuole aumentare i potenziali profitti, si comprano titoli corporate o azioni. Ed ecco spiegato il perché di questo toro a 360° sul mercato, con tutto che sale a dismisura.

Ma… sbaglio o un anno fa questi bei giochini, fatti investendo la liquidità a medio lungo termine hanno fatto praticamente saltare il sistema bancario, in quanto questi assets ad un certo punto erano diventati illiquidi e le banche, a corto di liquidità, non sapevano come fare?


Si signori. E’ così. Ma vi rendete conto?
E’ così. La crisi non ha insegnato un piffero.
Ovviamente tutti questi utili “gonfiati” dal trading, rivalutazioni ecc ecc, potrebbero avere un catastrofico rovescio della medaglia. E anche questa volta, SE e ripeto SE si romperanno dei delicati equilibri, il rischio di un nuovo patatrac è tutt’altro che remoto.
Certo, molti mi vedranno come un catastrofista, ma credetemi, non lo sono e non voglio esserlo. Vi dico solo che la gestione del rischio così spavalda e allegra rischiano di darci la mazzata finale. E le banche, tanto per cambiare, saranno le protagoniste in negativo di questa ennesima catastrofe. Anche se, ripeto, chiamarle banche, oggi è una mancanza di rispetto per chi, per secoli, è stato banca veramente.

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