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CDS e EURIBOR: BANCHE IN CRISI
Vista la difficoltà del momento, colgo l’occasione per rendere pubblico, a fini informativi, la situazione dei cosiddetti CDS di cui tanto abbiamo parlato nei giorni scorsi, mentre che ci sono, vi fronisco anche un aggiornamento sull’Euribor.
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Come potrete vedere, la situazione continua essere complicata per alcune banche USA.
E Unicredit?
Al momento possiamo stare tranquilli?
Morgan Stanley sempre in testa
Nella speciale classifica, possiamo sempre trovare Morgan Stanley, con un costo di 939 bp, al secondo posto Goldman Sachs, distaccata da oltre 540 bp e al terzo posto la ormai “salva“ Merrill Lynch.
Cosa notiamo? Che come sempre al comando troviamo le cosiddette “banche d’investimento”, ormai ex-, inuanto chi in un modo o nell’altro, hanno tutte cambiato la loro struttura.
Il mercato continua ad avere un forte timore verso Morgan Stanley, malgrado la liquidità versata dalla banca Giapponese Mitsubishi UFJ Financial Group.
Nella classifica non troverete la “banca del momento”, ovvero Unicredit, autrice di uno scherzetto non da poco. Venerdì smentivano categoricamente il CdA straordinario, per coi convocarlo puntualmente domenica. Come sempre la trasparenza è totale…
Comunque sia, per la cronaca, il CDS di Unicredit a 5 anni continua ad essere tranquillo in area 130.
Continuo a rassicurare i lettori, escludendo categoricamente (per il momento) il rischio default. L’unica condizione è sempre legata ai bilanci. Se, certo, i bilanci sono falsi, allora sarebbe inutile ingegnarci tanto….
Euribor ai massimi
Schiavo di un mercato assolutamente impazzito, l’Euribor vola…vola…vola sempre più in alto. Le banche, ovviamente si fidano sempre meno l’una dell’altra, e il tutto, alla fine della fiera, va a ripercuotersi sui poveri Signor Rossi che si sono fatti un mutuo sulla casa. Lo spread dal tasso BCE ha raggiunto la incredibile cifra, per l’Euribor a 3 mesi universalmente usato per i mutui, 109 basis point (1.09%).
Tempi duri per le banche, ma ben presto tempi duri anche per noi….