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Il TEATRINO della macroeconomia

Scritto il alle 11:01 da Danilo DT

geithner_obama

Certo che il mondo è bello perché è vario. Alla faccia del credit crunch e della crisi economica.

Proprio ieri, nel post dedicato alla fantasiosa contabilizzazione dei bilanci bancari delle banche USA, ho spiegato che l’obiettivo del Governo USA e del sistema è cercare di far tornare la fiducia sui mercati finanziari, in quanto è proprio la fiducia l’elemento chiave mancante nel modo più assoluto. E tutto questo andata a nozze con la mia teoria secondo la quale il mercato MAI come oggi è guidato da fattori emozionali, soprattutto perché i fondamentali non riescono ancora a dare la minima certezza.
Ci troviamo quindi con i bilanci “truccati legalmente” delle banche da una parte, alcuni segnali tangibili di miglioramento (o, per meglio dire, di rallentamento della discesa che è ancora un’altra cosa) dall’altra, illazioni e presunti scoop della disastrosità dello stress test in arrivo, e….poi?
E poi non è finita qui.

L’illusione di Geithner

Proprio ieri sera Geithner, al fine di far ritornare la fiducia fuggita dopo lo scoop di Turner, ha parlato nuovamente di banche ed ha tranquillizzato il mercato.
“Signori, tuttapposto…”.
Le banche hanno capitale a sufficienza per poter sussistere, e se così non fosse il Governo ha già nel carniere una serie di piani di sostegno, magari anche con l’intervento di capitali privati. Oltre ovviamente ad ulteriore utilizzo del TARP che quindi potrebbe ingrandirsi a livello volumetrico di denaro a disposizione. Ha messo qualche paletto sulla possibilità di rimborsare anticipatamente il denaro ottenuto a prestito dal governo, in quanto si vuole lasciare alle banche la massima disponibilità di denaro per poterne poi disporre coi clienti al fine di finanziare il credito.
Ma le banche…non hanno grossa intenzione di esporsi verso il credito privato. Questa è la verità. Perché la crisi sarà ancora lunga e severa e la percentuale di rischiosità del credito continua ad aumentare.

E già qui…c’è qualcosa che non quadra. Capite benissimo che il sistema ceh si sta generano risulta zoppo. Non possono risorgere le banche senza che ci sia una riprea economia. Sono due elementi che per forza di cose sono direttamente correlati. Certo, si può fare molto al fine di stabilizzare la situazione finanziaria delle banche, ma poi è necessario un ciclo economico nuovamente virtuoso che porti crescita sotto tutti i punti di vista.

Il FMI la vede diversamente

E difatti il ben più equilibrato ed eticamente corretto FMI (Fondo monetario internazionale) è decisamente meno positivo del Governo USA.
Le sue previsioni sono di un credit crunch del 4% e svalutazioni di assets per 4.100.000.000.000 di dollari, che tradotto in modo civile risulta 4.100 miliardi di $. La cosa grave è che il FMI, per mettere chiarezza, prevede quindi che le svalutazioni finora effettuate siano pari…solo ad un terzo (RIPETO, un terzo!) ed entro il 2010 si aspettano ulteriori svalutazioni per circa 3.000 miliardi di dollari.

La crisi secondo voi è finita?

Ovviamente la risposta non può che essere NO e i mercati finanziari, col tempo, se ne renderanno conto. Almeno secondo me.
Ma nel frattempo godiamoci l’ennesimo teatrino tra il FMI (che vede nero) e il Governo USA (che vede luci in fondo al tunnel e quindi inizia a vedere un pallido rosa all’orizzonte), senza mai dimenticare che noi siamo gli spettatori a cui propinano dati e notizie, e noi li ricambieremo cn le nostre emozioni. Come sempre.

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