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GRECIA: arriva il D-Day
Riusciranno i nostri eroi dell’Eurogruppo ha dare un senso alla riunione di lunedì sera?
Si troverà finalmente una quadra per sistemare la nota questione sul default Grecia?
Alcune fonti segnalano l’ambiente apparentemente positivo e propositivo per concedere i famosi 130 miliardi necessari per la Grecia quantomeno per non fallire ora… Io (personalmente) non ho dubbi sul fatto che i 130 miliardi non faranno altro che “allungare i tempi” e di certo non saranno sufficienti a far si che la Grecia raggiunga il target del 120% debito/PIL entro il 2020, ratio che oggi si aggira sul 160% . E tanto per capirci su quale enorme fiducia si abbia oggi sulla macchina politica greca, il denaro (se mai verrà concesso) non verrà girato “tout court” allo stato Ellenico ma sarà depositato su un conto “vigilato” dall’Unione Europea, al fine di evitare strani sprechi e per far si che i soldi vengano utilizzati per la sua finalità principe: il rimborso del debito pubblico.
Già troppe volte si è parlato di giorno decisivo, ma stavolta la Grecia confida che dall’Eurogruppo di domani arrivi il via libera ai 130 miliardi di euro di aiuti indispensabili per evitare il tracollo del Paese (…) “Abbiamo identificato misure aggiuntive per complessivi 125 milioni – ha detto il premier Lucas Papademos – arrivando così al totale di tagli per 325 milioni di euro al budget”. Papademos ha spiegato che se da una parte non si è riuscito a evitare i tagli alle pensioni, nel complesso l’impatto delle misure “è più lieve” di quanto non possa sembrare. Per chi riceve una pensione di 1.500 euro, ci sarà una riduzione del 12% per l’ammontare oltre i 1.300 euro, pari a un taglio di 24 euro. Gli altri 200 milioni di risparmi erano stati ottenuti in settimana tagliando anche gli assegni di sostegno alle famiglie numerose.
L’intesa con i creditori privati – La missione greca dunque andrà a Bruxelles con più ottimismo e sempre col pensiero al 20 marzo, giorno in cui il Tesoro dovrà rimborsare 14,5 miliardi di titoli di stato in scadenza. Sul tavolo dei ministri delle finanze dell’Eurozona, Atene metterà anche l’intesa raggiunta con i creditori privati per lanciare lo swap sul debito l’8 marzo con l’obiettivo di chiuderlo l’11 marzo. L’intesa prevede un taglio del 70% del valore nominale dei titoli. la delegazione greca sarà guidata dal ministro delle finanze, Evangelos Venizelos, ma potrebbe esserci anche Lucas Papademos che già oggi era a Bruxelles per una serie di incontri preliminari.
Le proteste, i sondaggi – In Grecia, dopo i moti di piazza dei giorni scorsi, anche la protesta sembra essersi presa una pausa in attesa del vertice di domani. All’ennesima manifestazione convocata per oggi davanti al Parlamento, chiamato a ratificare il piano del governo, erano presenti, infatti, poche centinaia di persone. Secondo un sondaggio pubblicato oggi sul quotidiano Ethnos, quasi il 76% dei greci restano favorevoli alla permanenza nell’Unione europea e nell’euro, e solo il 19,6% vorrebbe tornare dracma, moneta nazionale prima dell’adesione alla zona euro nel 2002. (Source)
Sembra inoltre che la Grecia voglia introdurre inoltre una clausola di partecipazione collettiva allo scambio di debito, in base alla quale tutti i creditori saranno obbligati ad accettare lo scambio che avverrà tra l’otto e l’undici marzo, scelta bizzarra visto che se ne dovranno consocere con certezza i risultati tre giorni prima delle scadenze di quattordici miliardi per la Grecia. Lo scambio dovrebbe quindi riguardare anche la BCE, che invece ha gia’ detto non essere disponibile a sopportare perdite sulla sua quota. Se la BCE sara’ trattata diversamente dagli creditori, in un piano che gia’ trasferisce l’onere dalle banche al pubblico, si veda il precedente articolo a questa sezione, si creera’ un precedente pericolosissimo che mettera’ ancora piu’ in discussione, se ancora qualcuno ci crede, l’indipendenza dell’istituto centrale. (Source)
Ma la Grecia ce la farà?
Inutile negarlo, molti sono gli scettici che alla fine la Grecia ce la possa fare. Ed è di questo parere anche il FMI che è convinto che la Grecia non ce la farà a mantenere questo rigido percorso di marcia e che alla fine della fiera, nel 2020 il rapporto debito/PIL sarà pari al 129%
LONDON—The International Monetary Fund now expects Greece’s debt to reach 129% of the country’s gross domestic product in 2020, three people with direct knowledge of a draft debt-sustainability analysis put together by the fund said on Sunday.
That is even further above the level most economists consider sustainable than previously thought, making it more difficult than ever to argue that the country can ever repay its debts. (Source: WSJ)
Ora la palla passa all’Eurogruppo. Potrebbe essere veramente decisivo. Oppure no, come ormai siamo abituati. Certo è che però, stavolta, devono essere fatte delle scelte. E queste scelte potrebbero condizionare in modo molto forte non solo il futuro della Grecia stessa, ma anche di tutta l’Eurozona e dell’Euro stesso.
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DT
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A che ora e’ la riunione euro gruppo???Gia che ci sono pongo un’altra domanda…..io seguo il calendario economico di forex factory e nn era in elenco il taglio dei tassi della banca centrale cinese………mi consigliate n calendario che sia piu’ efficiente????Grazie per quello che fate……
Bell’articolo dello Spiegel:
http://www.spiegel.de/international/europe/0,1518,816498,00.html
Mi sento molto Crucco.
Fatto aggiornamento ( forse senza volerlo cito anche l’articolo di Idleproc.)
…faranno carte false per evitare che la Ecb sia coinvolta nell”hair cut e per non fare scattare i CDS di chi si era assicurato… Per il resto ..tempo e denari buttati al vento!!!!