Le incongruenze della FED e il fiscal cliff alle porte

Scritto il alle 11:11 da Danilo DT

Buttando un occhio alle previsioni del FOMC, non si può certo ignorare il fatto che la tendenza della crescita globale e nella fattispecie quella USA, è un forte deterioramento.
Ben Bernanke recentemente è intervenuto sui mercati con una nuova campagna espansiva, dando spazio alle rotative e stampando nuovo denaro. Si tratta del QE3 (quantitative easing terza puntata) dove praticamente la FED si impegna a comprare quintalate di MBS. FED quindi trasformata in discarica solo per sostenre i mercati e l’economia. Ma tutto questo potrà realmente sostenere la crescita economica. Riuscirà il QE3 a far ripartire i consumi, mettere in sicurezza il mercato immobiliare e dare una scossa positiva alla disoccupazione USA?
Per carità, cerchiamo di essere realisti. I palliativi come il QE3 danno fiducia, creano ricchezza artificiale e tolgono l’immondizia dai bilanci delle banche USA (toh, guarda chi ne beneficia), le quali proprio recentemente sono tornate a regalare bonus pazzeschi ai managers. Ma cosa resta all’economia reale? Un pugno di mosche. E questo Bernanke lo sta capendo. E si sta rendendo conto che il QE3 avrà un impatto emotivo ancora inferiore del QE2, che tutti gli sforzi non solo saranno inutili a lungo termine ma addirittura controproducenti.
E allora, guardatevi questo semplice grafico del FOMC, che se non sbaglio ha un qualcosa a che fare con la FED.
Che ne dite? Non lo trovate quantomeno incongruente con quanto detto e fatto dalla FED? Mi sembra evidente che il PIL è visto in ribasso. E che quindi non ci sono grossi chiari di luna all’orizzonte

Previsioni del GDP USA by FOMC

Clicca per ingrandire

E poi non dimentichiamo un altro piccolo problemino Made in USA. Si chiama FISCAL CLIFF, ne abbiamo parlato già copiosamente e non deve essere dimenticato.

Fiscal Cliff: uno scoglio che vale il 4% del PIL USA

Fiscal cliff significa una combinazione di abolizione degli sgravi fiscali e tagli obbligatori alle spese, che insieme ammontano a oltre il 4% del PIL USA. Se il Congresso non interviene al più presto, il fiscal cliff entrerà in vigore per la fine del 2012, rischiando di spingere di nuovo l’economia statunitense verso la recessione. Nella corsa alle elezioni USA di novembre non c’è traccia di un qualche tipo di cooperazione bipartisan che potrebbe condurre a una soluzione efficace al fiscal cliff, bilanciando l’esigenza di ridurre la spesa pubblica con quella di sostenere un livello ragionevole di crescita economica.

Allegria ragazzi, se pensavate di non avere più emozioni nelle prossime settimane, beh, vi sbagliavate.

STAY TUNED!

DT

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2 commenti Commenta
gremlin
Scritto il 24 Ottobre 2012 at 16:06

si mormora che fra poche ore il QE3 raddoppia: 85 miliardi/mese

pinco14
Scritto il 24 Ottobre 2012 at 16:18

gremlin,

ahahahah
quando fai così, non riesco mai a capire fin dove arriva lo scherzo o se ci sia un fondo di verità…. :mrgreen:

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