La diga dell’Eurozona fa acqua e rischia di crollare

Scritto il alle 07:30 da Danilo DT

Rischio EuroPanico totale. Il mercato teme che il 9 dicembre 2011 ci sia il solito bluff.

Questo disegno rappresenta in modo perfetto la situazione attuale.
Una pozzanghera con dentro Grecia ed Italia, che nuotano per rimanere a galla. Peccato che la diga dell’Eurozona sta cedendo. E se cede porterà via non solo Italia e Grecia. Ma anche tutti gli altri stati membri.
Ben consci di questi rischi sono gli amici opportunisti di S&P che usano la pressione sui mercati finanziari per imporre comportamenti.
Come ben sappiamo, S&P appartiene alla fine della fiera alle stesse banche USA che fanno cartello e che comandano sui mercati finanziari, soprattutto quello dei derivati (che oggi vale ben 708.000 miliardi di USD).
Diciamo pure che S&P può essere inteso come strumento delle banche USA per “costringere” l’Eurogruppo in riunione i giorni 8-9 dicembre a decidere qualcosa di molto forte.
Peccato che già Francia e Germania si stanno muovendo, come di consueto, sottobanco, perché ancora non hanno capito che le decisioni devono essere d’accordo con gli altri stati. Smània di potere.

Vogliamo sanzioni automatiche per i Paesi che non rispetteranno la regola del deficit pubblico limitato al 3% del Prodotto interno lordo”, ha sottolineato Sarkozy. La norma è quella contenuta nel trattato di Maastricht, alla base della moneta unica: un vincolo troppe volte disatteso. (…)
“In alcun caso gli eurobond rappresentano una soluzione alla crisi”, ha sottolineato Sarkozy. E dire che proprio lui aveva a lungo lottato per l’introduzione di queste obbligazioni a livello della zona euro, così da spalmare su tutti i Paesi i problemi di debito pubblico. Niente da fare: la Merkel non li voleva, la Merkel ha vinto. (…)
La cancelliera lo aveva ripetuto in tutte le salse: voglio un nuovo trattato europeo. No, diceva Sarkozy: la procedura per arrivarvi sarà troppo lunga e complessa. E, invece, anche su questo, è passata la linea di Berlino. (…)
“La situazione è grave: non c’è più tempo”, ha detto Sarkozy. Ma ha voluto precisare: “La Grecia è un caso particolare, non possiamo paragonare una grande economia come quella italiana o quella spagnola a quanto è avvenuto in Grecia”. La Germania appare come il vero elemento dominante del tradizionale asse franco-tedesco. Sono lontani i tempi in cui, nel 2009, il Presidente francese poteva permettersi di dire: “La Frabcia agisce, la Germania riflette”. Era lui, allora, ad apparire come il vero “pompiere” europeo nella fase del post-Lehman Brothers. Quell’anno il Pil tedesco crollo’ del 5,2%, quello francese “solo” del 2,6%, grazie a un vasto, ambizioso (e molto costoso) piano di rilancio, varato direttamente da Sarkozy. Quel piano, pero’, ha poi gravato sui conti pubblici francesi. E oggi è la Germania, con la sua riscossa economica e le esportazioni che corrono, ad apparire come il vero modello vincente. (Source)

Però, siamo sinceri, nulla di veramente rivoluzionario. Nulla di completamente rassicurante. Il mercato vuole sentirsi dire che il debito dell’Eurozona è al sicuro, che la diga del disegno reggerà. Ma questa sensazione di sicurezza manca. E la cosa che più irrita è che si tratta di una questione politica. E allora che succede?

Succede che il mercato non si fida, giustamente. Teme che il 9 dicembre ci sarà l’ennesima conferenza dove si comprerà tempo. Ma è finito il tempo di comprare tempo, ora è il tempo di agire con le azioni.
Ed ecco che arriva puntuale la minaccia d’OltreOceano. S&P, come detto…

“Standard & Poor’s Ratings Services today placed its long-term sovereign ratings on 15 members of the European Economic and Monetary Union (EMU or eurozone) on CreditWatch with negative implications. .. We expect to conclude our review of eurozone sovereign ratings as soon as possible following the EU summit scheduled for Dec. 8 and 9, 2011. Depending on the score changes, if any, that our rating committees agree are appropriate for each sovereign, we believe that ratings could be lowered by up to one notch for Austria, Belgium, Finland, Germany, Netherlands, and Luxembourg, and by up to two notches for the other governments. (Source: S&P)

L’Euro in un amen prende subito la strada del ribasso, come ovvio…

Una minaccia che tuona per tutta l’Eurozona, dove gli stati citati rischiano un gradino, mentre gli altri (Francia compresa) ne rischiano due. Cosa curiosa: anche l’Italia rischia due gradini, malgrado il forte consenso di S&P nei confronti di Mario Monti e della manovra. Ma mica vogliamo fermarci su queste sottigliezze… Se si vuole fare pressione psicologica, si deve fare per bene…

E sempre nel frattempo, dal Giappone fanno due conti. E’ Nomura che fa i conti in tasca agli stati in caso di “Euro Break up”, ovvero fine dell’Euro.
Questi sarebbero i cross tra le varie valute ex Euro vs USD.

A parte la Germania che subirebbe, per Nomura, una piccola rivalutazione, per le altre valute sarebbe il collasso.

Ma siamo certi che questa sia la strada giusta? Possibile che anche la Germania non capisca che se questo sarà il futuro il collasso del sistema economico sarà totale?
Se la Germania fa la testona, dagli USA invece hanno capito tutto e hanno visto lungo, ed ora hanno un solo obiettivo. Evitare che l’Euro Break up diventi realtà, in quanto se mai dovesse accadere, alcune stime danno un impatto dell’evento sui mercati finanziari pari a circa 10 volte il crack di Lehman Brothers.
Prendere nota, please, Ms. Angelina…

PS: e che qualcuno si ricordi anche del capitolo CRESCITA. Sennò sarà durissima, anche se qui si considerano solo tagli alla spesa, aumenti delle imposte e poco altro… E non solo in Italia…

Sostieni I&M. il tuo contributo è fondamentale per la continuazione di questo progetto!

STAY TUNED!

DT

Ti è piaciuto questo post? Clicca su Mi Piace” qui in basso a sinistra!

Tutti i diritti riservati © | Grafici e dati elaborati da Intermarket&more su database Bloomberg | NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)
Seguici anche su Twitter! CLICCA QUI! |

Tags: ,   |
72 commenti Commenta
antipatix
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 08:37

http://antipatix.investireoggi.it/chi-lha-visto-4191.html

il declassamento di Germania & Co è una novità di ieri?

gonzalo
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 08:43

Buondì Dream, a questo punto non pensi che Berlino abbia già premeditato tutto?Forse l’obiettivo tedesco è prendere tempo e aspettare che crolli tutto, d’altronde arrivati a questo punto non c’è davvero piu soluzione, ammesso che passino gli Eurobond si sa già che tra qualche anno saremmo nuovamente punto ed accapo e ricordo che il problema non è solo l’Euro, gli Stati Uniti sono messi malissimo, talmente male che hanno varato pure una legge (2012 National Defense Act) per imprigionare, sul suolo americano, i cittadini americani, probabilmente per bloccare eventuali proteste e disordini.

paolo41
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 08:46

…. ho sempre valutato che l’economia tedesca era avvantaggiata da una sottovalutazione dell’euro (25-30%) rispetto ad un ipotetico marco…. ora abbiamo la conferma anche dallo studio di Nomura….!!!! Vuol proprio dire che la frau….. o c’è o ci fa!!!!! l’unica attenuante è che il 60% dei tedeschi vorrebbe uscire dall’euro….

a_rnasi
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 09:10

antipatix@finanzaonline,

interessante..non avevo mai visto il grafico. c’è da dire che ad Ottobre S&P avvertì di possibili downgrade/creditwatch in caso di recessione in Europa.
Quello che mi lascia “perplesso” è il timing..quasi un braccio armato…

antipatix
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 09:21

a_rnasi@finanza,

togli il “quasi”

quacula
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 09:33

ovviamente speriamo di no, però mi sembra che le triple A non si svaluterebbero così tanto dal grafico. per loro saranno piuttosto problemi di competitività immagino.

atomictonto
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 10:05

Alla fine di tutta sta sciarada la credibilità di S&P, Fitch e Moody’s sarà ridotta a livello di circo dei clown.
Spero però che qualcuno se lo ricordi visto che l’ultima volta, quando 24 ore prima del FALLIMENTO tutte e tre valutavano Lehman Brothers “AAA”, pare non sia bastata…zero, i mercati pieni di geni non ricordano (o fingono di non ricordare)
Mi sembra la stessa sciarada di Deloitte&Touche, “grande azienda” di geni che “certificava” i conti farlocchi, basati su dei fogli preparati con Photoshop, della Parmalat prima che si scoprisse che era un grande buco con la menta intorno. Almeno quelli, visto che abito in zona Via DeAmicis, mi sono diverito a vederli piantonati per mesi dalla Guardia di Finanza.
E’ come credere ad un medico che dice a vostro nonno “tutto bene, lei è sanissimo!” e poi il nonno scende le scale dell’ospedale, esce in strada e collassa faccia avanti sul marciapiede.
In ultimo: se tutti perdono la “tripla A” assegnata dai clown della Ivy League semplicemnte il livello più alto diventa “AAB” o quello che è, il sistema di riferimento è uno solo, si chiama “pianeta Terra” e non ha concorrenti vicini, che arrivano con l’Enterprise.
Se il massimo del rating disponiile diventa “AAB” o “AA+” invece di “AAA” non cambia un fico secco, sveglia. 🙂

nyarlathotep
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 10:15

nyarlathotep
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 10:17

nyarlathotep
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 10:18

i tre quarti dell’export tedesco è verso l’europa

john_ludd
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 10:23

Ricordiamoci che il cambio di partenza euro / dollaro stava sotto 1.20 !

Il gioco delle monete non è mai assoluto, ma relativo e oggi come oggi un euro a 1,25 o anche 1,20 farebbe solo bene alle economie europee. Permetterebbe agli stati del sud di deflazionare un pò senza dover distruggere le buste paga e recuperare un pò di competitività, non farebbe male neppure alla “crande cermania” con gli ordinativi in crollo verticale. Farebbe molto male ai cinesi e anche agli americani (un pò meno) ma ci dobbiamo preoccupare dei cinesi ? Importeremmo un pò di inflazione da petrolio ma sarebbe l’ennesima occasione a fare qualcosa di più sul lato efficienza energetica ecc…

paolo41
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 10:42

nyarlathotep@finanza,

…è la ragione per cui la frau farà di tutto per non uccidere la gallina (zona euro) che fa le uova d’oro…. hanno due alternative: o la spremono fino a farla morire (e salta l’euro) o accettano una politica fiscale ed economica che attenui gli attuali squilibri..

nyarlathotep
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 10:49

a me pare stia facendo di tutto (cioè niente!) per ammazzarla…punti di vista! 🙂

gonzalo
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 10:53

Anche per le Agenzie di Rating, l’Argentina da ottime lezioni: http://www.blitzquotidiano.it/economia/argentina-le-agenzie-di-rating-dovranno-pubblicare-gli-onorari-967098/

Scritto il 6 Dicembre 2011 at 10:59

atomictonto@finanza,

Tanto per dire le cose correttamente, Lehman Bros al momento del defalut non era valutata AAA. Era investment grade, quello si, ma singola A e non tripla A.

nyarlathotep
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 11:01

Quale sarà la contropartita per cui accettare il piano di riforma dei trattati e di unione fiscale di Francia e Germania? Gli eurobond mi pare siano esplicitamente esclusi. Un rafforzamento dell’azione della Bce? Come sarà possibile se la Germania non le permette di stampare moneta e di creare inflazione? Insomma Stanlio e Ollio cosa ci danno in cambio di quello che conviene a loro? E se si deciderà di rafforzare il ruolo della Bce, questo basterà ai mercati per riportare i titoli dei piigs a livelli più sostenibili (diciamo quel 2% di spread sulla Germania indicato da Dream)?

hironibiki
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 11:10

gonzalo@finanza:
Buondì Dream, a questo punto non pensi che Berlino abbia già premeditato tutto?Forse l’obiettivo tedesco è prendere tempo e aspettare che crolli tutto, d’altronde arrivati a questo punto non c’è davvero piu soluzione, ammesso che passino gli Eurobond si sa già che tra qualche anno saremmo nuovamente punto ed accapo e ricordo che il problema non è solo l’Euro, gli Stati Uniti sono messi malissimo, talmente male che hanno varato pure una legge (2012 National Defense Act) per imprigionare, sul suolo americano, i cittadini americani, probabilmente per bloccare eventuali proteste e disordini.

WOW questo mi interessa hai il link che me lo leggo tutto d’un fiato?

hironibiki
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 11:11

In tutto questo “splendore economico e felicità a momenti”, ecco che: “Iran si prepara alla guerra, innalzato stato di allerta”.
Siamo a posto 😐

barcellona
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 11:16

nyarlathotep@finanza,

probabilmente lo spread tornerà a quota 200-250 però il problema dei tassi non cambierà perche il bund a 10Y torna a crescere e si riporterà a 300 pb quindi gli interessi effettivi che lo stato Italia pagherà sarà 5%-5,50% non tanto distanti da quello odierno
http://www.bloomberg.com/apps/quote?ticker=GDBR10:IND
http://www.bloomberg.com/apps/quote?ticker=.ITAGER10:IND

yaldus
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 11:16

aPaolo41, temo proprio sarà la prima: Eurogallina al macello poi …salto dall’Eurotower (Anghela ce la fa, lei è solo al piano rialzato!!) hahaha

atomictonto
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 11:21

Grazie della precisazione DreamTheater.
Credo però cambi poco la sostanza, investment grade un par di ciufoli 🙂
E’ come se il CONI desse l’idoneità alla pratica sportiva della maratona ad un infartuato con 8 bypass che finisce a stramazzare al suolo dopo 5 metri di corsa.

gonzalo
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 11:21

hironibiki@finanza: WOW questo mi interessa hai il link che me lo leggo tutto d’un fiato?

Ciao Hiron, ecco il link ma devi tradurtelo dall’inglese: http://www.businessinsider.com/ron-paul-and-the-tea-party-cant-save-you-2012-national-defense-act-is-terrifying-2011-12

leone51
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 11:46

ciao a tutti come lo vedete questo rialzo ad oltranza ?? stanno preparando il rally di natale?’

Vorrei chiedervi una cosa come lo vedete il rally di natale ??? con quale target ?

Poi un ultima domanda , che è da gironi che mi puzza. DT ma il gap che l’america ha lasciato aperta , per quanto tempo possono durare ? Non devono essere chiusi nel giro di 2 settimane?’

scusate la domanda è solo che mi puzza tutti questi gap aperti . A voi ??’

qzu
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 11:51

oro fisico acquistato praticamente allo stesso prezzo di vendita qui:
http://www.orovilla.com/
prendi 3-4 pezzi e non DELEGHI a NESSUNO la protezione del tuo denaro
è sdoganato fino a 10mila euro (200 grammi)
quello che perdi a rivenderlo è NIENTE rispetto a quello che perdi se l’euro si schianta.

ps. non sono prezzolato!
un saluto

gonzalo
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 11:57

Ciao Qzu, lo conosco molto bene, ehehe. Però il presso di riacquisto è un po bassino, ce ne sono altri che pagano di piu 😉

atomictonto
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 12:11

Spread Bund/BTP sotto i 350 punti ed in costante discesa, Germania ordinativi superiori alle attese (+5,6% m/m), S&P sempre i soliti comici.

hironibiki
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 12:35

gonzalo@finanza: Ciao Hiron, ecco il link ma devi tradurtelo dall’inglese: http://www.businessinsider.com/ron-paul-and-the-tea-party-cant-save-you-2012-national-defense-act-is-terrifying-2011-12

PAZZESCO!
Chissà se lo faranno anche in Italia.. Ma da come stanno andando le cose non mi stupirebbe 😐

gonzalo
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 12:41

hironibiki@finanza,

In questo momento non vorrei proprio essere un americano, stanno per passare dal liberismo più sfrenato alla dittatura più feroce, leggi questo messaggio Mariano del 2007 (dunque prima del primo crollo del 2008):

Messaggio del 25 febbraio 2007 “Cari figli, aprite il vostro cuore alla misericordia di Dio in questo tempo quaresimale. Il Padre celeste desidera liberare dalla schiavitù del peccato ciascuno di voi. Perciò, figlioli, fate buon uso di questo tempo e attraverso l’incontro con Dio nella confessione lasciate il peccato e decidetevi per la santità. Fate questo per amore di Gesù che ha redento tutti voi con il suo Sangue, affinché siate felici e in pace. Non dimenticate, figlioli: la vostra libertà è la vostra debolezza, perciò seguite i miei messaggi con serietà. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

gianco
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 12:42

Ciao a tutti :
date le previsioni , che potrebbe accadere il crollo dell’euro , che i titoli di stato vengano deprezzati , che possano essere parzialmente bloccati i risparmi , che si potrebbe verificare qualche conflitto tra stati a livello pesante , e altro che non serve fare l’elenco ,
scusate , io mi sono preoccupato di cosa fare intanto per sal 😐 vare quei pochi soldi in cassa alle banche . E ricordo alcuni consigli di comprare un pò di oro , di tenere un pò di liquidi , di comprare un pò di franchi , alcuni dicevano di vendere i titoli di stato , insomma ,
chiedo a voi , a fronte di questo possibile grave peggioramento , come possimo tutelare i nostri risparmi ?

hironibiki
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 12:55

gonzalo@finanza,
Siamo nella parte finale, su questo non vi è dubbio. Per chi crede ovviamente 😀

gonzalo
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 12:55

Ciao Gianco, qui dentro troverai sicuramente persone che ti daranno ottimi consiglio sul tipo di investimento da fare, io ti dico solo di tenere il tuo patrimonio, diversificato, piu vicino possibile alle tue tasche e fare in modo che sia immediatamente spendibile.

Scritto il 6 Dicembre 2011 at 13:08

gianco@finanza,

Seguici e troverai le risposte!!! 😉

atomictonto@finanza: Grazie della precisazione DreamTheater.Credo però cambi poco la sostanza, investment grade un par di ciufoli E’ come se il CONI desse l’idoneità alla pratica sportiva della maratona ad un infartuato con 8 bypass che finisce a stramazzare al suolo dopo 5 metri di corsa.

In effetti hai ragione…. Però era giusto precisare. 🙂

Scritto il 6 Dicembre 2011 at 13:10

Portate pazeinza…oggi sono poco presente causa grossi casini sul lavoro…

gremlin
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 13:40

gianco@finanza,

Avendo timore di perdere una buona fetta dei tuoi risparmi (ripeto: se hai timore, perchè se invece non hai nessuna paura continua a fare quello che hai sempre fatto) devi decidere se hai pochi soldi (meno di 10mila) o di più.
Nel primo caso conviene tenerli tutti sotto il materasso, e magari in buona parte già convertiti in franchi svizzeri che avrai comprato in banca e poi nascondi a casa tua, no cassette sicurezza
Nel secondo caso dipende quanti ne hai, devi diversificare fra oro fisico, franchi svizzeri e obbligazioni sovrannazionali in parte euro e in parte valuta tipo rand o real o USD; più soldi hai e meglio diversifichi; una parte della liquidità va sempre tenuta sotto il materasso
Resta il fatto che la paura del ritorno alla lira implica una consistente esposizione su valute diverse dall’euro, con tutti i rischi del caso
Una speculazione di lungo periodo sul rialzo dei rendimenti del bund non è da sottovalutare.

gianco
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 15:05

gremlin,

Perchè no cassetta di sicurezza ? Non è affidabile ? O perche se succede un default e le banche chiudono la serranda , non li becchi più come tutto il resto ?

gianco
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 15:19

Dream Theater,

Ciao DT , vi seguo sempre , perchè ho visto nel tempo affidabilità di molte cose dette , anche a denti stretti , cosi come conosco l’affidabilità di alcuni trader qui presenti .
In questo momento siamo di fronte ad una dura situazione che può diventare durissima e pessima . Ciò non toglie che nonostante le migliori ipotesi di sviluppo internazionale , se non facciamo una salvataggio dei nostri soldi , oltre al dispiacere restiamo senza niente .
Ecco perchè volevo sentire alcuni pareri per salvare una parte di sacrifici fatti solitamente di “rinuncie” che tasseranno e svalorizzeranno quel branco di incompetenti che ci hanno governato con lo stemma della maggioranza autorizzandoli a fare il loro interesse famigliare e per noi una bella fregatura . Ma questi vanno puniti . Per incompetenza , menefreghismo , e tante altre colpe che non capisco quale di loro si senta fiero rappresentante Italiano .
Questi fanno il danno e nessuno li punisce . Cominciamo a fargli pagare l’incompetenza . Nel mondo del lavoro , quando qualcuno fa il lavoro male , non lo si paga !

john_ludd
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 15:26

gianco@finanza,

Se c’è qualcosa che crollerà sono le banche, ripeto, le banche. Non solo quelle europee. Facile trovare le peggiori: quelle che hanno leva finanziaria peggiore e attivi di bilancio meno affidabili. Chi sono ? Deutsche Bank, Commerzbank, BNP, Societe Generale, Credit Agricole, Fortiis, RBS, LLoyds, Barclays, Goldman Sachs, Morgan Stanley, Bank Of America… alcune di queste forse parecchie saranno nazionalizzate entro 2013. In Italia non mi fiderei di alcune popolari, MPS… forse anche Unicredit che pure è italo-tedesca e che pure ha una leva 1/3 delle tedesche che stanno in piedi SOLO perchè la Bundesbank sta manipolando il prezzo dei bund al fine di mostrare un attivo migliore grazie al trucco del mark to market, ovviamente a scapito delle banche italiane e spagnole. Finchè dura… chi pensa che il debito privato sia meglio (o meno peggio) del debito pubblico deve farsi esaminare. In ogni caso non ci sarà una catastrofe improvvisa ma progressive nazionalizzazioni fino a una soluzione alla svedese, proveranno a tardare il più possibile ma semplicemente non sarà possibile. Se avete bond junior beh vendeteli. I vostri conto titoli sono sicuri, non sono titoli della banca ma vostri, lei li ha solo in custodia. Rendimenti bassi finchè volete ma i sovranazionali non falliranno di sicuro anche se qualche idiota interessato in giro che dice di disfarsi dei BEI c’è. Non fatelo. Tutti conoscono le poste svizzere ma con una ritenuta del 35% possono essere ok per piccoli importi e il franco svizzero può essere pericoloso. Se l’euro non salta (e x me non salta) gli svizzeri alzeranno il peg a 1,30 (ricordiamo da dove era partito). Interessanti le divise scandinave, le potete comprare da casa vostra attraverso i fondi monetari Nordea.

antipatix
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 15:27

Perchè no cassetta di sicurezza ?

per un precedente storico

“all’inizio del secolo scorso, un decreto emanato dal Presidente degli Stati Uniti obbligo’ tutti i cittadini a “cedere” il loro oro privato in cambio di banconote (dollari). Vi fu un’enorme violazione della proprieta’ privata e molti cittadini si ritrovarono al posto del loro oro con banconote che non avevano alcun valore in confronto. In quel caso, le cassette di sicurezza delle Banche furono le prime a venire aperte e ad essere sequestrate…”

john_ludd
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 15:31

… e comunque a meno che uno abbia una paura addosso che proprio non dorme la notte (esattamente lo scopo dei seminatori di terrore) non esiste nulla di meglio di un titolo italiano che scade entro i prossimi 3 o 4 mesi, liquido e che potete vendere quando volete e rinnovare di volta in volta a seconda delle condizioni. Oggi il sistema non è pronto a nessuno schock, a differenza del 2007 sono mesi che nelle torri d’avorio pensano notte e giorno, giorno e notte… quindi credo proprio che passerò un discreto Natale, poi la Befana poi ci pensiamo.

gremlin
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 17:15

gianco@finanza: gremlin, Perchè no cassetta di sicurezza ? Non è affidabile ? O perche se succede un default e le banche chiudono la serranda , non li becchi più come tutto il resto ?

stare liquidi vuol anche dire averli in tasca e se hai paura devi avere paura fino infondo, non è la prima volta che le agenzie chiudono porte e bancomat proprio quando tu hai bisogno di soldi
hai visto il video di Piazzapultia giovedì scorso? bene, le banche hanno facoltà di non aprire e negli USA anche di arrestare coloro che vanno a chiudere i conti

gremlin
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 17:22

antipatix@finanzaonline,

😀

antipatix
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 17:22

gremlin,

a questo punto avrà paura anche di avere le tasche bucate o degli scippi…
se lo scenario è quello di “Piazzapulita” il sistema migliore per investire i propri risparmi è un bel piede di porco ed un passamontagna.

nyarlathotep
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 17:36

chi fosse interessato li può lasciare sotto il mio materasso i soldi, sono a disposizione :mrgreen:

antipatix
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 17:40

nyarlathotep@finanza,

sicuro? ho solo monete, per via della paura degli incendi

nyarlathotep
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 17:42

questa Germania che molla l’Euro e va a vivere da sola…mah! Chissà se è vero che stanno già ristampando il D-mark!

ob1KnoB
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 17:51

C’è sempre da imparare da Zio Paperone

antipatix
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 18:07

nyarlathotep@finanza,

è vero come è vero l’Hara-Kiri:

una pratica che esiste,
ma chi la pratica…

l3g0
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 19:46

Ciao,
scusate la domanda forse sciocca, ma com’è possibile che se tutti i paesi trarrebbero giovamento da una svalutazione/monetarizzazione del debito tranne la germania, questo non venga fatto?
E’ possibile che sia la Germania ad avere l’ultima parola sulle politiche BCE? O c’è qualcos’altro?

nyarlathotep
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 20:33

antipatix@finanzaonline: nyarlathotep@finanza, è vero come è vero l’Hara-Kiri: una pratica che esiste,ma chi la pratica…

ahhahah quoto
:mrgreen:

nyarlathotep
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 20:42

barcellona@finanzaonline: nyarlathotep@finanza, probabilmente lo spread tornerà a quota 200-250 però il problema dei tassi non cambierà perche il bund a 10Y torna a crescere e si riporterà a 300 pb quindi gli interessi effettivi che lo stato Italia pagherà sarà 5%-5,50% non tanto distanti da quello odiernohttp://www.bloomberg.com/apps/quote?ticker=GDBR10:INDhttp://www.bloomberg.com/apps/quote?ticker=.ITAGER10:IND

Ciao Barça
non ho capito bene cosa pensi.
Il mio dubbio è questo: ormai le misure sul tavolo si conoscono. Molto è stato già scritto. Se ipotizziamo che non ci siano colpi di testa e che saranno effettivamente confermate in settimana, saranno sufficienti a far rientrare il rischio sui titoli del nostro Paese entro un livello sostenibile nel lungo periodo ed accettabile, diciamo un differenziale di rendimento del 2% sul bund? Le agenzie di rating sono in guerra ormai e danno l’impressione di non voler firmare nessuna pace finche non avranno trasformato la BCE in un bancomat rotto come la FED. Almeno questa è l’unica spiegazione che so darmi del casino che hanno montato da questa estate ad ora.

nyarlathotep
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 20:57

Roma, 6 dic. (TMNews) – L’Italia rischiava di non poter pagare più stipendi e pensioni. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti a ‘Porta a porta’. “Possibile che presto non ci sarebbero stati i soldi per pagare gli stipendi: con questa operazione hi chiesto agli italiani molti sacrifici, ma l’alternativa non era andare avanti come se niente fosse, senza sacrifici. Era molto concreto il rischio che lo stato non potesse più pagare gli stipendi, le pensioni… Non dobbiamo guardare molto lontano, la grecia è la rappresentazione di cosa sarebbe potuto accadere all’Italia”. Ha aggiunto Monti: “Siamo più forti (della Grecia, ndr), e saremmo stati ancora più colpevoli, ma siamo un Paese che ha vissuto bene consumando ricchezza accumulata più che produrne altra”.
E meno male che non c’era nessun reale pericolo di finire male!

ottofranz
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 21:19

ohibo ! A vedere il grafico del ssig. Nomura sarei tentato dalla storiella di Sansone & Filistei.

mmmhhhh ! 😯

lampo
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 21:42

ottofranz,

Aspetta… che la telenovela europea deve continuare ancora a lungo… tipo Dallas

L’euro deve rimanere in crisi per il prossimo decennio… così il dollaro può continuare a essere valuta di riserva, rifugio, per swap, per fare trading sul forex e via dicendo.

Se tiri via l’euro… ci perdono anche gli USA: su cosa speculano poi?

calciatore
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 22:51

La polverizzazione dell’euro inteso come moneta di scambio di una zona non integrata in niente era gia’ insita all’atto della sua entrata in circolo nel 2002, di fatto non era stata prevista nessuna via di uscita o un sistema che potesse prevedere crisi da parte dei stati membri. Quindi l’euro e’ destinato a finire nella sua accezione piu’ materiale, di moneta di scambio, non essendo garantito da nessuno. Questi sono dati inconfutabili e reali. Poi passiamo allo scenario post- euro. Si parte dal fatto che nessun stato accettera’ limitazioni alla sua sovranita’ , ne’ potranno funzionare i meccanismi di sanzione, perche’ non HANNO FUNZIONATO SINO AD ORA. Tutti i prossimi governanti eletti non saranno i presenti , perche’ chi si presentera’ addossera’ la colpa della crisi all’euro. In questo scenario l’euro collassera’ sui mercati in poche ore, sara’ solo questione di cambio , niente altro, con gap che sui grafici non saranno visibili neanche con uno scatolone di modulo continuo. Solo allora l’eurogruppo prendera atto del fallimento , e si ritornera’ alle valute pre-euro. La BCE non avra’ problemi, cosi’ come oggi e’ un palazzo vuoto e senza senso, sara’ chiusa. L’oro delle banche centrali dei paesi membri e’ rimasto dove era nel 2002.- L’unica via di salvezza per i risparmi e’ il non possedere euro, o titoli in euro. Va bene avere la MATERIALITA’ di dollari usa, sterline e franchi svizzeri. per i grossi patrimoni ci dovrebbero avere gia’ pensato i consulenti, se sono in buona fede. Tutto quello espresso in euro non sara’ piu’ riconosciuto, sia debiti che crediti, basta la conversione, e’ solo questione di ore per la contabilita’, lavoreranno un po gli informatici.

ottofranz
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 23:08

calciatore@finanza,


sia debiti che crediti,

anche i debiti …MAGARI !!! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

ottofranz
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 23:13

lampo,

sfondi una porta aperta. Ho sempre pensato che l’euro fosse una creazione USA pro domo sua

Bravi loro, ma gli piace vincere facile 🙁

Con la naturale alleanza della perfida Albione , naturalmente 8)

gainhunter
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 23:17

Il miglior investimento per chi teme l’eurogeddon è:
– baita
– mucche
– capre
– maiali
– galline
– porzione di bosco
🙂

lampo
Scritto il 6 Dicembre 2011 at 23:28

calciatore@finanza,

Concordo pienamente sul fatto che i meccanismi delle sanzioni non hanno funzionato… per cui non capisco perché vogliano riproporli. E poi se anche ti sanziono, chi paga? Lo Stato sanzionato con l’emissione di altro debito, che dopo l’Europa deve salvare, con i fondi di altri stati che invece hanno rispettato le regole?
E’ assurdo… ma è evidente che devono dire qualcosa… e far passare il tempo.

Penso sempre più che lo facciano per pian pianino instillare nella mente delle persone, che visto che c’è la crisi, devono sopportare questa politica di austerity… “è per il vostro bene…”

Per l’eventuale passaggio alla fase post-euro, se mai la faranno, sarà velocissima, al massimo un week-end. Tutto deciso in segreto prima, compreso il rapporto tra le varie valute e tutta la conversione dei crediti e debiti.
Ricordo che in questo campo il sistema finanziario non può aspettare: ci sarebbe un effetto domino allucinante! Quindi lo comunicherebbero praticamente a cose già fatte!

Scritto il 7 Dicembre 2011 at 00:31

john_ludd@finanza:
gianco@finanza,

Se c’è qualcosa che crollerà sono le banche, ripeto, le banche. Non solo quelle europee. Facile trovare le peggiori: quelle che hanno leva finanziaria peggiore e attivi di bilancio meno affidabili. Chi sono ? Deutsche Bank, Commerzbank, BNP, Societe Generale, Credit Agricole, Fortiis, RBS, LLoyds, Barclays, Goldman Sachs, Morgan Stanley, Bank Of America… alcune di queste forse parecchie saranno nazionalizzate entro 2013. In Italia non mi fiderei di alcune popolari, MPS… forse anche Unicredit che pure è italo-tedesca e che pure ha una leva 1/3 delle tedesche che stanno in piedi SOLO perchè la Bundesbank sta manipolando il prezzo dei bund al fine di mostrare un attivo migliore grazie al trucco del mark to market, ovviamente a scapito delle banche italiane e spagnole. Finchè dura… chi pensa che il debito privato sia meglio (o meno peggio) del debito pubblico deve farsi esaminare. In ogni caso non ci sarà una catastrofe improvvisa ma progressive nazionalizzazioni fino a una soluzione alla svedese, proveranno a tardare il più possibile ma semplicemente non sarà possibile. Se avete bond junior beh vendeteli. I vostri conto titoli sono sicuri, non sono titoli della banca ma vostri, lei li ha solo in custodia. Rendimenti bassi finchè volete ma i sovranazionali non falliranno di sicuro anche se qualche idiota interessato in giro che dice di disfarsi dei BEI c’è. Non fatelo. Tutti conoscono le poste svizzere ma con una ritenuta del 35% possono essere ok per piccoli importi e il franco svizzero può essere pericoloso. Se l’euro non salta (e x me non salta) gli svizzeri alzeranno il peg a 1,30 (ricordiamo da dove era partito). Interessanti le divise scandinave, le potete comprare da casa vostra attraverso i fondi monetari Nordea.

Cavolo John…direi che hai una visione che secondo me è molto valida (ovvero sono molto d’accordo sui nomi da te detti). Complimentissimi.

Scritto il 7 Dicembre 2011 at 00:34

nyarlathotep@finanza:
Roma, 6 dic. (TMNews) – L’Italia rischiava di non poter pagare più stipendi e pensioni. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti a ‘Porta a porta’. “Possibile che presto non ci sarebbero stati i soldi per pagare gli stipendi: con questa operazione hi chiesto agli italiani molti sacrifici, ma l’alternativa non era andare avanti come se niente fosse, senza sacrifici. Era molto concreto il rischio che lo stato non potesse più pagare gli stipendi, le pensioni… Non dobbiamo guardare molto lontano, la grecia è la rappresentazione di cosa sarebbe potuto accadere all’Italia”. Ha aggiunto Monti: “Siamo più forti (della Grecia, ndr), e saremmo stati ancora più colpevoli, ma siamo un Paese che ha vissuto bene consumando ricchezza accumulata più che produrne altra”.
E meno male che non c’era nessun reale pericolo di finire male!

A me la cosa che sconvolge che qualcuno continuava a dire che non c’era la crisi e che noi eravamo meglio degli altri.
LA GRANDE MENZOGNA.
Signori, mi fermo qui.

Scritto il 7 Dicembre 2011 at 00:36

…lo sapevo che il Dream Team dava il meglio in questo post…

Complimenti a tutti. BUONANOTTE!

nyarlathotep
Scritto il 7 Dicembre 2011 at 02:19

Dream Theater: A me la cosa che sconvolge che qualcuno continuava a dire che non c’era la crisi e che noi eravamo meglio degli altri.LA GRANDE MENZOGNA.Signori, mi fermo qui.

Guarda io credo che lo fossimo fino a quando il problema erano le banche non nel senso che le nostre fossero particolarmente virtuose ma senza dubbio erano meno peggio delle altre forse perchè più arretrate. Quando l’attenzione si è spostata sugli Stati siamo passati tra i peggiori automaticamente e ci siamo tireti dietro anche le banche stesse. Tipo il pinguino che scovola sul ghiaccio e si tira in acqua tutto il branco! Una clamorosa incapacità di prevedere quello che sarebbe successo, abbiamo continuato diritto verso il baratro. Speriamo solo di esserci fermati ora! 🙂

gainhunter
Scritto il 7 Dicembre 2011 at 08:01

Dream Theater: A me la cosa che sconvolge che qualcuno continuava a dire che non c’era la crisi e che noi eravamo meglio degli altri.
LA GRANDE MENZOGNA.
Signori, mi fermo qui.

Probabilmente la frase di Monti serve per far digerire la manovra.
Se davvero non c’erano soldi per pagare gli stipendi, era l’occasione buona per licenziare tutte quelle guardie forestali in eccesso e tagliare gli stipendi ai dirigenti. Invece no, i posti dei raccomandati si mantengono e li si fanno pagare agli italiani. 👿

barcellona
Scritto il 7 Dicembre 2011 at 08:49

nyarlathotep@finanza,

Buongiorno a tutti,
Penso che il governo Monti non risolverà un bel niente, come lui continua a ripetere, perchè ormai il tessuto produttivo in Italia è in via di rapida disgregazione (chiusure e fallimenti all’ordine del giorno!), quindi con la recessione e con minori entrate per lo stato in contemporanea con i tassi al 5-5,5% tra un paio di anni saremo nella stessa situazione di oggi e torneranno a chiedere AI SOLITI NOTI di nuovo sacrifici, lacrime e sangue!
Finchè non si andrà fisicamente nelle sale e prendere fisicamente chi dirige questa farsa, portarli in piazza ed impiccarli di fronte a tutto il popolo, nulla cambierà. E’ brutto affermare questo ma nulla è cambiato tra il medioevo ed oggi. Una volta c’erano i fuedi con i feudatari che trattenevano con l’ignoranza la fame il popolo fintanto che il popolo si ribellava e s’impossesava del castello per ridistribuire la ricchezza.E per sale, (o feudo), intendo le grandi banche d’affari americane, con i loro Vassalli (le Agenzie di rating) che tengono sotto scacco senza ritegno gli Stati.

gonzalo
Scritto il 7 Dicembre 2011 at 10:48

Ciao Barcellona, il problema è che buona parte di quel popolo che dovrebbe impiccare Monti non è abbastanza degno per farlo.

Come disse Gesù, chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Diciamolo chiaramente, a scapito di equivoci, che la classe politica italiana rappresenta fedelmente la nostra società.

La maggiorparte degli italiani, nei loro panni, si sarebbero comportati tale e quali ai politici, d’altronde che c’è di male se uso l’auto blu per accompagnare i figli a scuola…

barcellona
Scritto il 7 Dicembre 2011 at 10:56

gonzalo@finanza,

Monti secondo me, per ora non è in cima alla lista…i primi ad essere processati nella piazza pubblica ora si trovano oltreoceano nelle grandi banche d’affari americane (vedasi JP, GS ecc,,,con i loro vassalli le agenzie di rating)! 👿

gonzalo
Scritto il 7 Dicembre 2011 at 11:44

Sarebbe sufficiente che ognuno si assumesse le proprie responsabilità per sistemare tutto, grandi o piccole che siano

perplessa
Scritto il 7 Dicembre 2011 at 17:11

supponiamo che il calcolo di Nomura sia esatto, è verosimile che il criterio di riferimento nell’attribuzione di valori alle vecchie valute ripristinate possa essere il cross con il dollaro? allora per noi in questo momento la valuta rifugio è il dollaro, in caso di fine dell’euro, se il calcolo si facesse in base a quello?nell’ipotesi di fine dell’euro, quale ipotesi di come sarebbero determinati i cambi rispetto a tutte le altre valute mondiali, delle valute nazionali ripristinate?

schwefelwolf
Scritto il 7 Dicembre 2011 at 18:40

paolo41,

… cioè la Germania accetta di caricarsi sulle spalle – a tempo indeterminato – il resto d’Europa? E per quanto reggerebbe – ammesso di essere costretta a farlo?

paolo41
Scritto il 7 Dicembre 2011 at 20:06

schwefelwolf@finanza,

non ho detto quanto sopra. Cercando di sintetizzare, nei miei commenti in precedenti post ho sottolineato che la Germania farà di tutto per mantenere la situazione attuale, cercando di forzare i paesi meno virtuosi a impostare politiche di pareggio di bilancio e ove possibile di riduzione del debito.
Interventi del genere (a tagliare son tutti bravi) generalmente comprimono il Pil, specialmente in periodi come questi dove si sta delineando una contrazione economica diffusa.
Difficili sono, invece, gli interventi per creare sviluppo, in particolare in quei paesi, come il nostro, che hanno produzioni, salvo qualche rarissimo caso, difficilmente barrierate sia dal punto di vista tecnologico sia per valore aggiunto.
Le tabelle di cui sopra indicano che l’economia tedesca vive essenzialmente sulle esportazioni nei paesi europei (la gallina dalle uova d’oro). Ipoteticamente se saltasse l’euro la Merkel e l’industria tedesca si troverebbero, dopo un periodo di caos, a giocare con un marco rivalutato del 20-30% rispetto alle altre monete (lira, peseta, franco francese, etc).
La domanda è molto semplice: la frau è cosciente o no di questa situazione ???
Se la risposta è positiva, come penso, vuol dire che sta tirando la corda per ottenere impegni (forse impossibili) dagli stati indebitati….con la speranza che la corda non si spezzi.

gonzalo
Scritto il 7 Dicembre 2011 at 20:41

paolo41,

Ciao Paolo faccio presente però che prima dell’Euro la Germania era comunque la prima economia ‘Europa (e la 3° nel mondo)

Sostieni IntermarketAndMore!

ATTENZIONE Sostieni la finanza indipendente di qualità con una donazione. Abbiamo bisogno del tuo aiuto per poter continuare il progetto e ripagare le spese di gestione!

TRANSLATE THIS BLOG !

I sondaggi di I&M

QUATTRO SCENARI PER IL 2024

View Results

Loading ... Loading ...
View dei mercati

Google+