G20 delusione, e la Cina abbandona i progetti di sostegno

Scritto il alle 00:21 da Danilo DT

E intanto escono i nomi delle 29 banche che dovranno ricapitalizzare

Se devo dare un parere sul G20 non posso essere certo positivo. I protagonisti annunciati erano Grecia e Italia. Ma il tutto è stato vissuto nel caos più totale. Ed i mercati hanno pagato pegno. Il dibattito del referendum greco, il commissariamento dell’Italia, l’occhiolino fatto alla Cina come finanziatore salva stati, un terzo elemento da aggiungere eventualmente all’EFSF e al FMI.
E alla fine…cosa si è deciso? Cosa è successo di concreto? Per cosa sarà ricordato questo G20 e soprattutto…cosa cambierà?

Il piano di lavoro del G20

Cosa cambia? Nulla cambia…
I grandi del mondo, il G20, dopo approfondite analisi sono arrivati alla conclusione fondamentale che ci coglie tutti di sorpresa: UDITE UDITE (oooooohhhhh) … l’economia mondiale è peggiorata, i mercati ne stanno pagando le conseguenze ed occorre intervenire. Nei mercati sviluppati come nei mercati emergenti. E sicuramente il prezzo dlele materie prime non aiuta. Però non preoccupiamoci! Tutti si sono presi l’impegno di contrastare la disoccupazione e di promuovere la crescita economica in uno scenario finanziario più stabile.
Mi sto strappando le vesti per l’emozione e per le news assolutamente sorprendenti ed inattese.
E allora che si fa? Si fa un bel piano multipolare condiviso da tutti i partecipanti. L’Europa dovrà monitorare con attenzione il problema del debito, utilizzando il fondo salva tutto EFSF anche con l’ausilio della leva finanziaria (Sbaglio o…lo sapevamo già?) . E lo stesso fondo potrà essere utilizzato per la ricapitalizzazione del settore bancario.
E gli USA? Dovranno impegnarsi di più sul lato disoccupazione. Wow… sorprendente sto G20. E il Giappone? Beh, il Giappone ha già fatto molto con la ricostruzione post tsunami e quindi per il momento va bene così (….)
E poi…come non tornare sulla solita tematica valutaria? Chiesti cambi più flessibili e più realistici. Indovinate in particolar modo a chi? CINA… riwow…super… La Cina «progredirà verso la graduale convertibilità dello yuan riducendo anche il tasso di crescita delle riserve valutarie».

L’unica mini novità invece è questa: il G20 ha appoggiato (e quindi non ha fatto altro che comportare un movimento verticale dall’alto verso il basso delle teste dei paesi membri) la possibilità di una linea di credito precauzionale da cui potrebbero pescare stati in evidente difficoltà. Ovvio…linea creata quasi ad hoc per l’Italia, non si sa mai… ma attenzione, sarà una linea da cui si potrà attingere anche in caso di grandi calamità naturali.
Fine.
Bene, al prossimo G20 potrebbero ritrovarsi direttamente sulle spiagge di Cala Galdana a Minorca, dove tutti ignudi si scruteranno e almeno, in quella sede, diranno qualcosa di nuovo.

Nel frattempo però i cinesi, che non sono stupidi, non hanno abboccato alla farsa.

“I tentativi di assicurare all’Europa un supporto cinese sono sostanzialmente falliti”. Lo dicono fonti del Fondo Monetario Internazionale. La fotografia riassuntiva del clima è quella del Presidente cinese Hu Jintao che abbandona il G20 in fretta prima della chiusura ufficiale. Di questo G20 resterà la solitudine europea, assieme alle indecisioni italiane, protagoniste costanti del summit.(Source

Questa, cari lettori, è forse la notizia più importante del G20. Anche perché l’Europa ha delle sfide da vincere nei prossimi mesi che non sono da ridere, anzi…
Parliamo di banche.
Ecco la prima lista delle 29 G-SIFIs identificata da Fsb sulla base della metodologia del Comitato di Basilea sulla vigilanza bancaria, basata sui dati di fine 2009.

Sono le banche che devono ricapitalizzare. Questa lista verrà aggiornata e pubblicata annualmente a novembre, quindi non è fissata nè nel numero, nè nella composizione.

Anche la metodologia verrà sottoposta a revisione ogni tre anni per incorporare le variazioni intervenute nel sistema bancario e i progressi nella misurazione dell’importanza sistemica.

Il Financial Stability Board ha presentato “una prima lista” di 29 banche che dovranno adeguare i loro requisiti di capitale. Tra gli istituti finanziari di importanza sistemica (Sifi) figura Unicredit. Le misure per contenere la crisi del sistema, presentato al G20 da Draghi (…) E’ “un grande pacchetto”, ha aggiunto Draghi, che contiene “misure forti per ridurre i rischi” di un eventuale fallimento delle grandi banche sistemiche. Le global sifis, ha spiegato, hanno bisogno di un capital ratio più alto che deve riflettere “il costo di un loro futuro fallimento”. Le misure devono essere completate entro la fine del 2012 e l’intero pacchetto entro il 2019. Draghi ha comunque precisato che la lista delle 29 banche presentate oggi è “un primo elenco che verrà aggiornato ogni anno e sarà presentato ogni novembre”. (Source)

Volete vedere la lista? Eccovela…

Bank of America
Bank of China
Bank of New York Mellon
Banque Populaire CdE
Barclays
BNP Paribas
Citigroup
Commerzbank
Credit Suisse
Deutsche Bank
Dexia
Goldman Sachs
Group Crédit Agricole
HSBC
ING Bank
JP Morgan Chase
Lloyds Banking Group
Mitsubishi UFJ FG
Mizuho FG
Morgan Stanley
Nordea
Royal Bank of Scotland
Santander
Société Générale
State Street
Sumitomo Mitsui FG
UBS
Unicredit Group
Wells Fargo

Trovate qualche nome conosciuto?

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DT

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16 commenti Commenta
Scritto il 5 Novembre 2011 at 01:39

http://blogs.ft.com/the-world/2011/11/eurozone-crisis-live-blog-10/#axzz1cl23XNXw

Italian Finance Minister Warns Berlusconi: If You Don’t Resign, There’s Going To Be A Bloodbath In The Markets On Monday

Ebbè….

Scritto il 5 Novembre 2011 at 01:41

…e per la cronaca lo spread bund btp ha chiuso oggi a 455 bp.
buon week end!

the learner
Scritto il 5 Novembre 2011 at 09:01

Strano non ci sia anche Nomura!

7voice
Scritto il 5 Novembre 2011 at 09:11

quando si vuole parlare di crescita sostenibile, è non si nomina il petrolio ed il suo prezzo schifosamente manovrato ? allora bisogna solo sperare presto in una bomba atomica a londra ! SONO SEMPRE LORO CHE FANNO E DISFANO DI QUESTO MONDO DI PEZZENTI ! 🙄

gainhunter
Scritto il 5 Novembre 2011 at 10:16

The most important news announcement of the day was not anything to came out of Cannes (as nothing did), nor from Greece (the merry go round farce there continues unabated). No, it was a brief paragraph distributed by the CME long after everyone had gone home, and was already on their 3rd drink. It is critical, because not only is this announcement a direct consequence of what happened with MF Global several days ago, but because also it confirms one of our biggest concerns: systemic liquidity is non-existanet. We confirmed interbank liquidity in Europe was at an all time low earlier today, and can only assume the same is true for US banks. But what is very disturbing is that this is just as true at the exchange level, where it appears the aftermath of the MF collapse is just now being felt. What exactly was the announcement. Unless we are completely reading it incorrectly, it is nothing short of a margin call for tens if not hundreds of billions worth of product. Because as of close of business on November 4, today, the CME just made the maintenance margin, traditionally about 26% lower than the initial margin for specs, equal. For everything. Which means that by close of business Monday, millions of options and futures holders will be forced to deposit billions in additional capital to the CME just so they are not found to be margin deficient, and thus receive a margin call. Naturally, since it is very unlikely that this incremental amount of liquidity can be easily procured in one business day, we anticipate the issuance of hundreds of thousands of margin calls Monday, followed by forced liquidations of margin accounts across America… and the world. Just like when Lehman blew up, it took 5 days for Money Markets to break. Is this unprecedented elimination in the distinction between initial and maintenance margin the post-MF equivalent of the first domino to fall this time around?
(http://www.zerohedge.com/news/cme-goes-margin-defcon-1-makes-maintenance-margin-equal-initial-everything)

the learner
Scritto il 5 Novembre 2011 at 10:41

Non credo, onestamente sarà difficile trovare liquidità necessaria per soddisfare la richiesta di maggiori margini di mantenimento ora che la BCE ha ulteriormente abbassato i tassi e che le Banche possono andarsi a rifinanziare lì (o presso la FED, a seconda). Non trovi?

Scritto il 5 Novembre 2011 at 11:24

Concordo con te. Anche se il momento è decisamente difficile e ingarbugliato. E confusionario soprattutto sull’interbancario

Scritto il 5 Novembre 2011 at 11:27

7voice@finanza,

Cazzo non la puoi mandare Bruxell… io ci vivo….

gainhunter
Scritto il 5 Novembre 2011 at 12:20

the learner@finanzaonline,
mariothegreat@finanza,

E’ molto probabile che io non abbia capito, cosa non credete? Non è la stessa cosa che dicono a ZH? Che la scarsa liquidità forzerebbe la chiusura delle posizioni? Ho capito male? 🙄

gainhunter
Scritto il 5 Novembre 2011 at 12:21

😳 Ops, ho sbagliato a replicare, ovviamente non a mariothegreat, ma a Dream

paolo41
Scritto il 5 Novembre 2011 at 13:00

gainhunter,

si può anche supporre che ZH abbia fatto un saltino in più rispetto al comunicato di CME….Premesso che il comunicato fa riferimento ad un aumento dei margini per coprire l’eccesso di volatilità, c’è da osservare che ZH, generalmente, ci prende o, come si dice, a pensar male certe volte ci si indovina….

the learner
Scritto il 5 Novembre 2011 at 13:03

gainhunter,

Forse ha ingannato la virgola che ho messo nel post, sorry.
Quello che dico io è che pur in presenza di un mercato interbancario congelato, c’è sempre il rifinanziamento presso le Banche Centrali che ora è resa maggiormente conveniente.
Se lunedì le varie DB, JPMorgan e Goldman dovessere versare milionate di margini di mantenimento potrebbero reperire liquidità presso le Banche Centrali in maniera abbastanza agevole.
Dubito che lunedì mattina i tesorieri si affacceranno solo sull’interbancario e non vedendo posibilità di raccolta rimarranno passivi in attesa del margin call. Non credi?

percefal
Scritto il 5 Novembre 2011 at 13:41

“ma attenzione, sarà una linea da cui si potrà attingere anche in caso di grandi calamità naturali”

Ora è tutto chiaro: il dramma di Genova è opera del Berlusca che così potrá intascare i soldi e continuare a dire che in Italia va tutto a meraviglia!

(non voletemene, si scherza. Massimo rispettoper chi sta passando guai serissimi in queste ore)

gainhunter
Scritto il 5 Novembre 2011 at 14:24

the learner@finanzaonline,

Ok, capito, grazie del chiarimento 🙂
Sì, è probabile. Ma visto quanto successo in passato, possibile correzione sull’argento?

astranw
Scritto il 5 Novembre 2011 at 14:52

Penso che entro fine anno non esisterà più la sovranità dell’Italia dopo che berlusconi ha richiesto il commissariamento dell’economia italiana ( tirate voi le conclusioni) per salvare la sua immagine , sicuro del fatto che il governo cadrà quando chiederà la fiducia perché non ha più la maggioranza , a quel punto il FMI commissarierà o tenterà di governare l’Italia sotto la regia occulta della germania e francia .Sotto certi punti sarebbe meglio se qualcuno che non è immischiato con questa feccia ci governi ma in questo preciso momento sarebbe un errore devastante , ci spolperebbero peggio di grecia portogallo e irlanda messe insieme venderebbero l’Italia pezzo dopo pezzo e quando le loro banche sarebbero in salve verremmo abbandonati senza prospettiva di crescita , in sostanza verremmo spolpati delle nostre risorse PER SALVARE LORO NON NOI.

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