Commissariamento: 12 banche in Italia. E chi paga?

Scritto il alle 14:00 da Danilo DT

E siamo a 12. Eccovi l’elenco aggiornato, già uscito su IlSole24Ore,  dei 12 istituti di credito commissariati dalla Banca d’Italia.
L’ultima arrivata è la Banca delle Marche, che si è aggiunta alle altre 7 arrivate nel corso del 2013.
Come vedete si tratta di istituti di credito medio-piccoli, dove a far saltare la baracca sono le logiche “non congrue” nella concessione del credito. Quindi sofferenze bancarie che sono poi diventate perdite, voragini insostenibili per i conti della banca stessa e quindi ecco spiegato il motivo dell’intervento di BankItalia.

Tengo a precisare che questa procedura di commissariamento viene effettuata dalla banca d’Italia proprio per tutelari in primis i clienti. Ed i colpevoli sono solo loro, amministratori spesso senza logiche, senza scrupoli e peggio ancora senza competenze, figli di raccomandazioni politiche, che elargivano credito ad amici, compagni, persone “importanti” e raccomandate che poi sono saltate come delle molle.

LE DODICI BANCHE COMMISSARIATE DA BANCA D’ITALIA

…e io pago!

Ed a pagare? Proprio loro, i vecchi azionisti che ora si trovano in mano una banca che se prima valeva 100, oggi magari vale 30.

E poi i dipendenti, una categoria che una volta era considerata “privilegiata”, proprio coloro che oggi sono messi alla gogna dall’ABI perché considerati troppo pagati ed anche incompetenti. Ma cari signori dell’ABI, buttate un occhio al libro paga e rendetevi conto DOVE la concentrazione maggiore (volumetrica) degli stipendi è diretta! E soprattutto quanto guadagna CHI ha funzioni “relative” e sedie solo di rappresentanza!

Nel 2012, ha denunciato uno studio di Fiba Cisl, i massimi dirigenti bancari e assicurativi italiani hanno incassato in media stipendi 42 volte superiori a quelli degli impiegati del settore. E a qualcuno è andata persino meglio. Per Enrico Cucchiaini di Intesa Sanpaolo (nella foto), il rapporto rispetto alla media Abi è stato addirittura di 108 a 1. Federico Ghizzoni diUnicredit ed Enzo Chiesa di Bpm hanno ricevuto retribuzioni superiori alla media rispettivamente di 82 e 80 volte. Per guadagnare la cifra percepita da un impiegato medio nel corso di un anno, ha ricordato ancora la Fiba, agli amministratori delegati di Intesa Sanpaolo e Generali sono sufficienti appena tre giorni di lavoro. Anche per questo lo stesso sindacato di settore ha recentemente lanciato una campagna per una proposta di legge di allineamento delle retribuzioni massime dei banchieri a quelle dei grandi manager pubblici attorno a quota seicentomila euro. (Source)

Inoltre dite che i bancari sono incompetenti? Vero, lo sono, ma siete VOI, banchieri, i veri responsabili. Carlo, un mio caro amico, mi racconta giornalmente di come ormai il bancario venga spremuto come un limone. Non importa cosa fa, cosa sappia o cosa possa imparare. Non importa “formarlo”. Non importa se può avere prospettive oppure no. L’importante è che generi guadagni. Fare commissioni! Racimolare denaro a conto basso! Finanziare imprese con rating elevatissimi a tassi elevati! Ecco il bancario perfetto!

Però nello stesso tempo bisogna razionalizzare le reti, chiudere gli sportelli in eccesso e aumentare la produttività.

E i veri responsabili, scaricheranno il barile: colpa della crisi, dei dipendenti, delle fasi lunari, dell’estinzione degli sterodattili. Di certo LORO, i vecchi dinosauri che hanno fatto saltare le banche con il perfetto “modus hoperandi” con cui i politici gestiscono il “bene comune”, non pagheranno. E in questo tipo di sport (deresponsabilizzarsi) in Italia abbiamo il primato mondiale.

STAY TUNED!

Danilo DT

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7 commenti Commenta
Scritto il 28 Ottobre 2013 at 14:33

kry
Scritto il 28 Ottobre 2013 at 18:55

Danilo DT,

Ammazza DREM sapevatelo non esiste si dice sappiatelo è che a forza di leggerlo ormai lo dico pure io. Tornando al post avanti di questo passo non so se sta meglio chi ha i soldi in banca oppure chi sta in canna.

idleproc
Scritto il 28 Ottobre 2013 at 21:48

DT hai ragione, è la solita tecnica di paragonare il dipendente bancario e anche il direttore di piccola filiale con chi gestisce il gioco.
Vale anche per i piccoli e medi azionisti e investitori rispetto ai grandi che poi gestiscono immensi capitali con quote relativamente basse rispetto al totale dei primi.
Quando fanno sovraprofitti a breve creando sul lungo mastodontici problemi, quelli sono cosa loro, quando c’è da pagare per i problemi, quelli sono cosa degli altri.

Kry, è una questione di scelte di vita… o ne hai veramente tanti e fai un trust del quale sei beneficiario, te ne freghi della proprietà e pratichi il comunismo per pochi, oppure fai scelte di vita francescane.
In mezzo, oggi come oggi, è una rogna.

kry
Scritto il 28 Ottobre 2013 at 22:32

idleproc@finanza,

Più che scelte direi obblighi dato che in mezzo non ci sto. A proposito avevi letto il mio indovinello?

perplessa
Scritto il 28 Ottobre 2013 at 23:38

i massimi dirigenti bancari e assicurativi italiani hanno incassato in media stipendi 42 volte superiori a quelli degli impiegati del settore.
Non è solo una caratteristica del sistema bancario, è TUTTO il sistema che funziona così. perchè befera o mastropasqua quante volte è il loro stipendio rispetto agli impiegati del settore?(stiamo ancora aspettando la questione della parficazione ai magistrati della cassazione). poi ci sono i quadri internedi, anche quelli superpagati con la funzione del mantenimento di un sistema. quello che i pirla stanno sotto ad aspettare che gli seghino stipendi e pensioni per l’anima del

idleproc
Scritto il 28 Ottobre 2013 at 23:48

kry@finanza,

kry
Scritto il 29 Ottobre 2013 at 11:37

idleproc@finanza,

Te lo riscrivo se vuoi soddisfare la mia curiosità. In quale delle sette di cui è formato,in una delle tre che hanno la stessa iniziale o delle altre quattro. Ciao.

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