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ZOMBIE ECONOMY 2.0: fame di rendimenti, la situazione di complica
Nei post che ho pubblicato precedentemente, ho voluto sottolineare quello che secondo me può essere sintetizzato come “eccesso di ottimismo”, soprattutto dopo quanto è avvenuto. Due crack non indifferenti che hanno dato una forte accelerata al mercato. Le elezioni USA e ovviamente le news sul virus Covid-19.
La verità sta nel fatto che l’euforia del momento è una reazione emotiva, dovuto al fatto che finalmente si vede la luce in fondo al tunnel, la fine dell’incubo Covid-19, quantomeno nell’immaginario collettivo. Ma purtroppo dobbiamo essere realisti e sappiamo benissimo che la strada da fare è ancora lunga. Sia dal punto di vista sanitario che economico.
Dal punto di vista sanitario non sono certo la persona più competente per parlarne, anche perché di “rumore” se ne fa fin troppo. Vi consiglio però di leggere gli ultimi commenti dell’amico John Ludd, una visione alternativa che non si ferma a quanto il giornalismo italiano, non sempre di qualità trasmette alla collettività.
Dal punto di vista economico il mercato sta scommettendo su quello che io definisco il Bypass, ovvero uno spostamento temporale della ripresa di qualche mese senza compromettere troppo il tessuto economico, grazie al sostegno fiscale e monetario. Che al momento è ancora tutto da dimostrare.
Intanto però guardate questi grafici.
Questi grafici di BofA illustrano la straordinaria positività che il mercato sta scontando in questo momento. Una positività che forse non è così giustificata, in questo momento. Tanto che, quando torna l’euforia, crolla la percezione al rischio. Guardate gli “INFLOWS” sul mondo High Yield.
E il sistema ovviamente ne approfitta. Infatti le cosiddette aziende “zombie” sentono puzza di business e via… vai col debito che ovviamente il mercato si fagocita golosamente, vedendo qualche centesimo di spread da titoli paritetici. Un’occasione che non si può perdere!
Si parla di circa 1,4 miliardi di nuovo debito. Par bleu! [Bloomberg]
Questo debito dovrà essere pagato, giusto? Ma…sarà pagato? Oppure il sistema dovrà fare il possibile per far reggere la baracca, magari comprimendo per un tempo indeterminato i tassi a livelli bassissimi per evitare il default di tanti emittenti?
Parliamo di Boeing Co., Carnival Corp. e Delta Air Lines Inc. a Exxon Mobil Corp. e Macy’s Inc., nomi altisonanti che per anni sono stati il simbolo della macchina economica USA ma che oggi sono quasi cadute in disgrazia.
E come vedete dal grafico, molte di queste aziende sono diventate zombie e così resteranno. Con effetti sul tessuto economico di che tipo?
Immaginate che la strada si fa sempre più scivolosa e come reazione, l’automobilista non rallenta, bensi accelera ulteriormente. Ecco, questo è quanto sta accadendo.
Ma non pensate ad un processo limitato o isolato. Quasi 200 aziende si sono unite al mondo “zombie economy” dall’inizio della pandemia, secondo un’analisi Bloomberg che prende in esame i dati finanziari di 3.000 tra le più grandi società quotate in borsa del paese. Signori, è quasi il 20% di queste aziende la percentuale delle aziende “zombie”, ovvero società che stanno in piedi con lo sputo ma sono praticamente in default.
Un piccolo paragone. Crisi Lehman, le aziende zombie erano con circa 500 miliardi di debito. Oggi è quasi il triplo.
Inutile dirlo, la cosa che non deve mai mancare è la fiducia, un bene (ormai definiamolo tale) intangibile che è alimentato dall’intangibile del sistema (un esempio è il “whatever it takes”) e dal debito. Ognuno faccia le sue considerazioni in merito.
Questo ultimo grafico illustra bene la situazione. Il percorso è lungo, a breve (linea azzurra) il sentiment degli investitori è tornato molto positivo. Ma questo non basta. Occorre che la situazione si stabilizzi e la linea arancione torni in area positiva. Questa è la grande sfida. E sopratutto è far si che poi torni positiva e li ci rimanga….
? US- INVESTOR-SENTIMENT ?
A breve è ai MASSIMI. Ma la media è ancora sotto lo zero. Fisiologico un rientro dai MAX ma la grande SFIDA è il ritorno della linea arancione STABILMENTE sopra lo ZERO.#sentiment #surveys pic.twitter.com/ZjK6v4GUMt— Danilo Ribo DT ? (@intermarketblog) November 18, 2020
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Secondo me si punta alla sussistenza, sempre con speranza di quadro economico in miglioramento… ma occorre essere realisti.
Ma al mercato interessa davvero la crescita economica ? Io non credo sia ciò che desideri. La situazione ideale è lo stimolo monetario e ora anche fiscale continuo, non deve mai smettere. Se per qualche ragione dovesse interrompersi non credo esista forza nell’universo in grado di sostenere le quotazioni di mercato essendo determinato da una manciata di titoli con valutazioni fuori scala.
TIPICO COMPORTAMENTO DI UN TOSSICO CHE VA IN CRISI DI ASTINENZA
Ma al mercato interessa davvero la crescita economica ? Io non credo sia ciò che desideri. La situazione ideale è lo stimolo monetario e ora anche fiscale continuo, non deve mai smettere. Se per qualche ragione dovesse interrompersi non credo esista forza nell’universo in grado di sostenere le quotazioni di mercato essendo determinato da una manciata di titoli con valutazioni fuori scala. Ma in caso di modesta reflazione assisteremmo probabilmente a una rotazione monumentale che avverrà nel corso di poche sedute, ovvero chi investe passivamente, cioè il 95%, non solo non riuscirebbe a beneficiarne ma si troverebbe dal lato perdente del mercato. Una possibilità, non una previsione.