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YUAN svalutato. La CINA rilancia la guerra valutaria.
Le mosse della PBoC mirano a ridare slancio alle esportazioni. Ma attenzione: vengono rotti certi equilibri e addirittura potrebbero cambiare i programmi della FED in merito al futuro rialzo dei tassi.
Il mercato ha sempre ragione. O quantomeno “vede lungo”. Proprio ieri parlavamo della Cina, della PBoC, del rally del listino di Shanghai e dei rumors su una nuova presa di posizione della banca centrale cinese a sostegno dell’economia, in frenata libera.
Questi rumors erano anche l’unico motivo che poteva giustificare una giornata molto positiva in borsa. Ed in effetti quello che si temeva è poi accaduto. Manovra sui tassi? Questa volta no. Nuova iniezione di liquidità? No, non si doveva “salvare” in emrcato da particolari crolli come è successo qualche settimana fa. Bisognava “salvare” la fase produttiva. E allora cosa fa la PBoC, dimostrando innanzitutto di avere delle potenzialità operative ancora immense? Fa quello che serve per ridare smalto alla parte più problematica dell’economia nelle ultime ore: spinge l’export svalutando lo Yuan cinese.
China devalued the yuan on Tuesday after a run of poor economic data, guiding the currency to its lowest point in almost three years in a move it billed as free-market reform.
The central bank described it as a “one-off depreciation” of nearly 2 percent, based on a new way of managing the exchange rate that better reflected market forces, but economists said the timing suggested it was also aimed at helping exporters.
Data released at the weekend showed that China’s exports tumbled 8.3 percent in July, hit by weaker demand from three huge trading partners – Europe, the United States and Japan.
(Source)
E guerra valutaria sia.
Il cosiddetto PEG è stato quindi violato, con una svalutazione di quasi il 2% (1.9% per la precisione) il fixing giornaliero dello yuan sul dollaro. Pechino dice: “Tranquilli, la mossa è “una tantum”. E dice anche che con questa svalutazione lo Yuan ha una valutazione più reale. Ma intanto il segnale dato al mercato è importante. E’ un tutti contro tutti e la Cina userà qualsiasi arma per ottenere i suoi target.
Un ultimo appunto. Uno Yuan più debole porta ad avere un USD più forte. Gli effetti sul mercato potrebbero essere quelli di un rialzo dei tassi per la FED: E quindi, indirettamente, la mossa della PBoC rischia di avere anche degli importanti effetti sulla politica monetaria USA.
MI sembra quindi molto chiaro che le armi di politica monetariain mano alla Cinanon potranno che rompere certi equilibri che si erano instaurati sul mercato. In altri termini, mors tua, vita mea.
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