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WARNING RECAP: rally mercati senza confini
Non è certo facile poter tracciare delle previsioni per i mercati finanziari, viste le innumerevoli criticità che possono influenzarne la tendenza. Quello che possiamo però fare, è cercare di capire cosa sta succedendo e prendere consapevolezza.
Avrei voluto fare un recap su tanti indicatori e poi il tempo è sempre quello che è e l’attività di “ricerca ed analisi” è sempre più sacrificata dalla quotidianità che ti porta via 25 delle 24 ore a disposizione.
Ho però trovato un buon compromesso, un grafico strutturato di Lohman Econometrics che mette a confronto tanti indici ed indicatori, permettendo una buona analisi sommaria della situazione.
- SP500 vs margin debt: l’uso della leva finanziaria a livelli assolutamente estremi anche a livello di esposizione YOY%
- Value vs Growth: grafico che abbiamo già analizzato, segna un ulteriore estremo che abbiamo visto nel 2000-2001
- Tassi reali negativi: io la definisco la “benzina” per i mercati. Tassi fortemente negativi sono positivi per le borse. Però è anche vero che raggiunti certi picchi…
- SP500 e dividendi reali. Le borse sono care? Di certo non sono a buon mercato. E la situazione sembra nuovamente estrema.
- Asset FED e Forward P/E: finchè la FED spinge, c’è speranza. E se smette di spingere? Ecco perché gli occhi sono puntati su cosa vorrà fare la FED
- Correlazione Bond Equity: nuovamente MOLTO alta, unidirezionale. Situazione estrema e storicamente non sostenibile per lungo tempo.
- Valutazioni dell’equity con il GDP: il mercato è caro, perché le aspettative (già incorporate) sono importanti. Con tutti i pro ed i contro che ne derivano.
- Aumenti di capitale: è vero che la liquidità è tanta e quindi il mercato “ne approfitta” ma certi estremi fanno pensare. Sono capitali indirizzati a rinforzare le imprese, per investire e crescere (ripartenza ciclica) ma ripeto, certi estremi devono farci pensare, nel bene e nel male. In questo caso: è un estremo da vedere obbligatoriamente in chiave negativa? Non è assolutamente detto.
L’unica cosa certe è che molti indicatori sono “condizionati” dalla straordinarietà del momento. E se lo status quo non cambia, anche la tendenza continuerà. Bisogna solo sperare che qualche ingranaggio non si inceppi.
STAY TUNED!