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WALL STREET: regge la borsa USA anche senza grande entusiasmo
La borsa italiana è in difficoltà per colpa della crisi politica, ma Wall Street continua imperterrita la sua strada che però sarà più volatile. Analisi COT Report del CFTC [Guest post]
Cari amici, nella settimana appena trascorsa, è stata l’Italia, alle prese con la formazione del primo governo gialloverde, il maggior problema dei mercati finanziari internazionali. In particolare, si teme che il Belpaese possa innescare una nuova crisi dell’eurozona. Personalmente, pur non avendo votato nessuno dei due contraenti del nuovo contratto di governo, trovo tali preoccupazioni un po’ pretestuose e sicuramente molto premature. Non si può infatti negare che le politiche fiscali europee, estremamente restrittive, non abbiano funzionato, ed abbiano creato molti problemi. Ben venga dunque uno stimolo al cambiamento di un’Europa da tempo in palese e costante declino. Italia a parte, i mercati finanziari appaiono abbastanza tranquilli e benimpostati. Sorprende in particolare la tenuta, ancora molto buona, del ciclo economico espansivo. E’ ormai abbastanza certo che anche nel 2018 non assisteremo ad una recessione dell’economia internazionale.
Lo scenario intermarket, infatti, lancia ancora segnali molto incoraggianti. In particolare, continua l’apprezzamento del dollar index, risalito sino a quota 93,64. Di conseguenza respirano sia l’euro che lo yen e con loro le economie di Europa e Giappone. Anche le commodities continuano ad apprezzarsi, ma in maniera ancora moderata e non preoccupante, non minacciano cioè la crescita economica, che anzi sembra ancora tenere alla grande. Buone nuove giungono anche dal mercato obbligazionario. In quest’ultima ottava, infatti, i rendimenti dei bond decennali Usa sono risaliti di 9 bps ed hanno raggiunto quota 3,06 %. I rendimenti dei bond a due anni, invece, sono cresciuti di un solo bps, e stazionano a quota 2,55 %. Dopo oltre nove anni di crescita la yield curve è pertanto ancora positivamente inclinata e la differenza tra i rendimenti a 10 e 2 anni è ancora superiore ai 50 bps. E’ quindi ormai certo che la crescita dell’economia Usa proseguirà per tutto il 2018, e probabilmente anche nei primi mesi del 2019. Anche i mercati azionari sembrano esserne ormai convinti. Il nostro benchmark azionario mondiale, l’S&P 500, infatti da alcune settimane staziona tranquillamente sopra quota 2.700 punti, e ha probabilmente le potenzialità per un ulteriore spike rialzista.
Ciò premesso, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : – 158.999
Large Traders : + 83.963
Small Traders : + 75.036
Si conferma, dunque, e si consolida, la configurazione del mercato dei derivati azionari Usa, in auge ormai da oltre 5 mesi. In quest’ultima ottava, registriamo variazioni, nelle posizioni dei diversi operatori, pari a 19.156 contratti. In particolare, i Large Traders acquistano ben 18.624 contratti long e consolidano nuovamente la loro posizione trend-following, Net long. Gli Small traders, invece, acquistano anch’essi i residui 532 contratti long, e rimpinguano ai livelli massimi degli ultimi anni la loro posizione Net Long. I Commercial Traders, per contro, cedono l’intero lotto dei 19.156 contratti long, e riportano la loro abituale posizione di copertura Net Short a livelli nuovamente estremi ed elevati. Le movimentazioni di quest’ultima settimana consolidano ulteriormente l’assetto attuale del mercato dei derivati azionari Usa, che rischia quindi di perdurare ancora a lungo, forse per l’intero anno. Assetto statisticamente associato ad un mercato azionario molto volatile e lateral-rialzista. Ed in effetti sembra proprio questo il refrain di mercato di quest’anno. Refrain non proprio facile da gestire. Manca infatti una direzionalità marcata e non si escludono picchi improvvisi di alta volatilità. Per conseguire delle performance bisogna pertanto esser bravi ad individuare e sfruttare, all’interno del trend generale, qualche mini-trend di breve durata. In quest’ottica, il mini-trend in corso mi appare particolarmente favorevole, lo scenario intermarket, infatti, lascia presagire che la crescita economica proseguirà senza intoppi anche nei prossimi mesi. Potrebbe pertanto esserci spazio per un ulteriore spike rialzista delle quotazioni azionarie.
In particolare l’S&P 500 potrebbe risalire sin quota 2.830 punti, che costituisce il mio target di previsione per fine d’anno. Solo il 4,3 % in più delle attuali quotazioni, non molto. Ma anche su altri mercati, ossia sui mercati forex, commodities e bond, non credo esistono allo stato opportunità migliori. Ripeto allo stato, perché come ben sapete, gli scenari possono rapidamente cambiare. E’ quindi opportuno monitorare sempre, e con costanza, l’andamento dei mercati, e decidere la propria operatività step by step.
Futuro prossimo che si prospetta, quindi, sempre un pò incerto per i mercati azionari, che cercherò, comunque, di tradare con il mio originale trading system, fondato sullo sfruttamento e sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi e nelle ricerche dei professori Jegadeesh e Titman, ed illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. In questo movimentato inizio d’anno, il mio portafoglio, denominato “ Azioni Italia – LTM “, registra una perdita del 3,72 %, imputabile alla notevole volatilità affrontata, nonchè alle bizzarrie della borsa italiana, che ha sinora registrato un apprezzabile + 6,01 %. Conseguita pertanto una sotto-performance del 9,73 %, che non fà venir meno la fiducia nel mio trading system, che negli ultimi 5 anni ha conseguito una sovra-performance media annua pari al 16 %. Ciò detto, in coerenza con quanto in precedenza esposto, questa settimana innalzo dall’ 82,5 all’ 87,5 % le mie posizioni long e riduco dal 17,5 al 12,5 % le mie posizioni short, assumendo di conseguenza una posizione Net Long, molto audace, pari al 75 % del mio portafoglio. Chi desiderasse approfondire e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ può consultare, se vuole, direttamente il mio sito.
Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.
Lukas