WALL STREET perde il sostegno del MARGIN DEBT
La leva finanziaria utilizzata per investire in equity sta scemando. Borsa e margin debt sono sempre andati di pari passo e la divergenza che si sta creando non è certo un buon segnale per Wall Street.
Alla maggior parte dei lettori e dei traders sicuramente sarà sfuggito il compleanno visto in questi ultimi giorni. Mi riferisco a quella famosa quota di 666 vista il giorno 6 marzo 2009, il 06/03/09 a quota 666.
Chi è superstizioso ha potuto inventarci le storie più strane. Intanto però un dato è indiscutibile. Venerdi, che era il 6 marzo 2015, ovvero 6 anni dopo, il mercato si trova con quotazioni praticamente triplicate da quanto visto nel 2009. Oggi siamo a quota 2100. Circa un 36% all’anno (come media).
Numeri da capogiro che mettono in crisi anche i più acerrimi rialzisti. Come si può pensare che un trend rialzista di tali dimensioni, di tale durata e portata, possa continuare all’infinito?
Sarebbe bello poter stabilire il cosiddetto “turning point” ma è quanto mai difficile poter “azzeccare” minimi e massimi di mercato.
Il sottoscritto come sempre non è certo in possesso di strane sfere di cristallo e quindi come tutti i comuni mortali posso solo creare ipotesi e cercare di attenersi all’intermarket.
Margin Debt in divergenza
Resta sempre interessante però tastare il polso alla speculazione, guardando lo stato di salute del margin debt.
E qui qualcosa inizia a non tornare. Come potete vedere da questo grafico, il margin debt sta iniziando a divergere dall’indice SP 500. Una cosa strana visto che sono sempre andati di pari passo.
Per la cronaca il margin debt rappresenta l’indebitamento degli investitori USA (i quali usano la leva finanziaria per investire in borsa). Un vero e proprio polmone di liquidità che ha alimentato la speculazione e, quindi , il trend di mercato. Ma ecco che qualcosa sta cambiando. Sarà anche colpa dei venti di rialzo dei tassi in casa FED, oppure un rallentamento degli utili, o forse un ciclo di borsa ormai a fine corsa, chi lo sa.
Intanto un dato è indiscutibile, proprio come il 300% abbondante di performance in 6 anni di Wall Street. La leva finanziaria utilizzata per investire in borsa sta diminuendo. A questo punto o ci pensa ad esempio la liquidità della BCE (che indirettamente potrebbe anche alimentare Wall Street) oppure la vedo dura.
O quanto meno, nella migliore delle ipotesi, si prospetta una lateralizzazione. (Qui sotto confronto tra margin debt e indice Wilshire 5000, ovvero l’indice di borsa più completo a Wall Street)
E poi lasciamo perdere tutto quel mondo che riguarda la più tradizionale analisi tecnica. Ce ne sarebbe da dire a tonnellate. Mi limito solo a pubblicare un grafico: Non rappresenta la certezza, ma solo un punto di vista interessante e poi ognuno di voi lo interpreti come crede (meglio dire così sennò poi arrivano gli sciacalli a massacrarti! LOL! Meglio allora che cliccate QUI e ve li vediate da soli)
UPDATE: Ultima analisi su SP500, Margin Debt e Bilancio FED
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NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)
…come al solito poca memoria
A proposito di poca memoria
il 6 marzo 2000 il Nasdaq toccava 5000 e le quote erano più o meno come in questo tool:
http://graphics.wsj.com/billion-dollar-club/
amazing!
EVVAIIIIIIIIIII
Intanto ho inserito un grafico in coda al post….Buttateci un occhio, non dice nulla di nuovo ma rende bene l’idea IMHO
avevo letto, è davvero spassoso ma in fondo sono solo tipi strani che vogliono perdere i propri soldi investendo in roba totalmente illiquida con una probabilità su n-mila di riaverli indietro. Li chiamano “angels” un nome appropriato, uno che regala il proprio denaro è davvero un santo.
per tutti quelli che pensano che fiumi di denaro si è riversata sull’equity …
un tantino illiquido questo mercato, così tanto per dire …
vero ma i buyback vanno a tutto gas, oltre i record del 2007/08, verso nuovi orizzonti !
http://ftalphaville.ft.com/2015/03/05/2121147/us-equity-market-stat-du-jour/