WALL STREET: la borsa USA sente poco il rischio geopolitico
Malgrado al debolezza dei listini americani, si percepisce poco, sui mercati dei derivati, quello che possiamo definire il “rischio geopolitico”. Anche se poi, forse, i problemi sono altrove. [Guest post]
Cari amici, nella settimana appena trascorsa, le perduranti tensioni geopolitiche hanno innervosito alquanto i mercati finanziari internazionali. In particolare, non appare chiaro, e non si comprende, ove il neo presidente Usa voglia andare a parare, ossia quali siano gli obiettivi di questa nuova ed inattesa tensione internazionale.
Le motivazioni ufficiali non appaiono, infatti, plausibili, e stridono alquanto con il suo principale slogan elettorale “ America First “. Le vere ragioni, per ora non confessate, potrebbero pertanto essere ben altre, ossia riguardare problematiche interne ed endogene all’economia Usa. I riflessi sullo scenario intermarket appaiono, infatti, poco coerenti e chiari. Registriamo, innanzitutto, un latente indebolimento del dollar index, che a fatica si mantiene sopra quota 100. Ma la valuta Usa non era il classico bene rifugio, in cui rifugiarsi in momenti di tensione internazionale ? La debolezza di questi giorni, al contrario di quante accade all’oro, pone pertanto molti interrogativi. I bombardamenti in Medio Oriente e la flotta navale in Asia, sembrano, infatti, testimoniare una latente debolezza più che una prova di forza. Le commodities, invece, pur manifestando qualche pressione rialzista, appaiono sostanzialmente stabili. Evidentemente tale mercato non è preoccupato, e non sembra prendere molto sul serio le iniziative belliche Usa. Altri inquietanti interrogativi sorgono osservando gli andamenti del mercato obbligazionario. In questa settimana di estrema tensione geopolitica, i tassi sui bond decennali Usa arretrano infatti di altri 14 bps, e tornano a quota 2,24 %. Di conseguenza la Yield curve Usa appare sempre meno inclinata. E ciò non è un buon viatico per la crescita economica futura dell’economia americana. Non vorrei che fosse questa la vera ragione delle attuali tensioni geopolitiche. Anche il mercato azionario, molto ben impostato e solido, è costretto comunque a prenderne atto. Le tensioni geopolitiche inducono, infatti, gli indici azionari Usa ad alimentare una correzione, seppur ancora molto modesta e limitata. In particolare, il nostro benchmark di riferimento, l’S&P 500, quota oggi 2.328,95 punti, ossia il 3 % in meno dai massimi storici registrati ad inizio marzo.
Ciò premesso, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : – 57.051
Large Traders : + 52.317
Small Traders : + 4.734
A dispetto delle tensioni internazionali, il mercato dei derivati azionari Usa, conferma il suo precedente assetto ed appare del tutto stabile. In quest’ultima ottava registriamo, infatti, variazioni molto esigue nelle posizioni dei diversi operatori, pari a soli 2.467 contratti. In particolare, i Commercial Traders, non sembrano temere un peggioramento ulteriore della situazione politica internazionale, cedono pertanto l’intero lotto dei 2.467 contratti long, e rimpinguano la loro già consistente e solida posizione Net Short. I Large Traders, invece, senza particolare entusiasmo, acquistano altri 735 contratti long, e consolidano la loro, ormai molto datata, posizione Net Long.
Gli Small Traders, infine, acquistano i residui 1.732 contratti long, e per ora non mutano la loro posizione, che rimane, seppur di misura, Net Long. Le esigue movimentazioni di quest’ultima settimana, non lasciano presagire un ulteriore incremento della volatilità sui mercati azionari Usa e mondiali.
Speriamo che ciò voglia significare anche un contemporaneo allentamento della grave situazione di tensione geopolitica raggiunta. Che il mercato corregga taluno degli eccessi prodottisi negli scorsi mesi non è affatto una cattiva notizia. La circostanza che la correzione in corso sui mercati azionari sia molto ordinata, pur in presenza di una grave situazione geopolitica, testimonia, infatti, seppur indirettamente, della loro solidità e della loro forza. In passato, in circostanze analoghe, abbiamo assistito a ben altre reazioni sui mercati finanziari internazionali. Certo restano tutti i dubbi e le incognite in merito alle scelte politiche ed economiche dell’Amministrazione Trump, che si dimostra, per ora, alquanto insondabile ed imprevedibile. Mancanza di certezze, per ora non particolarmente prezzata dal mercato, ma che alla lunga potrebbe comunque impattare in maniera significativa. E’ ben noto, infatti, che, i mercati odiano, più ancora delle cattive notizie, le situazioni d’incertezza.
Futuro prossimo che si prospetta, pertanto, ancora molto incerto e complesso, che cercherò, comunque, di tradare con il mio originale trading system, fondato sullo sfruttamento e sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi e nelle ricerche dei professori Jegadeesh e Titman, ed illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Da inizio d’anno il mio portafoglio “ Azioni Italia – LTM “, registra una performance positiva, pari al 6,5 %. Performance superiore a quella realizzata dal Ftse All Share, pari, nel contempo, al + 4,5 %. Conseguita, pertanto, una sovra-performance del 2 %, inferiore alle nostre attese, che non fa comunque venir meno la fiducia nel nostro approccio operativo, che nei passati 4 anni ci ha regalato una sovra-performance media annua pari al 20,8 %. In coerenza con l’analisi di mercato esposta e con la mia view d’ordine generale, questa settimana, muto leggermente la mia esposizione sul mercato azionario italiano, riduco cioè dall’85 all’80 % le mie posizioni long, ed incremento dal 15 al 20 % le mie posizioni short, assumendo di conseguenza una posizione Net long pari al 60 % del mio portafoglio. Chi desiderasse approfondire e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ può consultare, se vuole, direttamente il mio sito.
Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.