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Wall Street e COT Report: Chart e analisi
GUEST POST: analisi dei dati del CFTC e del COT Report secondo Lukas.
Cari amici, anche quest’anno, i doni per gli investitori non sono arrivati, come atteso, nella settimana del babbo natale, bensì in quella della molto piu’ generosa befana. In particolare, il nostro benchmark azionario di riferimento, l’$&P 500, ha registrato un rialzo settimanale monstre pari al 4,57 %, che ha riportato l’indice ai livelli massimi dal bottom del 9 marzo dell’anno 2009.
Quanto allo scenario intermarket, la settimana trascorsa si è caratterizzata soprattutto per il concomitante e consistente storno registratosi nelle quotazioni del mercato obbligazionario. Al riguardo, qualcuno, anche sul nostro blog, ha cominciato a prendere in seria considerazione l’ipotesi da me sommessamente avanzata la scorsa settimana, ossia che il mercato cominci seriamente a temere gli effetti inflazionistici della politica monetaria iper-espansiva attuata negli ultimi anni dalle diverse banche centrali. A mio avviso, il pericolo esiste, ma allo stato esso rimane del tutto latente. Le risultanze dell’ultima settimana, relative sia alle quotazioni delle commodities, che al tasso di disoccupazione non lasciano infatti intravvedere alcun imminente pericolo inflazionistico. In realtà, lo storno settimanale del mercato obbligazionario, è stato secondo me indotto da un’errata interpretazione del comunicato della Fed, circa una fine anticipata del QE 3. E’ vero che finisce il QE 3, ma inizia il QE 4, che gode di un budget mensile addirittura raddoppiato, pari a ben 85 miliardi di dollari. Esiste finanche già un calendario degli acquisti quotidiani di titoli programmati dalla Fed. Dunque non ci sarà alcuna fine anticipata della politica monetaria espansiva da parte delle autorità monetarie statunitensi.
E quindi credo che anche per il prossimo futuro continueranno a verificarsi le ormai note correlazioni invalse tra incremento della base monetaria, incremento delle quotazioni dell’oro e del mercato azionario, ben illustrate in questo recente grafico pubblicato dalla Fed di St. Louis
Dopo tale premessa, passo, ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale,
pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i
valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere
i seguenti :
Commercial Traders : – 79.807
Large Traders : + 37.714
Small Traders : + 42.093
Come previsto, anche questa settimana non è mutata la configurazione complessiva del Cot Report sull’azionario Usa. Si registrano, inoltre, limitate movimentazioni settimanali nelle posizioni nette dei diversi operatori. In particolare, i Commercial Traders riducono l’entità della loro posizione Net Short di 4.179 contratti, ceduti loro dai Large Traders per 3.607 unità, e dagli Small Traders per 572 unità. Configurazione, che riconferma dunque il trend laterale e moderatamente rialzista del mercato azionario, anche se dopo il balzo di quest’ultima settimana, probabilmente prenderà una pausa di riflessione.
Per quanto concerne, infine, il mio nuovo portafoglio titoli, frutto dello stock picking effettuato sul listino nazionale, condotto sulla base della strategia “ LONG TERM MOMENTUM “, registro in questa prima settimana dell’anno, un guadagno del 5,54 %. Riconfermo pertanto la mia personale scelta, scegliendo solo titoli appartenenti al FTSE MIB, ed appartenenti al settore FINANZA, ossia titoli dei settori BANCHE, ASSICURAZIONI, e SERVIZI FINANZIARI
Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici del blog
una serena e proficua settimana.
LUKAS
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