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Wall Street e COT Report: Chart e analisi

Scritto il alle 14:31 da Lukas

GUEST POST: analisi dei dati del CFTC e del COT Report. Aria di decoupling tra le borse mondiali.

Cari amici, in quest’ultima settimana i mercati finanziari, dopo alcuni mesi di esuberanza irrazionale, hanno dovuto inevitabilmente ricominciare a fare i conti con i dati fondamentali dell’economia globale.

Preoccupa, in particolare, il rallentamento dell’ economia cinese, il cui tasso di crescita è sceso ( si fa per dire ) nel primo trimestre del nuovo anno all’8,1 %. Preoccupa, altresì, la recessione economica ormai conclamata nell’ Eurozona. Impaurisce, sempre più, la situazione del debito dei PIIGS, e ricomincia quindi a crescere lo spread col sempre solidissimo Bund tedesco. Rallenta anche la crescita degli occupati negli Usa, il cui tasso di disoccupazione è ancora fissato all’8,2 %, ad un tasso cioè di gran lunga superiore alla sua
media storica. Il rallentamento dell’economia globale trova infine conferma nella discesa delle quotazioni delle commodities. In realtà, queste notizie non sono certo una novità dell’ultima settimana, poiché esse caratterizzano l’economia mondiale sin dal momento della deflagrazione della crisi finanziaria, ossia dall’anno 2008. Come magistralmente evidenziato dai quotidiani post del nostro blog, solo gli ingentissimi interventi di politica monetaria espansiva, hanno regalato ai mercati qualche limitato periodo di serenità, dissociandoli artificiosamente dalla triste situazione dell’economia reale. In particolare, il nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, dopo aver goduto di alcuni mesi di assoluta dissociazione, questa settimana ha registrato una flessione dell’1,99 %. E’ la flessione più marcata degli ultimi 4 mesi. Non possiamo certo già parlare d’una inversione del trend, ma evidenziamo che negli ultimi 2 mesi il nostro indice Usa di riferimento ha registrato una crescita limitata dell’1,46 %. Potrebbe quindi essere l’inizio della fase di distribuzione che precede la ricorrente correzione estiva degli indici azionari. Non parliamo invece del nostro FTSE MIB, che in meno di un mese ha perso ben il 16,2 %, al quale evidentemente nemmeno il LTRO da 1000 miliardi di euro riesce a portare sollievo.

Dopo tale premessa, passo come sempre ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati ieri sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti :

Commercial Traders : – 37.172

Large Traders : – 1.275

Small Traders : + 38.447

Non è dunque mutata la configurazione del Cot Report sull’azionario Usa. Evidenzio però, che i Commercial Traders hanno praticamente raddoppiato la loro precedente posizione Net Short, acquistando altri 18.955 contratti short, venduti loro dai Large Traders nella misura di 7.853 contratti, e soprattutto dagli Small Traders per 11.102 contratti. Pertanto anche questa settimana sono soltanto gli Small Traders, ad assumere, ed anzi ad accrescere ulteriormente, la loro del tutto usuale posizione Net Long. Al riguardo, devo aggiungere che il livello di squilibrio nelle posizioni dei diversi operatori raggiunto in quest’ultima settimana risulta essere statisticamente uno dei piu’ negativi per le prospettive future dei corsi degli indici azionari Usa.

E’ dunque molto probabile un’altra settimana di ribasso delle quotazioni per il settore dell’equity.  Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici del blog una serena settimana.

Lukas

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2 commenti Commenta
pinco14
Scritto il 16 Aprile 2012 at 16:09

ciao Lukas
Anche oggi decoupling, ma all’incontrario a quanto sembra…Soprattutto Nasdaq (Apple) sta prendendo una discreta botta, in controtendenza con altri indici…che sia finalmente arrivata un pò di sana correzione anche oltreoceano?

Lukas
Scritto il 16 Aprile 2012 at 21:53

pinco14@finanza,

Decoupling all’incontrario ?…..non mi pare prorio….eppoi non ve ne sono le premesse !!!!
Sino a quando in Europa non si sostituisce una classe dirigente di livello molto inferiore a quelle che l’ hanno preceduta…..nulla cambierà. Speriamo si cominci da Parigi tra poche settimane !!!

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