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Wall Street e COT Report: Chart e analisi

Scritto il alle 14:45 da Lukas

GUEST POST: analisi dei dati del CFTC e del COT Report. Aria di decoupling tra le borse mondiali.

Cari amici, anche in quest’ultima settimana i mercati finanziari hanno, da un lato riconfermato il contraddittorio scenario intermarket degli ultimi mesi, e dall’altro sancito molto platealmente l’ormai evidente decoupling economico-finanziario esistente tra le due sponde dell’Atlantico. Anzi, a mio avviso, è molto probabile che il primo, ossia il contraddittorio scenario intermarket, sia in realtà figlio ed espressione del decoupling in atto tra l’economia a stelle e strisce e quella dell’ eurozona. E tra i diversi mercati, sono stati proprio quelli borsistici che, nelle ultime 2 settimane, hanno reso tale situazione del tutto evidente e tangibile. Basti pensare, infatti, che mentre in Europa abbiamo registrato sensibili storni delle quotazioni azionarie, che in alcuni Paesi, come l’Italia e la Spagna, hanno sostanzialmente annullato il tanto celebrato rally di quest’inizio d’anno, negli Stati Uniti invece nulla di tutto ciò è avvenuto. Il nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, registra infatti quotazioni sostanzialmente analoghe a quelle di 2 settimane orsono. Anche le risultanze dei miei investimenti, costituiti da 2 ETF Short, uno sul nostro indice nazionale e l’altro sul più noto degli indici azionari americani, acquistati nello stesso giorno, ossia nell’ormai lontano 17 ottobre 2011, testimoniano molto chiaramente l’esistenza della divergenza in parola. Il primo infatti registra un guadagno dello 0,83 %, mentre il secondo registra una perdita del 14,17 % in termini di punti indice, ridotta all’11,3 % solo per effetto della concomitante rivalutazione del dollaro sull’euro.

Dopo tale premessa, passo come sempre ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati ieri sera dalla CFTC ( Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti :

Commercial Traders : – 18.217

Large Traders : – 9.128

Small Traders : + 27.345

Non cambia pertanto la configurazione del Cot Report sull’azionario Usa. Anche questa settimana il mercato dei derivati azionari Usa conferma lo scetticismo circa la sostenibilità della continuazione del rally azionario d’inizio d’anno. Sono infatti ancora solo gli Small Traders, ad assumere, ed anzi ad accrescere di ulteriori 2620 contratti, la loro del tutto tradizionale posizione Net Long. Rimangono invece in posizione Net short sia i Commercial che i Large Traders. E ciò non è certamente un buon viatico per ulteriori rialzi, anzi. Segnalo infine che da diverse settimane le variazioni settimanali risultano essere molto contenute, anche perché non vengono riportate le quotazioni di 2 dei 6 contratti su cui si basa la nostra analisi, ossia i contratti futures ed options inerenti al dow jones ed al nasdaq 100 interi, mentre sono riportati tutti i contratti e-mini.

In conclusione il pattern sull’S&P 500 mi sembra sinora del tutto simile a quello dello scorso, che proprio in aprile registrò i suoi massimi. Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI una felice e serena settimana.

Lukas

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14 commenti Commenta
a_rnasi
Scritto il 10 Aprile 2012 at 15:42

secondo me finchè la mela non esplode l’S&P difficilmente tracolla

Scritto il 10 Aprile 2012 at 16:28

La mela non esplode e cmq non si sgonfierà di certo come molti pensano….

a_rnasi
Scritto il 10 Aprile 2012 at 16:39

Dream Theater: La mela non esplode e cmq non si sgonfierà di certo come molti pensano….

allora lunga vita all’ Apple500.. ehmm..S&P500

pinco14
Scritto il 10 Aprile 2012 at 17:05

Dream Theater,

Dici davvero DT? Secondo me siamo alla follia, mica si mangia l’iphone, se poi Europa va in crisi pesante, ma chi glieli compra? I cinesi e gli indiani? Mah…

@Lukas, per me siamo alla follia pura, Europa sprofonda e Usa sempre sui top, quanto durerà? E comunque dei mercati così non sisono mai visti

Scritto il 10 Aprile 2012 at 21:02

pinco14@finanza,

Sai cos’è che fa la differenza questa volta? il Cash di Apple.

Lukas
Scritto il 10 Aprile 2012 at 21:48

a_rnasi@finanza,

Neanch’io credo ad un tracollo dell’S&P 500…..almeno per ora…..anche perchè al di fuori dell’Europa l’andamento dell’economia reale è meno peggio di quanto si pensi………però la correzione in corso è del tutto fisiologica dopo l’ up trend del tutto surreale degli ultimi mesi !!!

lampo
Scritto il 10 Aprile 2012 at 22:29

Dream Theater,

Fosse solo l’Apple ad avere il cash…
Il problema è che finché non decidono di allocarli (possibilmente nei Paesi “sviluppati”…) non vedo molte possibilità, ovvero probabilità, di salita nel lungo termine… salvo nuovi “fantastiliardi” da impiegare in nuovi QE, LTRO, ecc. (vedrai che la prossima volta alla FED e BCE ci mettono Paperon de Paperoni 😉 )

a_rnasi
Scritto il 11 Aprile 2012 at 09:24

Lukas,

nel contesto di liquidità praticamente illimitata immesso nel sistema non trovo l’up trend surreale ma solo scollegato alla realtà delle cose..ma da tre anni a questa parte gli operatori si muovono così: c’è cash free immesso nel sistema ? bene compro. non c’è più cash o non me ne danno più ? bene vendo, liquido, monetizzo i guadagni e poi vediamo se fare calare le braghe a qualcuno per farmene dare altro… O ci si adegua o si soccombe. Casinò..nulla più..basta esserne consapevoli. I tempi in cui i mercati si muovevano su dati macro, analisi societarie, qualche rumor sono finiti. Quando leggo i commenti di colleghi su Bloomberg che cercano motivazioni razionali a movimenti al rialzo o al ribasso del mercato mi viene da sorridere: solitamente sono sempre le solite 3/4 motivazioni che vengono riprese a cadenza regolare.

a_rnasi
Scritto il 11 Aprile 2012 at 09:29

Dream Theater: pinco14@finanza, Sai cos’è che fa la differenza questa volta? il Cash di Apple.

non è l’unica che ha cash in abbondanza Apple..è proprio questo che mi fa paura: anche MSFT IBM Exxon sono pieni di cash: le corporate americane in generale sono piene di cash (magari meno ma comunque ne hanno a vagoni) ma non sono sulla bocca di tutti. Lo dico contro di me, visto che sono un appassionato di Apple, ma le aspettative sul titolo sono altissime, è il top pick degli HF..è over owned..ci sono tanti campanelli d’allarme a mio giudizio

Lukas
Scritto il 11 Aprile 2012 at 09:56

a_rnasi@finanza,

Si certo, sinora il giochetto è riuscito…..ma nei prossimi 12 mesi ci sono molte elezioni politiche alle porte….a cominciare da quelle imminenti in Grecia e Francia…….e vedremo se i popoli sono disposti a farni spennare ulteriormente dalla banda dei banchieri !!!

Scritto il 11 Aprile 2012 at 10:06

a_rnasi@finanza,

Eccellente, concordo su entrambi i tuoi commenti. Questa è secondo me la chiave. il mercato funziona così. Chi lo accetta e si adegua, sopravvive, per gli altri ci saranno solo problemi (secondo me!)

Lukas,

il conflitto sociale sarà la normalità nei prox anni. Nel breve ci sono fattori secondo me ben più determinanti. Come detto in un post di oggi, vediamo che ci racconta la BCE…

a_rnasi
Scritto il 11 Aprile 2012 at 10:10

Lukas,

se non lo hai visto guarda su youtube Zeitgeist: Addendum. guardati la prima parte sulla tecnica della riserva frazionaria e poi concentrati sulla seconda parte del film “confessioni di un killer economico”. banche centrali, centri di potere, mutinazionali, politica e popolo li vedrai sotto una luce diversa.

Lukas
Scritto il 11 Aprile 2012 at 14:21

a_rnasi@finanza,

Ho visto i video…..raccontano per me cose note, anzi arcinote,……….attuate soprattutto a danno di piccoli Paesi….in epoche diverse dall’attuale…….vedremo per esempio se avranno il coraggio di riandare in Iran……e di ledere gli interessi di Russia e Cina…….ci hanno provato qualche anno fa anche in Georgia…..ma dopo una settimana sono dovuti scappare a gambe levate !!!

a_rnasi
Scritto il 11 Aprile 2012 at 14:53

Lukas,

per altri paesi avranno tempo..ora sono concentrati a portare a termine il lavoro su Grecia, Spagna, Italia, Portogallo ecc.ecc ( per arrivare alla disgregazione del progetto nato 50 anni fa dell’ UE)

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