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Wall Street e COT Report: Chart e analisi

Scritto il alle 14:31 da Lukas

GUEST POST: analisi dei dati del CFTC e del COT Report. Ma quanto pesa la politica monetaria?

Cari amici, questa settimana l’andamento dei mercati finanziari ha nuovamente riproposto interrogativi che al momento però non trovano risposte univoche tra i diversi analisti ed operatori. Interrogativi peraltro ben presenti anche sui diversi post discussi giornalmente sul nostro blog, concernenti principalmente le prospettive di crescita dell’economia reale e la loro correlazione con gli andamenti attuali dei diversi mercati.

In particolare, si discute se l’andamento di questi ultimi testimoni fedelmente le prospettive circa l’ andamento reale dell’economia globale, o se invece i mercati siano pesantemente influenzati e manipolati dall’attuale politica monetaria ultra espansiva attuata in concerto dalle diverse banche centrali. Al riguardo, evidenzio che questa settimana, il nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, ha registrato un lieve ribasso dello 0,5 %, che non ha certamente scalfito il per me del tutto inatteso trend rialzista in corso ormai da alcuni mesi. Notizie, invece, piu’ contrastanti provengono dai mercati delle commodities e dei bond. Infatti a differenza delle risultanze della scorsa settimana, in quest’ultima abbiamo di nuovo registrato un regresso delle quotazioni delle materie prime, fondato sui timori crescenti circa le prospettive di crescita dell’economia cinese, ed un conseguente rimbalzo delle quotazioni del mercato obbligazionario. Ossia la riproposizione della configurazione tipica del mercato deflazionario.
Personalmente credo, anche per la mia diretta e quotidiana constatazione degli accadimenti correnti dell’economia reale, che le risultanze dei mercati delle commodities e dei bond siano oggi molto piu’ veritiere di quelle del mercato azionario. Credo cioè che non sia alle viste, soprattutto in Europa, alcuna sostanziale ripresa dell’andamento dell’economia reale, o quantomeno una crescita tale da giustificare l’ottimismo attualmente presente sul mercato azionario.

Dopo tale premessa, passo come sempre ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati ieri sera dalla CFTC ( Commodity Futures Trading Commission ), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti :

Commercial Traders : – 10.029

Large Traders : – 9.104

Small Traders : + 19.133

Dopo 3 settimane, cambia dunque nuovamente, la configurazione del Cot Report sull’azionario Usa. Infatti i Large Traders cedono in una sola settimana ai Commercial Traders circa 30.000 contratti long, e tornano assieme a questi ultimi in posizione Net Short. Ancora una volta pertanto solo gli Small Traders rimangono in posizione Net Long, mentre le cosiddette “mani forti” sembrano non credere in ulteriori rialzi del mercato azionario.

Evidenzio, che statisticamente tale configurazione del Cot report sull’azionario ha quasi sempre anticipato correzioni piu’ o meno marcate del mercato dell’equity. Ciò però accadeva in periodi di mercati “normali “, ma alla luce delle risultanze degli ultimi mesi è del tutto plausibile porsi inevitabilmente la domanda : oggi siamo in un periodo che possiamo definire normale ?

Personalmente non lo credo, ma poiché spesso, anzi quasi sempre “ la verità è figlia del tempo “, riconfermo anche per la prossima settimana la mia posizione short sul piu’ importante indice azionario americano.

Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI una felice e serena settimana.

Lukas

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7 commenti Commenta
leone51
Scritto il 26 Marzo 2012 at 15:35

Vorrei congratularmi con te.

Una cosa concordo pienamente , che anche se c’è questa politica monetaria espansiva.
Il tempo prima o poi farà il suo corso.

john_ludd
Scritto il 26 Marzo 2012 at 15:41

Io non vedo nessun problema, credo si debba essere 250% LONG perchè è giusto avere assoluta fiducia nella guida suprema.

Qualche quota a sostegno dell’infallibilità della guida suprema Ayatollah Ben :

“We’ve never had a decline in house prices on a nationwide basis. So, what I think what is more likely is that house prices will slow, maybe stabilize, might slow consumption spending a bit. I don’t think it’s gonna drive the economy too far from its full employment path, though.” – July 1, 2005

“Housing markets are cooling a bit. Our expectation is that the decline in activity or the slowing in activity will be moderate, that house prices will probably continue to rise.” – February 15, 2006

“At this juncture . . . the impact on the broader economy and financial markets of the problems in the subprime markets seems likely to be contained,” March 28, 2007

“While rising delinquencies and foreclosures will continue to weigh heavily on the housing market this year, it will not cripple the U.S.” – May 17, 2007

(the subprime fallout) “will not affect the economy overall.” June 20, 2007

“I expect there will be some failures. I don’t anticipate any serious problems of that sort among the large internationally active banks that make up a very substantial part of our banking system.” February 29, 2008

“Despite a recent spike in the nation’s unemployment rate, the danger that the economy has fallen into a “substantial downturn” appears to have waned,” June 9, 2008

(Freddie Mac and Fannie Mae) “…will make it through the storm”, “… in no danger of failing.”,”…adequately capitalized” July 16, 2008

“most severe financial crisis” in the post-World War II era. Investment banks are seeing “tremendous runs on their cash,” Bernanke said. “Without action, they will fail soon.” September 19, 2008

QUESTA LA TENGO PER ULTIMA, la vera e unica ragione x essere LONG:

“It is not the responsibility of the Federal Reserve – nor would it be appropriate – to protect lenders and investors from the consequences of their financial decisions.” October 15, 2007

a_rnasi
Scritto il 26 Marzo 2012 at 16:07

Lukas non comprendo:
basi la tua operatività su un’analisi del COT e basta (quindi che esula da valutazioni macro) o fai un misto delle due? Perchè seguendoti mi era parso di capire che basavi solo su analisi COT e da qualche tempo fai un misto delle due cose. Ti chiedo perchè personalmente credo che le due cose siano poco aderenti perchè parafrasando Keynes “il mercato può rimanere irrazionale più a lungo di quanto tu possa rimanere solvente”.

Lukas
Scritto il 26 Marzo 2012 at 17:45

a_rnasi@finanza,

Caro amico, io baso la mia operatività su una mia personale interpretazione del cot report sull’azionario Usa……ma in questo periodo anche altri indicatori non mi tornano affatto…..quanto alla mia solvenza ti dirò….che oltre allo short sull’ S&P 500 ne ho uno anche sul Ftse Mib…..che perde il 6,5 %…….questo però a copertura di titoli azionari, quali Eni Saipem e Luxottica……..i cui guadagni hanno nel contempo largamente compensato la perdita sullo short italiano…..quindi nessun dramma……,,la perdita complessiva sul mio totale investito in questi 5 mesi ” assurdi “…..non supera il 5 % .
Ciao e Grazie .

Lukas
Scritto il 26 Marzo 2012 at 17:54

john_ludd@finanza,

Hai tralasciato le dichiarazioni dello Zio BEN di oggi ….rilasciate poco prima dell’apertura del mercato americano……” crescita lenta….alta disoccupazione….pronti ad altri interventi “…….e dunque ancora piu’ su…..sempre piu’ su…..nel cielo dipinto di blu !!!

leone51
Scritto il 26 Marzo 2012 at 18:16

Lukas,

prima del grande risveglio, che tutto in un tratto si risveglierà e si ritroverò sulla terra.

Ciao ciao anche io sono short, ma con perdite intorno al 16 % avevo anticipato l’entrata rispetto a te.
Però come ti dicevo prima o poi penso il tempo faccia il suo corso e darà le sue risposte.

Saluti a tutti e Lukas continua così

lucianom
Scritto il 26 Marzo 2012 at 19:55

Sto anch’ io accumulando posizioni short da inizio febbraio (BXX) con una perdita a stasera del 4,56%.Ma lo sto facendo più per proteggermi in caso di svolta repentina che per convinzione.

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