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VACCINO COVID 19: oltre la semplice vittoria contro il virus

Scritto il alle 09:43 da Danilo DT

E’ quasi passato un anno da quando il Covid-19 è apparso ufficialmente, preso prima con superficialità e poi…un po’ meno. Un anno dopo (in linea con le previsioni) arrivano i primi vaccini. Le società biofarmaceutiche Pfizer e BioNTech sono le prime ad ufficializzare la buona riuscita dei loro esperimenti (ma subito a ruota si sono accodate praticamente Eli Lilly, Moderna,e molte altre). I trial clinici di fase avanzata riportano che il loro prodotto avrebbe un’efficacia superiore al 90% nelle prevenzione della malattia.

Ma cosa significa? Secondo le stime di consensus il tasso di efficacia del vaccino, noto come BNT162b2, avrebbe dovuto attestarsi al 60-70%. Qualora il tasso del 90% venisse confermato per tutta la durata del trial, l’efficacia del farmaco sarebbe pari a quella del vaccino contro il morbillo e ben superiore a quella dei vaccini antinfluenzali (media del 50%). Naturalmente i risultati potrebbero variare in funzione della pubblicazione di nuovi dati.
Intanto però occorre dire una cosa che è secondo me molto interessante (e parlo NON da medico, sia ben chiaro) Il BNT162b2 è incentrato su un nuovo approccio allo sviluppo di medicinali, ovvero la tecnologia basata sull’utilizzo dell’RNA messaggero (mRNA), che induce l’organismo a produrre proteine per combattere le malattie.
Provo a spiegarvi il concetto. Il BNT162b2 facilita la produzione di una proteina di superficie “spike” che il virus SARS-CoV-2 (responsabile del COVID-19) utilizza per entrare nelle cellule ospite, stimolando così la risposta del sistema immunitario. Finora nessuna terapia basata sull’mRNA, comprese quelle sviluppate per la cura di altre patologie, come il cancro, è stata approvata dall’autorità normativa. L’eventuale successo di Pfizer e BioNTech proverebbe che tale tecnologia funziona e sarebbe notevole per le tempistiche: il BNT162b2 sarebbe stato sviluppato e approvato per l’uso in emergenza in meno di un anno, quando di norma per la commercializzazione di un vaccino sono necessari almeno 10 anni.

Forse questa potrebbe essere la vera rivoluzione, oltre alla “semplice” scoperta del Vaccino anti Covid-19. E se mi permettete, potrebbe essere la miglior notizia possibile perché appunto darebbe delle speranze anche per poter curare altre patologie che ancor oggi sono difficili da debellare. Cancro in primis (dove la stessa BioNTech concentra i suoi sforzi).

E i mercati? Ma chissenefrega…

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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