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USA: la macchina economica dà segnali di vita
Porto solo a vostra conoscenza tre grafici, alla faccia di chi dice che sono solo un gufo. Sono tre istantanee sull’economia USA.
Grafico UNO. Vendite al dettaglio. Dato decisamente migliore delle attese.
Grafico DUE. ECRI weekly Leading Index. Questo indicatore ci ha accompagnato per tanto tempo in passato. Lo abbiamo poi sostituito con altre analisi ma resta sempre un’analisi interessante.
Grafico TRE: previsioni sul PIL Usa da parte dei “perma-bearish” della Fed di Atlanta. Addirittura la loro previsione si sta spostando verso la parte alta del range di consensus.
Tutto questo per portare la vostra attenzione sul fatto che gli USA stanno reagendo bene anche grazie alla debolezza del Dollaro, e sembra siano un po’ in ripresa. Tenetene conto soprattutto in ottica di possibili aumenti dei tassi di interesse già fin dal mese di giugno. E difatti…
L’inflazione negli Stati Uniti si sta muovendo con decisione verso il target del 2% fissato dalla Federal Reserve e, l’ipotesi di un rialzo dei tassi di interesse durante la riunione della Fed, il prossimo giugno, si fa “piuttosto forte”. Lo ha affermato il presidente della Fed di Richmond Jeffrey Lacker, in un’intervista al Washington Post, spiegando che i rischi al ribasso per la crescita si sono “dissolti” fin dall’inizio dell’anno. (Source)
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infatti questo post è per focalizzarsi sul “timing” del prossimo rialzo dei tassi. I dati macro sembrano in ripresa e quindi andrebbero a giustificare una stretta creditizia a giugno.
Ma questo il mercato oggi non lo sconta ancora.
W l’italia.
http://it.tradingeconomics.com/italy/balance-of-trade
Danilo, non mi sembra che le trimestrali siano state ..”entusiasmanti”…..