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USA: Fiducia Consumatori, chiacchiere e distintivo
Sembra di vedere quei film di pugilato (uno a caso, Rocky I, II, III & Co) dove il pugile protagonista barcolla…ma non molla.
L’atleta (Mr. Smith alias il consumatore americano) e il suo allenatore (la situazione macroeconomica) sembra stiano per abbandonare il campo e di cedere alla sconfitta. Ed invece….due buone parole del coach fanno si che, quasi per magia, il pugile riprende miracolosamente forza e coraggio e, finita la pausa tra un Round e l’altro, si alza e addirittura va all’attacco. Un attacco guidato dall’orgoglio (americano), dall’emotività, dal sentiment e dalla speranza che qualcosa di buono in fondo in fondo c’è ancora.
Il paragone tra l’economia USA e Rocky Balboa è ovviamente una forzatura che farà storcere il naso ad alcuni lettori. Ma secondo me rende bene l’idea della situazione.
Ieri abbiamo avuto una giornata quasi clamorosa.
L’indice di fiducia dei consumatoriè stato protagonista di un rally tanto potente quanto importante.
Fiducia Consumatori, NAPM e indicatori
In questo grafico, potete notare l’indice di fiducia dei consumatoriinsieme ad altri importanti indicatori macro. E potete vedere che clamorosamente l’indice di fiducia è tornato in un batter d’occhio sopra l’area dei 50 punti. Ed è proprio questa la cosa clamorosa. I 50 punti sono un livello psicologicamente molto importante. Siamo passati dai 40.8 ai 54.9.
Tutto questo è coerente con la realtà?
Visto che fino a prova contraria questo è un blog, ovvero un diario dove il sottoscritto scrive anche delle considerazioni personali che possono poi essere (anzi, devono!) essere discusse e contestate, sempre a fini costruttivi, voglio dire cosa penso di questo dato.
Secondo me è un dato fuorviante.
La fiducia dei consumatori è eccellente proprio perché c’è qualcuno (l’allenatore) che ha fatto il possibile per far tornare sul mercato questa sensazione di positività, di ritorno al rischio, di maggiore distensione e serenità.
Il peggio è alle spalle. Costruiamo insieme la ripresa.
Quante volte abbiamo sentito queste parole nelle ultime 5 settimane? Secondo me tutto questo fa parte di un giochino psicologico mirato a convincere tutti i consumatori (e non solo quelli USA) che la situazione è in miglioramento. Il consumatore,a questo punto, sarà incentivato a riprendere a fare una vita “ordinaria “ e non solo di sacrifici e…ricomincerà a spendere. Elemento assolutamente fondamentale, in quanto se ripartono i consumi l’economia regge. Se invece i consumi continuano a scendere, la macchina economica si blocca. Potremmo inoltre discutere per ore su come e quanto possano esser manipolati questi dati ottenuti da “interviste”. Ma come tutti i dati sono relativi e passibili di contestazione.
Non preoccupiamoci troppo ed andiamo oltre.
Anche perché questa situazione di fiducia, così assurda quanto alta, potrebbe sgonfiarsi rapidamente. Io non mi illudo. E mantengo i piedi per terra. Ormai, come diceva il grande Robert De Niro, il mondo funziona così…. Chiacchiere, chiacchiere e distintivo(visto che l’elemento militare sta iniziando ad assumere un peso determinante).
Come sempre, prendiamo atto e seguiamo gli eventi.
STAY TUNED!
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