TUTTO GIRA INTORNO A TE
Quante volte abbiamo discusso sulle problematiche dell’economia e sugli sviluppi di questa crisi.
Il post che recentemente meglio sintetizza le varie problematiche è quello dove si cita il Prof. Deaglio, insigne Docente Universitario dell’Università di Torino ed esponente del Centro Studi Einaudi, post che potete vedere cliccando QUI . Ma come questo ce ne sono veramente molti altri. Vi invito a leggerli, almeno così potrete avere un quadro spero chiaro ed indipendente di come stanno realmente le cose. La categoria è quella Macroeconomia , raggiungibile cliccando sulla stessa scritta.
In questi giorni, in particolare modo nel week end, no cercato di leggere un po’ di report e di studi per poter avere un quadro aggiornato e il più possibile coerente alla realtà. Premetto che è sempre molto difficile poter fare delle analisi oggettive. Ovunque si legge, si rischia di rimanere condizionati da pareri, ipotesi, timori, previsioni. Come sempre cerco di “farmi un’idea” il più possibile indipendente, magari sbagliando in modo clamoroso, ma cercando di mantenere una linea coerente.
Oramai sembra che i benefici ottenuti dai bonus fiscali abbiano già dato il loro esito, purtroppo limitato rispetto alle aspettative. SI sperava in una “botta di consumi” grazie a questi incentivi. Ma la botta non è arrivata. La crisi è molto difficile, e questo già lo sapete. E Mr. Smith usa il denaro per tappare temporaneamente alcune falle, anziché fare ciò che gli riesce meglio, ovvero spendere e spandere. Da qui un atteggiamento molto “soft” delle borse a questa fase di mercato che avreppe potuto essere decisamente positiva, se solo questi consumi fossero un po’ decollati. Ma purtroppo non è così. Diciamo piuttosto che a dare una mano ai mercati è stato, nelle ultime sedute , un rallentamento del prezzo del greggio.
Ma quanto conta il prezzo del petrolio in questa fase di mercato?
Conta tantissimo, in quanto dal prezzo del petrolio dipendono tuta una serie di dinamiche soprattutto legate all’inflazione.
Dal prezzo del petrolio (e anche di altre commodities) dipende la politica monetaria, l’inflazione stessa, l’eventuale possibilità di vivere una recessione o una stagflazione. E sul petrolio stesso dipendono fattori speculatici (i contratti futures), fondamentali (il fabbisogno degli emergenti che va in contrasto col rallentamento globale), geopolitica (tira e molla diplomatici con l’Iran).
Qual è la grande speranza? Che il petrolio fletta decisamente e torni ai valori di qualche mese fa,. Un petrolio a 100 $ darebbe la possibilità alle varie economie di rifiatare e di prendere in considerazioni nuove politiche monetarie espansive, con tagli di tasso tanto per cominciare, sia nell’area Euro che, forse nell’area Dollaro.
Non dimentichiamo mai, però, che qui stiamo solo parlando di una “fase “ della crisi, ovvero quella energetica. Facciamo qui di seguito un rapido sunto sulle crisi irrisolte in questo momento:
-crisi immobiliare
-crisi finanziaria
-crisi energetica
-crisi dei consumi (che deve ancora arrivare)
Di strada ce n’è ancora molta , da fare… Proprio in questi giorni sono fallite altre 2 piccole banche negli USA: E gli immobili continuano a perdere valore. Sono TUTTE crisi vere, concrete, reali e vive. Messe insieme stanno fornendo un mix a dirsi poco esplosivo.
In questo ambiente di enorme difficoltà, le Banche Centrali si trovano in difficoltà. Partono aiuti e sovvenzioni (vedi Fannie Mae e Freddie Mac) ma come politica monetaria hanno le mani legate.
Se il petrolio rallentasse un po’ la corsa, potremmo avere almeno un miglioramento di un tassello che porterebbe benefici anche alle altre problematiche.
Non possiamo forse dire che, come dice un famoso spot, Tutto gira intorno a te, inteso come “te” l’oro nero. Certo è però che un suo ridimensionamento sarebbe quantomai fondamentale per poter sperare in una più rapida risoluzione della crisi.
STAY TUNED!