Trading Room: FTSE MIB
Oggi ho l’onore di ospitare un vecchio amico che tra le altre cose mi aveva anche intervistato sul suo blog qualche mese fa. Parlo di Alberto di Doppio Minimo, un blog di analisi tecnica e trading su titoli soprattutto di Piazza Affari.
In questo articolo, Alberto ci parlerà delle occasioni di trading più interessanti sul listino FTSE MIB. Lascio quindi la parola ad Alberto, il quale sarà ben disponibile di discutere coi lettori le varie tematiche direttamente nei commenti.
Grazie Alberto, a presto!
DT
L’ottava che si è appena conclusa ha sancito in maniera netta ed inequivocabile la riuscita dalla tediosa congestione di breve termine che ingabbiava i corsi tra il supporto posto a 20000 punti e la resistenza posta a 21000.
Complice di questo break out rialzista è stata la spettacolare performance dei titoli bancari galvanizzati, tra le altre cose, da un report uscito da J.P Morgan all’interno del quale si legge che le banche europee sono da preferire a quelle americane.
Come evolverà l’ottava entrante, invece, si mostra subito di particolare interesse per il nostro benchmark in quanto la chiusura di venerdi scorso, 14 gennaio, a 21400 punti è a ridosso di un’importantissima resistenza: 21600 punti che delimita la parte alta del ben più importante box di medio periodo che circoscrive il movimento del nostro indice in quella estenuante congestione di medio periodo laterale o triangolare che dir si voglia ma che sempre congestione è, partita dai minimi del luglio scorso.
Sarà estremamente interessante l’evolvere di questa ottava per vedere se riusciremo a trovare la forza per rompere al rialzo e far partire una bella gamba rialzista che potrebbe assumenre i connotati di medio termine oppure se verranno smaltite le buone performance di quest’ultima settimana con qualche sana, per il registratore di cassa, presa di profitto.
All’interno di questo contesto, alcuni titoli che a mio parere vale la pena tenere sotto controllo sono:
Enel: breakout rialzista dela massimo relativo posto a 3,865€ e pista ciclica al rialzo. Peccato i volumi che non sono crescenti rispetto alla seduta precedente ma un acquisto lo si può tentare con buy limit a 3,89€ e stop loss a 3,82€
Parmalat: segnale rialzista anche per il titolo alimentare che con il superamento del massimo relativo posto a 2,095€ con volumi in crescita chiama il buy. Ci proverei con buy limit a 2,105€ e stop loss a 2,00€
Saipem: titolo da tenere sotto stretta sorveglianza perché congestiona stretto sui massimi di periodo. Sarei compratore in caso di superamento confermato in chiusura di 37,83€
Interpump: Farei attenzione anche ad Interpump che dopo il violento strappo dell’ 11 gennaio scorso è in congestione. Dovesse chiudere sopra i 6,00€ con volumi in aumento sarei compratore.
A tutti i lettori di intermarket&more i miei più sentiti auguri di un buon trading e di una santa settimana.
Alberto
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Ciao Caposci, e grazie di cuore per i complimenti.
Guarda…ti giuro che non ho idea. Infatti nel post dico che sarà molto interessante l’evolversi della settimana proprio per capire un pò che intenzioni ha il listino.
A favore di un break out c’è il fatto che i bancari si sono ripresi con una valanga di volumi, e questo è un segnale sicuramente positivo nel senso che potrebbe trattarsi di un’inversione concreta e non di un mero rimblazino però è tutto da vedere.
Altra cosa positiva sono le trimestrali americane che finora sono state ottime.
Insomma, gl’ingredienti peer far bene ci sono ma poichè l’a.t è tutto tranne che una scienza esatta consiglio la massima prudenza e il muoversi con il massimo della circospezione 🙂
perdonami se non ho risposto direttamente alla tua domanda, ma in tutta franchezza ti giuro che non ne sono capace.
A presto!
Alberto
@ DT e altri
CLASS CNBC un’ora fa.
Arcucci e altri esperti convinti del recupero sull’euro del dollaro. Non escluso in un anno o più raggiugimento parità.
Mah…scusate, ma se gli USA stanno per perdere la AAA di rating, come fa il dollaro a recuparare sul pur Pigsato euro?
Diffidate di CLASS CNBC, spesso ci parla gente molto incompetente… in particolar modo alcuni blogger… 😛
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😉
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ma che vuoi Alfio, siamo nel bel mezzo di una tempesta valutaria e quindi si procede ad ondate. Ora si guarda i problemi dell’euro e, senza sparere target di cui non ho idea, penso anch’io che per un bel po’ continueremo ad assistere ad un rafforzamento del dollaro (ricordiamoci che un giorno avremo anche un ripiegamento dell’azionario e quindi delle commodity e quindi ulteriore linfa per il dollaro). Poi via con l’onda successiva e via alla svalutazione del dollaro
Un piccolo corollario relativo al post di cui non ho fatto cenno ma che penso sia abbastanza intuibile…la gestione delle posizioni è fatta in ottica daily. Ci aggiorneremo in settimana per vedere le evoluzioni.
Benvenuto Alberto, finalmente uno che si occupa dei titoli nostrani. Io opero quasi sempre su quelli, che se comprati al giusto prezzo di garantiscono ottimi dividendi, rispetto alla doppia tassazione di quelli esteri. I titoli che tengo d’occhio, in primis, ENI, poi Saipem, alla francese Total, Snam, Terna e alla bistrattata Saras, che mi ha fatto guadagnare in passato e ora mi fa un po’ soffrire, ma stà recuperando bene; è l’unico titolo che mi è rimasto in portafoglio, da -25% ora sono -3,5%. Sugli altri titoli ho fatto buoni gain e aspetto lo storno per rientrare. 🙂
Per la cronaca, visto che nessuno ne ha parlato, oggi WS è poi chiusa… 😀
….soltanto per ricordarlo venerdi è giorno di chiusura delle options… attenzione agli USA…
Ciao Vichingo, grazie per l’accoglienza e complimenti vivissimi per il pelo sullo stomaco che hai avuto con Saras! ma lo stop loss?????
Il punto della situazione: scattato il buy su Enel a 3,8875€ (meglio del previsto) e su Parmalat a 2,105€
Confermo gli stop inseriti nell’articolo e aggiornerò il post strada facendo.
Buona serata!
Alb
Alberto Zanetti,
Sai, io sono un investitore un po’ atipico e spesso mi faccio guidare dall’irrazionalità. Ho cancellato, da tempo, nel mio vocabolario le due parole “stop loss”, mentre ho accettato il “take profit”. Non sono uno scalper, ma un “cassettista di medio periodo” che non disdegna di incassare i buoni dividendi quando i titoli non raggiungono l’obiettivo prefissato. Sto parlando sopratutto di titoli come ENI, che hanno fondamenta di cemento armato. Nel caso di Saras, ho rischiato un po’ di più, ma da cinghiale che ritorna dove ha mangiato, ho ricomprato. La borsa è un gioco basato sull’emotività. Se razionalizzi troppo sei destinato a perdere, così come se ti arrovelli il cervello a trovare gli investimenti giusti. Pensa se tu avessi comprato Saras a 1,30 euro, avresti fatto +30%. 8)
Capisco. Personalmente invece faccio l’opposto, lascio correre il titolo più che può e taglio invece la perdita senza pietà ma è solo questione di approcci. L’importante è che ognuno si senta a proprio agio con il metodo che si è cucito addosso. Il mercato, in fin dei conti, è proprio questo. L’incontro di due idee opposte.
O no? 😉
Chiedo scusa se non procedo, come promesso, ad un aggiornamento compiuto del post ma ho la febbre alta e non riesco a concentrarmi e a stare davanti al pc….
Mi permetto solo di suggerire di alzare lo stop a pareggio su Enel visto che il trade è partito bene. In caso di ritracciamento, a questo punto, male non ci si fa.
Buona serata a Dream e a tutti.
Alb
Ohilà…curati allora!!! AUGURI!!!!
gran bel post e molto operativo, è veramente una bomba. Però io vorrei chiedere, te come prevedi che reagire alla fortissima resistenza 21600, la brucerà in un sol boccone , domani che ci sarà anche l’america?un tuo parere Alberto