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THE BIG BET: dove sta scommettendo il mercato

Scritto il alle 11:13 da Danilo DT

Il rapporto prezzo utili, noto come Price Earning, è sicuramente uno dei più noti in assoluti tra i vari ratio patrimoniali per poter “valutare” il mercato, con tutte le limitazioni del caso.
Infatti non sempre un P/E basso ci rappresenta una società sottovalutata. Potrebbe essere anche una società in forte crisi. Intanto io qui prendo il P/E a 12 mesi, quindi quello previsionale proiettato verso il futuro.
Ma non solo. Quando si parla di Price Earning bisogna anche parlare di correlazione coi tassi di interesse. Infatti possiamo dire che un PE più alto è giustificabile quando:

1) I tassi di interesse sono calanti
2) La società cresce in modo importante

Tenuto conto del fatto che i tassi difficilmente caleranno ancora, tutto si punta sulla crescita. Nel frattempo però succede anche una cosa.

Il grafico vi illustra l’inversione dei rendimenti (giallo) ma anche l’inversione del rapporto tra il P/E 12 mesi e gli yield 10 anni. Questa inversione sta a sottolineare quella che potrebbe essere riconosciuta come una bolla. Il mercato non meriterebbe certi multipli, ancor di più in un contesto di tassi crescenti. E quindi cosa può salvare il mercato? Solo una cosa: una crescita degli utili tale che renda tutto difendibile. E’ tutta qui la scommessa base del mercato, da cui dipende poi tutto il resto.

STAY TUNED!

Danilo DT

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2 commenti Commenta
pistarr
Scritto il 3 Maggio 2021 at 12:33

Caro Danilo, questa volta NON sono d’accordo affatto….
Affermi : ” Questa inversione sta a sottolineare quella che potrebbe essere riconosciuta come una bolla. ”
Certo, guardando la linea in viola fa impressione vederne il calo da 45 circa a 14 attuale…..e se questa discesa ti farà tirare in Ballo ” Bolla ” (toh, anagramma) , allora, simmetricamente la salita precedente da 10 circa a 45, dovuta al crollo delle quotazioni e dei tassi avrebbe dovuto farti esclamare, “simmetricamente” : ” Straordinaria occasione d’acquisto ” cosa che non hai ….esclamato……. ti sei solo limitato a definire i primi giorni di ripresa della quotazioni come “rimbalzo del gatto morto” e poi gradatamente col procedere del tempo hai razionalizzato tutto con ” Lo straordinario volume di intervento prima monetario e poi fiscale….

Poi sai perfettamente anche tu che parlare di “Bolla” oggigiorno ti può esporre a forti critiche di chi scrive magari sempre di lunedì e minare ulteriormente la tua credibilità….

Si si, lo so che poi parli di crescita di utile che magari renderà più difendibile il i tutto
ma ti ricordo che una salita del tasso 10Y al 2% e io personalmente credo anche oltre, unita ad uno stazionamento del P/E attorno al 20-22 porterebbe la famosa linea viola attorno al livello di 9-10 dove è sempre stazionata nel biennio 2018-2019 come si evince dal grafico che presenti…… e di conseguenza il ragionamento porterebbe a definire il tutto una bolla anche a partire dal 2018 , Prima non so perchè il grafico parte da li. ma c’era chi parlava di bolla anche prima…

Scritto il 3 Maggio 2021 at 22:08

Quello che fa la differenza è appunto la crescita e solo quella può farci capire se siamo in bolla. In realtà, numeri alla mano, NON siamo in bolla ma lo diventiamo se la famosa crescita virtuosa non dovesse arrivare. Arriverà? Si, faranno il possibile per farla arrivare, ne sono convinto…

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