TED Spread: non sottovalutiamo l’evidenza!

Scritto il alle 11:35 da Danilo DT

Come ben sapete il TED Spread è un indicatore molto importante per poter prendere la “temperatura” ad un sistema bancario.

Il TED Spread rappresenta il differenziale tra i tassi governativi a breve termine (generalmente a 3 mesi) e il tasso interbancario di pari durata. Se questo spread si “apre” a favore dell’interbancario, il quale cresce più dei rendimenti governativi, significa che sull’interbancario iniziano ad esserci tensioni. E quindi le banche si scambiano e si prestano denaro meno volentieri. Segno che le cose stanno peggiorando.

The TED spread is the difference between the interest rates on interbank loans and on short-term U.S. government debt (“T-bills”). TED is an acronym formed from T-Bill and ED, the ticker symbol for the Eurodollar futures contract.
Initially, the TED spread was the difference between the interest rates for three-month U.S. Treasuries contracts and the three-month Eurodollars contract as represented by the London Interbank Offered Rate (LIBOR). However, since the Chicago Mercantile Exchange dropped T-bill futures[when?], the TED spread is now calculated as the difference between the three-month T-bill interest rate and three-month LIBOR.
The size of the spread is usually denominated in basis points (bps). For example, if the T-bill rate is 5.10% and ED trades at 5.50%, the TED spread is 40 bps. The TED spread fluctuates over time but generally has remained within the range of 10 and 50 bps (0.1% and 0.5%) except in times of financial crisis. A rising TED spread often presages a downturn in the U.S. stock market, as it indicates that liquidity is being withdrawn. (Source)

In questi giorni tutti gli occhi sono puntati sulle banche europee e sul sistema bancario dell’Eurozona. Signori, capisco che bisogna essere autocritici. Ma non dobbiamo essere miopi. Oltre oceano la situazione sta nuovamente peggiorando, quantomeno sull’interbancario.

TED Spread: è rally costante

Il grafico parla chiarissimo. Il TED Spread USA è in uptrend inesorabile e costante. Le ultime news sugli USA non sono certo positive, sia in ambito deficit-debito ma anche in ambito bancario.

This shouldn’t really shock you, but one measure of bank funding stress has hit its highest level going back to 2009.
This would be the TED Spread, which is the gap between three-month Libor and three-month Treasury bill yields. It’s a measure of the trouble banks are having raising short-term cash.
This morning it’s at 48 basis points, higher than at any point during the flare-up of the euro-zone crisis last year and the highest since May 2009. (Source)

Quindi, siamo sicuri che l’erba del vicino sia necessariamente sempre più verde?

Stay Tuned!

DT

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9 commenti Commenta
l.b.chase
Scritto il 22 Novembre 2011 at 11:44

Io non ho capito, prima hai fatto un post dove lanciavi un messaggio di ripresa per gli usa, basandoti sulla differenza tra le previsioni degli analisti e i dati economici superiori alle attese. Adesso fai un post dove di fatto sostieni che la situazione negli usa è grave e la dimostrazione sta proprio nel ted spread… 😮 😕

    Scritto il 22 Novembre 2011 at 13:15

    Il CESI index dà secondo me un segnale eccessivamente positivo. Infatto se leggi tutto il post, in fondo lo dico…

hironibiki
Scritto il 22 Novembre 2011 at 12:16

l.b.chase@finanzaonline,
Io l’ho capito così.. Prima si paragonava il CESI Index come indice che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto segnare un miglioramento economico ma con i tassi inchiodati “qualcosa non quadrava”, infatti avrebbero dovuto crescere in modo equilibrato cosa che non si è verificata.
Primo segnale di discrepanza, poi il Ted Spread indica un peggioramento.. Beh io sono ignorante in materia però da quello che ne ho tratto è che questo va a favore dell’idea che le cose non stanno migliorando, anzi..
E tra i due malati forse quella messa peggio è proprio l’America più dell’Europa (pur con tutti i suoi grattacapi).
:mrgreen: poi se sbaglio correggetemi :mrgreen:

paolo41
Scritto il 22 Novembre 2011 at 13:08

hironibiki@finanza,

secondo me, la tua interpretazione è corretta: oltre al problema del debito (più o meno nascosto) delle banche, gli Usa hanno due “grosse palle al piede”, il mercato immobiliare che non dà sensibili segni di ripresa e il lavoro che continua a girare sui 400000 richieste di disoccupazione settimanali. Ma rispetto all’Europa hanno la possibilità di lanciare un terzo QE (si pensa a inizio 2012) e hanno il….$, con libertà di stampare.
Un QE europeo, per il momento, è previsto per le kalende greche e alla Bce è proibito stampare euro.
Molto semplicistica come risposta, ma purtroppo è la triste realtà….

idleproc
Scritto il 22 Novembre 2011 at 13:10

Hanno messo la cacca nel ventilatore. Il problema è il vento. Se cambia il vento…

kry
Scritto il 22 Novembre 2011 at 13:22

Qualcosa sul debito nascosto delle banche USA sta emergendo ( Taunus braccio finanziario di D.B. in USA)
paolo41,

Proprio le Kalende greche un modo di dire ma attuale legato alla triste realtà…..

sal.vi
Scritto il 22 Novembre 2011 at 13:23

Buondì a tutti.
Ritengo sia utile segnalare l’uso totalmente improprio del termine differenziale, come oramai da mesi e mesi si sente e si legge su tutti i mezzi di comunicazione.
Il differenziale è una complessa operazione in uso nell’analisi matematica, e riguarda lo studio di funzione [ it.wikipedia.org/wiki/Differenziale_(matematica) — en.wikipedia.org/wiki/Differential_of_a_function ].
Lo US TED spread è molto più semplicemente una sottrazione o differenza tra due componenti e quindi andrebbe tradotto solo ed esclusivamente in tal modo.
Difatti viene definito proprio in tal modo … ”’ The TED spread is the difference between ”’ …
In merito poi allo specifico, è certamente utile monitorare lo US TED.
Molto più informativo in queste settimane/mesi potrebbe essere (nell’ambito TED) lo studio dello European TED e magari dello spread rispetto all’omologo americano [ http://www.finanzaonline.com/forum/31171652-post159.html ].
Difatti mentre il nostro è in pieno bull, quello americano è ancora sotto i massimi del 2010.
Spero utile
Buon lavoro a tutti.

n.b.: per altri usi e significati del termine differenziale si consulti … it.wikipedia.org/wiki/Differenziale

ob1KnoB
Scritto il 22 Novembre 2011 at 14:43

sal.vi@finanzaonline:
Buondì a tutti.
Ritengo sia utile segnalare l’uso totalmente improprio del termine differenziale, come oramai da mesi e mesi si sente e si legge su tutti i mezzi di comunicazione.
Il differenziale è una complessa operazione in uso nell’analisi matematica, e riguarda lo studio di funzione [ it.wikipedia.org/wiki/Differenziale_(matematica) — en.wikipedia.org/wiki/Differential_of_a_function ].
Lo US TED spread è molto più semplicemente una sottrazione o differenza tra due componenti e quindi andrebbe tradotto solo ed esclusivamente in tal modo.
Difatti viene definito proprio in tal modo … ”’ The TED spread is the difference between ”’ …
In merito poi allo specifico, è certamente utile monitorare lo US TED.
Molto più informativo in queste settimane/mesi potrebbe essere (nell’ambito TED) lo studio dello European TED e magari dello spread rispetto all’omologo americano [ http://www.finanzaonline.com/forum/31171652-post159.html ].
Difatti mentre il nostro è in pieno bull, quello americano è ancora sotto i massimi del 2010.
Spero utile
Buon lavoro a tutti.

n.b.: per altri usi e significati del termine differenziale si consulti … it.wikipedia.org/wiki/Differenziale

Grande sal.vi. Sempre acuto ed indefesso ricercatore. Molto inde. Poco f

sal.vi
Scritto il 22 Novembre 2011 at 15:52

☢ Studiare indefessamente può renderti fessa la mente !!!

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